Scontro politico incandescente sugli Egato. A tutto campo: regionale e provinciale. La decisione del presidente vicario della Regione Lazio Daniele Leodori di aggiornare a dopo il voto del 12 e 13 febbraio le assemblee dei sindaci di tutte le altre province del Lazio ha inevitabilmente acceso i riflettori sulla Ciociaria. Dove invece qualche giorno fa l'assemblea dei sindaci ha eletto Mauro Buschini alla guida dell'ente di gestione dell'Ambito territoriale ottimale dei rifiuti.
La posizione di Fratelli d'Italia
Fabrizio Ghera, capogruppo regionale di FdI, dice: «Alla luce di questo ripensamento (ndr: il riferimento è alla decisione di Leodori), risulta senz'altro una inopportuna fuga in avanti il conferimento degli incarichi per l'ente di gestione dell'Ambito di Frosinone. C'è poi il tema degli alti emolumenti previsti, sul quale non può certo far promesse di tagli il candidato alle regionali della Sinistra che, da elemento di spicco della giunta Zingaretti, non ha espresso nessuna contrarietà a questa operazione poltronificio». Giancarlo Righini sottolinea: «La tardiva marcia indietro dei vertici Pd della Regione Lazio, che sospende le assemblee per le nomine degli Egato, non ci sarebbe stata senza l'allarme da noi lanciato. Ma la toppa non basta a coprire lo strappo se non si annulla l'elezione del presidente e del consiglio dell'Egato di Frosinone, a questo punto evidentemente inopportuna. Non pensi l'assessore alla sanità di convincere qualcuno ergendosi a moralizzatore postumo, il candidato alla presidenza della Regione ha fatto parte della cabina di regia che stava mettendo in atto la forzatura di nominare consiglieri regionali in carica in un organismo creato dalla Regione stessa a sole due settimane dalle elezioni. Ne si possono chiamare fuori i Cinque Stelle». Laura Corrotti aggiunge: «Prendiamo atto del passo indietro del vicepresidente Leodori sugli Egato, a dimostrazione del fatto che avevamo ragione noi sulla totale mancanza di rispetto delle istituzioni da parte della maggioranza che sostiene l'Amministrazione regionale».
La Lega all'attacco
Il senatore Claudio Durigon, coordinatore regionale della Lega, afferma: «La Lega proporrà al centrodestra di cancellare lo stipendificio e i carrozzoni degli Egato, la cui proposta di legge della giunta Zingaretti è stata votata anche da Alessio D'Amato come si evince dalla delibera numero 186 del 12 aprile scorso. Ora D'Amato vorrebbe tagliare le indennità degli Egato? Intanto il presidente dell'Egato di Frosinone, Mauro Buschini, mostri senso di responsabilità istituzionale e si dimetta». Nicola Ottaviani, deputato e coordinatore provinciale del Carroccio, argomenta: «Ancora una volta la Ciociaria viene ridicolizzata a livello nazionale, per le scelte operate da una parte del Pd laziale. Se a Roma e sulle altre province del Lazio, D'Amato e Leodori hanno capito che la vicenda rappresentava un altro schiaffo alla povertà ed a chi lavora davvero, tanto da bloccare le nomine di platino negli Egato, non si comprende allora perché la stessa dignità politica non debba meritarla anche la provincia di Frosinone, ancora una volta utilizzata come cavia per esperimenti, in barba ai sindaci e ad oltre mille amministratori locali. Quando nei prossimi giorni, però, subiremo l'ennesimo "assalto", purtroppo giustificato, dalle trasmissioni e dai media nazionali, non certo per esaltare questa ennesima brutta figura, sapremo chi dovrà rispondere e, sicuramente, chi ne dovrà rispondere, non solo politicamente».
Mastrangeli insiste
Nella seduta dell'assemblea dei sindaci il primo cittadino di Frosinone aveva chiesto di rinviare tutto. La sua proposta, però, era stata respinta. Dice adesso Riccardo Mastrangeli: «Al sottoscritto è stato subito chiaro che l'unica strada era quella del rinvio. Oggi la scelta assunta dal presidente vicario Daniele Leodori conferma che avevamo visto giusto. Non è una questione di centrodestra o di centrosinistra. Così come il sottoscritto non fa mai questioni personali. Non ho niente nei confronti di Mauro Buschini. Il ragionamento è questo: quando si convoca un'assemblea dei sindaci per eleggere la governance di un ente così importante, un amministratore si aspetta che ci sia un "business plan" dettagliato e articolato. Invece nulla: niente programma, niente piano industriale, niente di niente. In sostanza ci è stato chiesto di votare al buio. Noi abbiamo detto no».
Socialisti e Italia Viva
Gian Franco Schietroma, segretario regionale del Psi, dichiara: «Nei giorni scorsi avevo consigliato, per evidenti motivi di opportunità politica, di rinviare a dopo le elezioni regionali le assemblee provinciali dei sindaci per la nomina dei vertici degli Egato, riguardanti la gestione dei rifiuti. In provincia di Frosinone non sono stato ascoltato, ma si sa che "nemo propheta in patria". Però ho molto apprezzato la presa di posizione di alcuni a favore del rinvio, ed in particolare quella di Riccardo Mastrangeli, sindaco del Comune capoluogo. Pertanto, la recentissima decisione della Regione Lazio di rinviare a dopo le elezioni regionali le assemblee Egato nelle altre Province è una scelta di buonsenso che merita di essere sottolineata». Il coordinamento provinciale di Italia Viva sin dall'inizio ha preso le distanze dall'operazione Egato.
Il post di Buschini
Su facebook Mauro Buschini ha scritto: «Non si tratta di nomine regionali, ma elezioni in assemblee di sindaci, sulla base di indici di rappresentanza. Il sottoscritto è stato eletto con oltre il 61%, non esattamente roba da "trombati" della politica da collocare. L'unica vera, grande anomalia, è la strumentalizzazione da campagna elettorale. Alla quale, però, occorre rispondere con chiarezza e con fermezza». E ancora: «Rispetto poi al tema delle indennità, segnalo che quelle riportate sono cifre lorde e onnicomprensive e comunque all'incirca il 50% di un assessore regionale». Nota Buschini: «Leggo costruzioni, ricostruzioni ed interpretazioni piuttosto forzate sull'applicazione della legge sugli Egato che, credo sia bene ricordarlo, sana un vulnus della nostra Regione ed apre la strada ad una moderna ed integrata gestione dei rifiuti».