Dopo il voto sull'Egato, il coordinatore provinciale della Lega, l'onorevole Nicola Ottaviani, aveva detto: «La Lega, rappresentata dal sindaco Riccardo Mastrangeli, all'assemblea dell'Egato, aveva annunciato di non partecipare ad una votazione al buio, senza un programma serio per il trattamento dei rifiuti nella nostra provincia e senza il coinvolgimento reale di tutte le realtà comunali. Anzi, avevamo sottolineato anche la stranezza del fatto che, mentre le altre province del Lazio avevano preso tempo, per analizzare bene l'intera vicenda, da noi stava prevalendo la logica onnivora, che rischia di trasformare un ente pubblico in un mercato di bestiame.
La Lega non ha rappresentanti e non intende averli all'interno di tale contesto, schierandosi dalla parte dei sindaci che sono stati esclusi da un confronto serio sullo sviluppo del trattamento dei rifiuti sul nostro territorio. La ragionevolezza ed il senso della misura sono evidentemente venuti meno ed è ovvio che la vicenda avrà un seguito importante, davanti al quale chiederemo anche agli altri alleati del centro destra cosa intendano fare, nel concreto. Per quanto ci riguarda Quadrini e Girolami sono fuori dal partito, che non può essere coinvolto in loro vicende di soddisfazioni personali, che lasceranno il tempo che troveranno».
E, ieri, Gianluca Quadrini, preso atto della posizione assunta dal partito, di cui era capogruppo in Consiglio provinciale, ha inviato una pec al protocollo dell'Amministrazione provinciale con la quale ha formalizzato le sue dimissioni da capogruppo consiliare della Lega e ha aderito provvisoriamente al gruppo misto, assumendo al contempo la carica di capogruppo. Cosa farà nel suo immediato futuro? Ancora non è dato sapere. Intanto, dopo l'assmblea sull'Egato, i partiti si sono rituffati nell'agone per l'elezione del presidente della Provincia, che vede in corsa Riccardo Mastrangeli, sindaco di Frosinone, il primo cittadino di Sora, Luca Di Stefano, e il sindaco di Arce, Luigi Germani. Si vota il 18 dicembre.