In tre per la successione ad Antonio Pompeo: si tratta dei sindaci Riccardo Mastrangeli (Frosinone), Luigi Germani (Arce) e Luca Di Stefano (Sora). Saranno loro a contendersi la carica di presidente della Provincia, a suon di voti ponderati. Una sfida politica che verrà decisa dagli amministratori: votano sindaci e consiglieri. È così dal 2014, anno dell'entrata in vigore della legge Delrio, che ha trasformato le Province in enti di secondo livello. Non c'è più l'elezione diretta del presidente e dei consiglieri.
Aventi diritto e orari
I "grandi elettori" sono 1.147: 91 sindaci e 1.056 consiglieri comunali. Aventi diritto al gran completo quindi, considerando che a differenza delle volte scorse non ci sono Comuni commissariati. Alla Provincia seggi aperti dalle 8 alle 20. Lo spoglio inizierà poco dopo.
Gli indici di ponderazione
Il sistema elettorale prevede le cosiddette fasce di ponderazione. Vuol dire che il voto degli amministratori dei Comuni più grandi pesa maggiormente rispetto agli altri.
Nella fascia verde, la più "pesante", ci sono Frosinone e Cassino. L'indice è pari a 287. Vuol dire che ogni singolo voto dei 2 sindaci e dei 56 consiglieri (58 "grandi elettori" in totale) vale 287 punti.
Quindi ci sono i 9 Comuni della fascia rossa: Alatri, Anagni, Ceccano, Ferentino, Isola del Liri, Monte San Giovanni Campano, Pontecorvo, Sora e Veroli. La fascia di ponderazione è 228. Gli aventi diritto 153: 9 sindaci e 144 consiglieri.
Nella fascia della scheda grigia i Comuni sono 12: Aquino, Arce, Arpino, Boville Ernica, Ceprano, Cervaro, Fiuggi, Paliano, Piedimonte San Germano, Ripi, Roccasecca, Sant'Elia Fiumerapido. L'indice di ponderazione è 115. I votanti sono 156: 12 sindaci e 144 consiglieri comunali.
Quindi i 16 Comuni della scheda arancione: Amaseno, Atina, Castelliri, Castro dei Volsci, Castrocielo, Esperia, Morolo, Patrica, Pico, Piglio, Pofi, San Giorgio a Liri, San Giovanni Incarico, Serrone, Supino, Torrice. Indice di ponderazione: 62. E i "grandi elettori" sono 208: 16 primi cittadini e 192 consiglieri.
Infine, i 52 Comuni della scheda azzurra. Indice di ponderazione: 30. Gli aventi diritto sono 572: 52 sindaci e 520 consiglieri comunali.
A disposizione ci sono 99.526 voti ponderati. Dei quali 16.646 tra Frosinone e Cassino. Poi 34.884 nella fascia rossa, 17.940 in quella grigia, 12.896 in quella arancione, 17.160 in quella azzurra.
I precedenti
Nel 2014, anno dell'entrata in vigore della legge Delrio, Antonio Pompeo vinse la sfida con Enrico Pittiglio: 50.174 voti ponderati contro 43.159. A sostegno di Pompeo c'erano I Democratici per Pompeo (32.111 voti ponderati), Forza Italia (22.677), Ncd-Udc (13.008). Con Pittiglio il Partito Democratico (22.610). Nel 2018 invece duello fra i due schieramenti: da una parte il centrosinistra guidato da Antonio Pompeo, dall'altra il centrodestra che schierò l'allora coordinatore provinciale di Forza Italia e sindaco di Pofi Tommaso Ciccone. Vinse Pompeo con 51.768 voti ponderati, mentre Ciccone ne totalizzò 34.442.
In entrambi i casi però la sfida era fortemente polarizzata. Stavolta invece in corsa ci sono tre candidati. Un inedito.
Mentre l'anno scorso, sempre il 18 dicembre 2021, si votò per l'elezione dei 12 consiglieri. La situazione non è cambiata poi di molto, come dimostra il fatto che gli indici di ponderazione sono rimasti gli stessi. La lista del Pd ottenne 29.231 voti ponderati. Nella coalizione del Campo Largo c'era il Polo Civico: 13.592 voti ponderati. E anche Provincia in Comune: 10.717 voti ponderati. Nel centrodestra la Lega raccolse 19.883 voti ponderati. Fratelli d'Italia 15.368, Forza Italia 6.130.
Chi sta con chi
Riccardo Mastrangeli, primo cittadino di Frosinone, si è definito l'unico candidato di centrodestra, ma anche «un civico in quota Lega». Ha il sostegno del Carroccio, guidato in Ciociaria dal deputato Nicola Ottaviani. In campagna elettorale si è comunque rivolto a tutti gli amministratori, soprattutto quelli "civici".
Luigi Germani, sindaco di Arce, è appoggiato da Fratelli d'Italia (al timone del partito in Ciociaria c'è il deputato Massimo Ruspandini) e da Base Riformista, la corrente del Pd che fa riferimento ad Antonio Pompeo. Per Germani si sono espressi altresì due subcommissari di Forza Italia: Rossella Chiusaroli e Daniele Natalia. Mentre l'altro subcommissario degli "azzurri", Adriano Piacentini, è con Riccardo Mastrangeli. Pure Germani in campagna elettorale si è rivolto ai "civici".
Quindi Luca Di Stefano, sindaco di Sora. È appoggiato da Pensare Democratico, l'area del Pd di Francesco De Angelis, nella quale ci sono anche Sara Battisti e Mauro Buschini. Pure alcuni amministratori del Terzo Polo si sono espressi per Di Stefano. Anche il sindaco di Sora confida nei voti ponderati degli amministratori civici.
Vedremo stasera quali saranno i risultati ma pure gli equilibri e i rapporti di forza. Nel 2014 Antonio Pompeo venne eletto presidente con l'appoggio dell'area del Pd di Francesco Scalia, di Forza Italia e del Nuovo Centrodestra. Stavolta la sua componente è alleata con Fratelli d'Italia. Il "trasversalismo" è la regola da quando alle provinciali si vota con questo tipo di sistema elettorale, che lascia a casa i cittadini. Stavolta c'è un tasso di conflittualità politica particolarmente alto. Probabilmente perché l'appuntamento arriva dopo le politiche e prima delle regionali. Come ha detto Julio Velasco, "chi vince festeggia, chi perde spiega". Resta da capire l'intestazione politica della vittoria. E della sconfitta.