Ogni residua possibilità di dialogo tra Movimento 5 Stelle e Partito democratico sembra essere tramontata definitivamente. A scrivere, probabilmente, la parola fine è stato ieri il leader dei pentastellati, l'ex presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, a margine della tappa milanese in vista delle prossime regionali: «Il tema di un confronto programmatico in vista delle elezioni regionali, come quello avviato fra Movimento 5 stelle e Partito democratico in Lombardia, purtroppo per il Lazio non vale, se parliamo del Pd, attenzione: perché quando abbiamo posto i temi, il giorno dopo ci hanno risposto "noi andiamo su D'Amato". Ci hanno risposto con un candidato che hanno blindato, bene, se lo tengano stretto. Buona fortuna».
Quindi, Pd e Movimento 5 Stelle separati con quest'ultimo pronto a fare da terzo polo. Per quanto riguarda il centrodestra si sta aspettando il 15 dicembre, data indicata per l'ufficializzazione del candidato di coalizione alla presidenza.
«La proposta sul nome del "governatore" spetta a FdI. Siamo in attesa, spero che arrivi il più presto possibile», ha detto all'Adnkronos, nelle scorse ore, Claudio Durigon, sottosegretario del Lavoro e delle Politiche Sociali e coordinatore regionale della Lega nel Lazio. La rosa di papabili si è ristretta: Paolo Trancassini, commissario regionale di FdI ed eletto deputato alle scorse politiche; Nicola Procaccini, europarlamentare di FdI e già due volte sindaco di Terracina; il presidente nazionale della Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca, mentre più sullo sfondo sembra essere l'opzione della deputata Chiara Colosimo.
Il voto sarà nell'unica giornata di domenica 12 febbraio. Come è facilmente immaginabile, la campagna vivrà una prima fase tra la seconda settimana di dicembre e qualche giorno prima di Natale, ma sarà inevitabilmente soft dato il periodo e soprattutto perché le liste non saranno ancora state presentate. Il termine sarà 30 giorni prima del voto, quindi venerdì 13 gennaio. E sarà proprio gennaio il mese più caldo per i partiti, il rush finale per convincere gli elettori. Come successe per le amministrative del 2021, quando comizi e incontri si concentrarono prevalentemente a settembre.