In calce alla candidatura alla presidenza della Provincia del sindaco di Sora Luca Di Stefano ci sono 200 sottoscrizioni (i primi cittadini sono 25). Più volte è stato sottolineato il fatto che le firme sono state raccolte in un giorno e mezzo. Diversi gli amministratori presenti con Di Stefano ieri. Tra i quali Enrico Pittiglio, Libero Mazzaroppi, Gioacchino Ferdinandi, Adamo Pantano, Angelo Pizzutelli, Giuseppe Musto, Francesco Facchini, Maria Paola D'Orazio. Si è visto pure Marco Delle Cese.

Non è passata inosservata la presenza di Gianluca Quadrini, capogruppo provinciale della Lega. Gli abbiamo chiesto se sosterrà Luca Di Stefano. La risposta è stata la seguente: «Sono presente qui, non ho firmato la sua candidatura». Ma è comunque evidente che Gianluca Quadrini appare orientato a sostenere Luca Di Stefano.

Ha detto Luca Di Stefano: «Che tipo di candidatura è? Di condivisione e di voglia di valorizzare territori e aree che sono state sempre marginali. La mia è una candidatura propositiva, "per". Non è "contro" nessuno. Per quanto riguarda le tematiche ambientali, in particolare quella dei rifiuti, c'è già un patto programmatico con diversi sindaci del Cassinate: il sud della provincia non ospiterà più una discarica».

La domanda a Di Stefano è stata la seguente: lei è sostenuto da esponenti civici ma anche dall'area del Pd che fa riferimento a Francesco De Angelis. Proverà a convincere anche esponenti di centrodestra? Ha risposto Luca Di Stefano: «Credo che sul mio nome ci sarà pure la convergenza di amministratori del Terzo Polo e anche dei Cinque Stelle. Ma, come ho detto all'inizio, mi rivolgerò davvero a tutti gli amministratori».

Ha continuato il sindaco di Sora: «Ringrazio tutti i sindaci e i consiglieri comunali che sottoscrivendo la lista hanno permesso di formalizzare la mia candidatura a presidente della Provincia di Frosinone. Sono più di 200 le firme raccolte, tra cui 25 sindaci e il sostegno del Fronte Civico, una candidatura che vuole portare novità e cambiamento a Palazzo Iacobucci. Questa è una candidatura al servizio del territorio nata per rilanciare le istanze degli amministratori locali. È l'inizio di una breve campagna elettorale che si concluderà il 18 dicembre con l'augurio di coinvolgere e convincere altri amministratori e portare alla presidenza della Provincia idee innovative raccogliendo un ampio consenso».

Enrico Pittiglio è il capogruppo del Partito Democratico alla Provincia. I Dem si sono spaccati: la componente di De Angelis con Di Stefano, quella di Pompeo con Germani. Rileva Pittiglio: «Il segretario Luca Fantini ha tratto le conclusioni dicendo una cosa precisa e cioè che si fa riferimento al documento approvato dalla direzione due settimane fa. In quel documento si tratteggia chiaramente la linea dell'appoggio ad una candidatura di chiaro stampo progressista. Quella di Luca Di Stefano è una designazione del territorio, civica, in grado di aggregare tantissimo».

Luca Di Stefano ha chiosato: «Vogliamo ridare dignità a tutti i territori». Nel primo pomeriggio di ieri le tre candidature alla presidenza della Provincia sono state ufficialmente ammesse. Domani ci sarà il sorteggio per stabilire l'ordine sulla scheda. Accanto ai nomi non ci saranno simboli. La posta in palio è altissima e non soltanto trasversale. Perché è chiaro, per esempio, che nel Partito Democartico ci sarà una "conta" (l'ennesima) tra la componente di Francesco De Angelis e quella di Antonio Pompeo. Il risultato è destinato ad influire pure nella corsa alle regionali. Non ci sono dubbi su questo. Sul versante del centrodestra indubbiamente il dato più clamoroso è la frattura (evidente e conclamata) tra Fratelli d'Italia di Massimo Ruspandini e la Lega di Nicola Ottaviani.

I primi schierati con Luigi Germani, mentre il Carroccio appoggia Riccardo Mastrangeli. I segnali di fumo che i due partiti si stanno mandando non vanno nella direzione di una ricomposizione del quadro. Anzi. Da lontano si sente il rullo dei tamburi di guerra. Ma il 18 dicembre, non va mai dimenticato, alle urne si recheranno i sindaci (91) e i consiglieri comunali (1.055). Il sistema elettorale è parametrato sul voto ponderato. I grandi elettori sono 1.146. C'è poi una situazione inedita, con tre candidati che si contendono la vittoria. Impossibile azzardare delle previsioni. È una partita da tripla.