Prova di forza del Pd, che elegge Mauro Buschini alla presidenza dell'Egato con 63 voti su 91, pari al 61,58% delle quote dell'ente di gestione dell'Ambito territoriale ottimale dei rifiuti. Sul versante del centrodestra, Fratelli d'Italia non ha partecipato all'assemblea. Mentre sia la Lega che Forza Italia non hanno votato per Buschini, salvo alcune iniziative personali non riconducibili però ai partiti. I Democrat hanno fatto blocco e le componenti di Francesco De Angelis e Antonio Pompeo si sono mosse all'unisono. Mettendo da parte la divisione che invece c'è relativamente all'elezione del presidente della Provincia. Inutile anche nascondersi dietro un dito: la posta in palio era altissima sul piano politico.

Il dibattito
Prima dell'inizio dei lavori tutti parlano con tutti. Nell'ufficio di Antonio Pompeo c'è il presidente vicario della Regione Lazio Daniele Leodori. A dimostrazione dell'importanza e della delicatezza del momento. C'è anche Mauro Buschini, arriva Sara Battisti. Il passaggio politico è chiarissimo: Buschini alla guida dell'Egato comporta che alle regionali se la giocheranno Battisti e Pompeo. Ci sono i tre candidati alla presidenza della Provincia: i sindaci Riccardo Mastrangeli (Frosinone), Luca Di Stefano (Sora) e Luigi Germani (Arce). Un altro segnale, forte e chiaro. A presiedere i lavori Antonio Pompeo. Sono presenti 85 sindaci su 91, in rappresentanza dell'88% della popolazione della Ciociaria e del 90% delle quote. Il primo a prendere la parola è Riccardo Mastrangeli. Chiede il rinvio. Spiega: «La fretta è cattiva consigliera e qui di fretta ce n'è fin troppa. Poi mancano i sindaci di Fratelli d'Italia e mi pare poco rispettoso procedere su un argomento così delicato senza gli esponenti di un partito così importante. Chiedo il rinvio anche contro i miei interessi politici di candidato alla presidenza della Provincia. Perché se si votasse potrei contattare almeno una cinquantina di scontenti». Mastrangeli pone il confine del Carroccio, tende la mano a Fratelli d'Italia e pianta un paletto di non poco conto: il Comune capoluogo non partecipa alla votazione. Non si tratta di un elemento di secondo piano. Enrico Pittiglio, capogruppo provinciale del Pd e sindaco di San Donato Valcomino, fa capire in modo chiaro che si andrà avanti. Rileva: «Svincoliamo la nomina degli organi dell'Egato dalle logiche delle provinciali e delle regionali. Per intercettare i fondi per la transizione ecologica occorre costituire gli Egato. Proseguiamo nell'interesse del territorio». Antonio Pompeo pone in votazione la proposta di rinvio, ma i "sì" sono soltanto 23. Prevale la valanga di "no".

Il via libera a Buschini
Antonio Pompeo accelera e pone in votazione la nomina del presidente, non prima che Enrico Pittiglio ufficializzi che il nome del Pd è quello di Mauro Buschini. I sì sono 63, le quote rappresentate il 61,58%. Sono le 12.21 quando Pompeo annuncia che Buschini è stato eletto. I lavori vengono interrotti per trovare un'intesa sui membri del consiglio direttivo. Alla ripresa è proprio Mauro Buschini ad intervenire. Ringrazia tutti, poi argomenta: «Questo ente dovrà fare la differenza: l'assemblea dei sindaci non verrà convocata soltanto per votare». È lui a ufficializzare la possibile composizione del consiglio direttivo: Giovanni Betta (ex rettore dell'Università di Cassino), Alessia Santoro, Piergiorgio Gentile (in rappresentanza dei Comuni fino a 5.000 abitanti), Simona Girolami (in rappresentanza dei Comuni da 5.000 a 15.000 abitanti). Ed è sempre Buschini a chiedere che si voti unitariamente l'intera composizione. La risposta è perfino superiore a quella della sua elezione: 64 sì. Di Giovanni Betta abbiamo già detto. La sua designazione è stata fortemente voluta dal sindaco di Cassino Enzo Salera, che nel Pd ha ormai un asse di ferro con Antonio Pompeo. Alessia Santori, già assessore al Comune di Alatri, di professione fa la consulente ambientale. Politicamente è vicina ad Azione, come conferma Antonello Antonellis, segretario provinciale del partito di Carlo Calenda. Simona Girolami è assessore al Comune di Fiuggi. A indicare il suo nome è stato Gianluca Quadrini, capogruppo provinciale della Lega. L'avvocato Piergiorgio Gentile, come nota il sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco, «si può considerare espressione dell'area del cassinate sede di impianti». Sui social Mauro Buschini dichiara: «Cercherò, come sempre, di mettercela tutta per onorare questo impegno e per migliorare la situazione della nostra provincia, mettendo insieme la tutela dell'ambiente con una moderna idea di recupero, riciclo e riutilizzo delle materie. Al mio fianco un direttivo composto di persone competenti e figure prestigiose, che hanno messo la propria esperienza a disposizione di questo grande progetto. Faremo in modo che i cittadini possano risparmiare, si possa tutelare l'ambiente, si possa incentivare e sostenere un nuovo sviluppo imperniato sull'economia circolare. Un grazie sincero alle sindache ed ai sindaci che con il loro voto e la loro presenza hanno voluto sostenere questo grande progetto. So che è una grande sfida. Bisognerà vincerla sul campo, ma questo non mi ha mai spaventato».

La nota di Migliorelli
Il presidente della Saf Lucio Migliorelli afferma: «Formulo i migliori auguri di buon lavoro al presidente Mauro Buschini, che si accinge a svolgere un ruolo delicato per l'intera provincia di Frosinone. Le mie congratulazioni ad Alessia Santoro, Giovanni Betta, Piergiorgio Gentile e Simona Girolami eletti nel Consiglio direttivo auspicando una fattiva collaborazione».