L'annuncio del candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Lazio potrebbe arrivare oggi, al termine della "tre giorni" di Fratelli d'Italia a Roma, manifestazione per celebrare i primi dieci anni del partito. Dovrebbe essere il presidente del consiglio Giorgia Meloni ad indicare il designato oppure la terna di nomi da sottoporre agli alleati. Il condizionale è d'obbligo comunque, anche se i tempi cominciano a stringere. Si vota il 12 e 13 febbraio, il che vuol dire che esattamente un mese prima (a gennaio quindi) bisognerà presentare liste e candidati.

Il centrodestra
Nessuno discute sul fatto che sarà Fratelli d'Italia ad indicare il candidato. Il punto è rappresentato dal profilo che si vorrà mettere in campo. Se la scelta ricadrà su un politico, allora il ventaglio di possibilità è molto ampio. C'è il deputato e presidente regionale del partito Paolo Trancassini, che si è detto pronto qualora dovesse essere chiamato. Così come il deputato Fabio Rampelli ha da tempo dato la sua disponibilità. Quindi l'europarlamentare Nicola Procaccini, ex sindaco di Terracina. Al posto del quale a Strasburgo, se eletto, subentrerebbe Fabrizio Ghera. C'è quindi l'ipotesi Roberta Angelilli. Senza dimenticare mai Chiara Colosimo. Ha scritto ieri il quotidiano La Repubblica: «La carta coperta è Chiara Colosimo, consigliera regionale, che però è stata appena eletta deputata all'uninominale di Latina. Se si candidasse, per il suo seggio alla Camera si dovrebbe ricorrere alle suppletive». Se invece alla fine si dovesse optare per un profilo civico, allora in pole position ci sarebbe Francesco Rocca, presidente nazionale della Croce Rossa. Dicevamo che i tempi cominciano ad essere stretti. Inoltre al centrodestra la vittoria nel Lazio manca dal 2010, quando fu Renata Polverini a prevalere. Poi ci sono stati i due successi consecutivi di Nicola Zingaretti. Nel 2013 il candidato del centrodestra era Francesco Storace, nel 2018 Stefano Parisi. Ma il punto è soprattutto politico, perché la scelta arriva spesso sul suono della sirena.

I Cinque Stelle
I giorni continuano a passare anche per il Movimento Cinque Stelle. Sarà il leader Giuseppe Conte a individuare il candidato alla presidenza della Regione Lazio. Intanto però tre nomi autorevoli, che erano stati accostati ai pentastellati, non saranno della partita. Parliamo dell'ex sindaco di Roma Ignazio Marini e delle giornaliste Bianca Berlinguer e Luisella Costamagna. Conte però insiste: dovrà essere una donna, esponente della società civile. Sempre La Repubblica ha rilevato: «La ricerca si sta rivelando più complicata del previsto. Perché secondo la legge elettorale, per il candidato governatore che arriva terzo non scatta in automatico il seggio. Dovrebbe arrivare primo candidandosi anche come consigliere. Migliaia di preferenze da raccogliere, col rischio di scontrarsi con le cordate che fanno riferimento a Roberta Lombardi e a Virginia Raggi, molto più strutturate».

Il centrosinistra
Alessio D'Amato è già pienamente immerso nella campagna elettorale. L'assessore alla sanità, indicato dal Pd, ha anche il sostegno del Terzo Polo e di altre forze di sinistra. Ha detto ieri D'Amato: «Sono disponibile, assieme allo staff del programma coordinato da Alessandra Sartore, ad incontrare già nei prossimi giorni la delegazione di Europa Verde. Le istanze che portano all'attenzione sono assolutamente condivisibili e sono convinto che troveranno piena inclusione nel mio programma per le prossime elezioni del 12 e 13 di febbraio». Giovedì sera a Roma c'è stato un incontro organizzato da Marta Bonafoni, consigliera regionale del Lazio e leader di Pop. Ha affermato la Bonafoni: «Ad Alessio D'Amato abbiamo ribadito che noi ci saremo, ci saremo con la radicalità delle nostre proposte e delle nostre idee e con la credibilità della nostra rete civica. Avremmo certo voluto proseguire con la fruttuosa esperienza del campo largo che ha governato e tutt'ora governa la nostra Regione, l'appello è ancora una volta al Movimento Cinque Stelle e anche alla sinistra di trovare i punti di programma per restare insieme. In ogni caso la partita è aperta, ce lo dicono le difficoltà e le divisioni che emergono a destra in questi giorni. Il percorso di questi mesi ci conferma che la sfida oggi è tornare a convincere le tante e i tanti che non si recano più a votare. E sono certa che in questo il contributo che sapremo dare come Pop sarà fondamentale e vincente».

Le liste provinciali
I seggi da consigliere regionale per la provincia di Frosinone sono 4. E ogni lista potrà avere 6 candidati, 3 uomini e 3 donne. In Fratelli d'Italia i nomi non mancano: Daniele Maura, Antonello Iannarilli, Riccardo Roscia, Gabriele Picano, Fabio Tagliaferri, Massimiliano Bruni. Tra le donne varie opzioni: Sara Petrucci, Nadia Belli, Alessia Savo, Federica Aceto, Ginevra Bianchini, Angela Abbatecola. Nella Lega il punto fermo è Pasquale Ciacciarelli, consigliere uscente. Si parla molto delle ipotesi del capogruppo alla Provincia Andrea Amata e del sindaco di Pontecorvo Anselmo Rotondo. Mentre in "quota rosa" le opzioni Kristalia Rachele Papaevangeliu, Maria Veronica Rossi, Veronica Di Ruscio. Nel Partito Democratico la situazione è cambiata dopo l'elezione di Mauro Buschini a presidente dell'Egato. I punti fermi sono Sara Battisti e Antonio Pompeo. La consigliera e vicepresidente regionale del Partito Democratico potrebbe presentarsi in "tandem" con il sindaco di Aquino Libero Mazzaroppi. Tra gli altri nomi che potrebbero trovare posto in lista c'è quello del sindaco di Paliano Domenico Alfieri, già segretario provinciale del partito.