In cinque anni, ha presentato 87 interrogazioni, 200 ordini del giorno e si è fatto promotore di oltre 200 emendamenti. Pasquale Ciacciarelli, consigliere regionale della Lega, dopo un lustro trascorso alla Pisana, scende nuovamente in campo per cercare il bis. E lo fa con una grande assemblea all'Hotel Edra, dove ha presentato alla città che nel 2018 lo consacrò parlamentare regionale, il bilancio del suo impegno politico e gli obiettivi da portare avanti nei prossimi cinque anni.

Oggi come cinque anni fa, a "tirare la volata" al professionista cassinate, c'è lui, Mario Abbruzzese, già presidente del Consiglio Regionale: «Lo abbiamo visto battagliare su ogni tema, portando avanti un primo mandato esemplare. Al contrario di tanti consiglieri regionali che non sanno nemmeno dove si trova via della Pisana», scandisce nel suo intervento. Insieme a lui, oltre a diversi amministratori della provincia, anche i consiglieri comunali di Cassino Benedetto Leone e Laura Borraccio. «Da questa sala partono tre avvisi di sfratto - ha intimato Leone - il primo al centrosinistra alla guida della Regione Lazio, il secondo a quel centrosinistra che fa inciuci per la presidenza della Provincia, il terzo al centrosinistra a capo di questa città.

E poi c'è lui, Ciacciarelli, che ha da subito affilato i coltelli da sguainare in campagna elettorale: «La Regione Lazio ogni anno trasferisce 523 milioni di euro alle asl delle altre regioni per la mobilità passiva, perché non riesce ad offrire un'assistenza sanitaria idonea ai propri cittadini», ha detto. Da qui, l'inciso: «Perché non investe questi soldi per migliorare la nostra sanità, anziché versarli alle altre regioni?». E, sempre sulla sanità, ha sferzato: «Paghiamo la più alta tassazione regionale e non abbiamo una sanità a misura d'uomo.

Abbiamo l'Ospedale di Cassino depauperato di tutti i suoi servizi, quello di Sora che per poco non cade a pezzi e lo Spaziani di Frosinone che sarebbe dovuto essere l'ospedale hub della nostra provincia grazie all'istituzione del Dea di secondo livello che, però, è stato solo annunciato e mai è stato concretizzato». Sul futuro della Fiati di Cassino, ha argomentato: «Mi ricordo le sfilate di Renzi e dell'establishment del Pd dentro la Fiat, ma oggi, invece, il futuro dello stabilimento di Cassino è incerto, così come il suo indotto». E lancia il guanto di sfida: «È arrivato il momento di cambiare».