Le deleghe ai consiglieri sono state azzerate dopo l'elezione del nuovo presidente. Adesso Luca Di Stefano dovrà riassegnarle ed è consapevole dell'importanza pure politica di un simile passaggio. Il profilo della maggioranza che lo sosterrà in aula è comunque delineato. I consiglieri provinciali sono dodici. In tre hanno appoggiato la candidatura alla presidenza di Luca Di Stefano: Enrico Pittiglio, Alessandro Mosticone (Pd) e Gianluca Quadrini (Gruppo Misto). Allo stato attuale non ci sono segnali circa una possibile ricucitura dei rapporti all'interno del Pd. Questo vuol dire che non faranno parte della maggioranza gli altri due esponenti Dem, vale a dire Antonella Di Pucchio e Gaetano Ranaldi. Entrambi hanno sostenuto la candidatura alla presidenza della Provincia del sindaco di Arce Luigi Germani.

L'intesa programmatica siglata con Riccardo Mastrangeli (pure lui candidato alla presidenza) ha aperto le porte ad una collaborazione tra l'area del Pd di Francesco De Angelis e la Lega di Nicola Ottaviani. Il Carroccio ha due consiglieri provinciali: Luca Zaccari e Andrea Amata. Bisogna considerare però le dimissioni da sindaco di Ferentino di Antonio Pompeo. Alla scadenza dei venti giorni saranno irrevocabili. Dunque, scioglimento e nomina del commissario prefettizio.

Va tenuto presente che il ruolo di consigliere provinciale "deriva" da quello di consigliere comunale: se quest'ultimo viene meno, decade anche il primo. Nell'aula dell'ente di piazza Gramsci ci sono due consiglieri di Ferentino: Luca Zaccari (Lega) e Alessandro Rea, eletto un anno fa nel Polo Civico. Nel Carroccio subentrerebbe Alessandro Giuseppe Pizzuti, consigliere comunale di Alatri. Nel Polo Civico il primo dei non eletti è Igino Guglielmi, che però non è più consigliere comunale di Frosinone. Quindi in aula entrerebbe Valentina Cambone, sindaco di Colle San Magno. È in pole position per la delega di vicepresidente della Provincia. Dunque la maggioranza sarebbe formata da due consiglieri del Pd, due della Lega, uno del Polo Civico e Gianluca Quadrini (Gruppo Misto). Per quest'ultimo si profilano altresì le deleghe alla guida dei lavori del Consiglio. Con il presidente Luca Di Stefano si arriverebbe a quota 7 (su 13).

All'opposizione ci sarebbero gli altri due consiglieri Dem, i due di Fratelli d'Italia, Alessandro Cardinali (vicepresidente di Pompeo) e Luigi Vacana. Vale la pena di ricordare che l'accordo tra Luca Di Stefano e Riccardo Mastrangeli è stato siglato alla presenza di Francesco De Angelis e con Nicola Ottaviani in collegamento telefonico. C'è scritto nel testo dell'intesa: «C'è stato un bel confronto di idee su diverse tematiche e da questa fruttuosa discussione sono emersi numerosi punti programmatici in comune che erano già venuti alla luce durante la campagna elettorale per il rinnovo della presidenza della Provincia e che oggi si sono consolidati. Si è dunque riscontrata una convergenza positiva, con uno scambio di idee sul futuro di questa provincia in una chiave di rinnovamento favorendo di conseguenza un processo di cambiamento necessario al bene del territorio. Condizioni che costituiscono i presupposti per un'intesa programmatica ed amministrativa sia sul governo dell'Amministrazione Provinciale e sia su ulteriori processi amministrativi che riguardano e riguarderanno anche per il futuro il territorio della provincia di Frosinone. Nei prossimi giorni è in programma un ulteriore incontro per definire al meglio i caratteri ed il contenuto dell'accordo programmatico ed amministrativo che interessa da vicino il territorio della nostra provincia».

L'assegnazione delle deleghe da parte di Luca Di Stefano sarà un passaggio politico determinante. Ricordiamo la "mappa" disegnata da Antonio Pompeo un anno fa: ad Alessandro Cardinali vicepresidenza e ambiente. Viabilità e pari opportunità per Antonella Di Pucchio, edilizia scolastica e programmazione della rete scolastica per Enrico Pittiglio, pianificazione territoriale provinciale e servizi di trasporto per Alessandro Mosticone, affari generali e patrimonio per Gaetano Ranaldi. A Luigi Vacana vennero assegnati i rapporti istituzionali e l'attuazione del programma, bilancio e servizi culturali. A Luca Zaccari il coordinamento dei lavori dell'aula. A Gianluca Quadrini la delega alle società partecipate, enti e consorzi. Il quadro è destinato a cambiare moltissimo. E inevitabilmente ci saranno degli effetti politici. Con le regionali ormai alle porte.