Trattative politiche frenetiche, grandi manovre, strategie trasversali e polemiche. Tutti i riflettori sono puntati sull'assemblea dei sindaci convocata per domani alle 11 presso il salone della Provincia. Con all'ordine del giorno la definizione degli organi di governo dell'Egato, l'ente di gestione dell'ambito territoriale ottimale che dovrà occuparsi del tema dei rifiuti. Gli Ambiti territoriali identificati a livello regionale sono cinque e coincidono con le province del Lazio.
Anche se per quanto riguarda Roma ne sono stati individuati due: uno riguardante soltanto il Campidoglio, l'altro i 120 Comuni della provincia. A prendere l'iniziativa della convocazione dei sindaci è stato il presidente vicario della Regione Daniele Leodori. C'è una bozza di intesa per le province che riguarda naturalmente i partiti, ma nelle ultime ore non sono certamente mancate le prese di posizione critiche. I consiglieri regionali di Fratelli d'Italia chiedono «di bloccare subito le nomine nei consigli dell'Egato».
Rilevando: «La composizione dei consigli di gestione degli ambiti territoriali dei rifiuti sarà compito di chi governerà il Lazio nei prossimi anni». Durissima pure la presa di posizione del deputato e presidente regionale di FdI Paolo Trancassini, che attacca il Pd notando: «Adesso che si apprestano a subire una sonora sconfitta, cercano di piazzare i loro esponenti politici non ricandidati negli enti che dovranno gestire le politiche ambientali nei prossimi anni». Per stamattina è prevista una manifestazione di protesta di Fratelli d'Italia sotto la presidenza della giunta regionale.
Esterino Montino, sindaco di Fiumicino ed esponente del Pd, ha rilevato su facebook: «Apprendo con stupore dalla stampa che i sindaci saranno chiamati a scegliere i vertici delle Egato... Rimango, ancora, stupito dall'accelerazione improvvisa di queste ore, dopo anni di attesa, per far partire le Egato e, quindi, procedere alle relative nomine. Questo in piena campagna elettorale durante la quale il buon senso consiglierebbe di procedere solo ed esclusivamente con l'ordinaria amministrazione. Sarebbe saggio evitare infornate di nomine che sarebbero facilmente equivocate con polemiche e reazioni che snaturerebbero l'obiettivo principale che è la gestione dei rifiuti nel Lazio. Ora qualcuno potrà dire che i tempi sono fissati per legge e bisogna procedere. Bene, si proceda. Si nominino 6 commissari scelti tra dirigenti e funzionari pubblici della Regione, con mandato a scadenza di pochi mesi che serva ad avviare la gestione degli enti. Alle nomine definitive si arriverà dopo, quando le elezioni saranno concluse».
In Ciociaria interviene il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli, esponente in quota Lega. Afferma: «In questa vicenda che riguarda gli Egato mi sembra evidente che ci sono alcuni pezzi del Pd che ragionano non tenendo conto delle realtà territoriali, che invece vanno tenute nella massima considerazione».
Nicola Ottaviani, deputato e coordinatore provinciale della Lega, rileva: «Gli Egato sono pessimi esperimenti della politica. Mentre a Roma i partiti sospendono, doverosamente, le procedure di nomina degli Egato, a Frosinone, invece, viene utilizzato il territorio della provincia per gli esperimenti della politica trattando la Ciociaria, ancora una volta, come l'ultima provincia dell'impero, nella speranza del silenzio generale. I sindaci che normalmente si occupano di questa materia, che hanno discariche simili a cattedrali abbandonate nei propri Comuni e, peggio ancora, quei sindaci che rischiano di ospitare altri mausolei di rifiuti, provenienti da mezza Italia, neppure sono stati interpellati, per sapere quali fossero le loro opinioni. A questo punto, conoscendoli bene e, soprattutto, apprezzandoli da anni, sono sicuro che troveranno il modo di farsi sentire. Ed il rumore delle loro proteste lo sentiranno in tanti».
A questo punto bisognerà capire quali saranno le strategia in vista dell'assemblea di domani. Il Pd è intenzionato a procedere. Peraltro per la presidenza il nome in pole position è quello del consigliere regionale Mauro Buschini. Nel centrodestra bisognerà fare i conti la posizione di Fratelli d'Italia. Non è un caso che sia intervenuto il presidente regionale Paolo Trancassini. Sullo sfondo, inevitabilmente, anche la campagna elettorale per le provinciali, dove sia i Democrat che il centrodestra sono spaccati.