Anche ieri lunga riunione della commissione del Partito Democratico per fare il punto della situazione sulla candidatura alla presidenza della Provincia. La commissione è composta dal capogruppo del Pd in consiglio provinciale Enrico Pittiglio, dal presidente uscente Antonio Pompeo, dal sindaco di Paliano Domenico Alfieri, dal sindaco di Cassino Enzo Salera, e da Stefania Martini, presidente provinciale del partito. Una curiosità: Salera era in collegamento da Bergamo, dove è in corso l'assemblea nazionale dell'Anci, l'associazione nazionale dei Comuni italiani. I nomi sul tavolo sono quattro. Il favorito resta Luca Di Stefano, sindaco di Sora dal profilo civico, già appoggiato dal Pd alle comunali.

Potrebbe essere la soluzione maggiormente in grado di allargare il campo di una coalizione di centrosinistra. Su di lui, per esempio, potrebbero chiudere sia Massimiliano Quadrini (Azione) che Adamo Pantano (Italia Viva), primi cittadini rispettivamente di Isola del Liri e Posta Fibreno. Si tratta di attendere però, probabilmente qualche ora. Per due motivi. Il primo è che i Democrat stanno aspettando l'esito delle trattative politiche in corso nel centrodestra. Per capire se la coalizione andrà avanti unita oppure no. Perché certamente l'eventualità di una doppia candidatura (Riccardo Mastrangeli e Giuseppe Sacco) aprirebbe scenari diversi. Luca Di Stefano ha posto come condizione per l'accettazione la garanzia di poter competere per la presidenza. Il secondo motivo riguarda l'unanimità della decisione dei Democrat. Evidente che il semaforo verde acceso da Antonio Pompeo ed Enzo Salera rappresenterebbe un'accelerazione.

Restano comunque in campo altre ipotesi di candidature: i sindaci Emiliano Cinelli (Monte San Giovanni Campano), Gianfranco Barletta (Supino) e Giuseppe Villani (Esperia). Mancano soltanto quattro giorni al termine ultimo per la presentazione delle candidature. Non c'è dunque molto tempo.
Saranno 1.147 i grandi elettori che il prossimo 18 dicembre eleggeranno il presidente della Provincia. Alle urne andranno 91 sindaci e 1.056 consiglieri comunali. Gli indici di ponderazione non sono cambiati rispetto a dodici mesi fa, quando, sempre il 18 dicembre, si votò per eleggere i 12 consiglieri. L'indice di ponderazione maggiore è quello della scheda verde, che riguarda i Comuni di Frosinone e Cassino.

In totale 58 aventi diritto: 2 sindaci e 56 consiglieri. La fascia di ponderazione è pari a 287. Per semplificare, il voto di ognuno dei 58 aventi diritto varrà 287 "punti" nel conteggio finale. Quindi ci sono i 9 Comuni della fascia rossa: Alatri, Anagni, Ceccano, Ferentino, Isola del Liri, Monte San Giovanni Campano, Pontecorvo, Sora e Veroli. L'indice di ponderazione è 228. Gli aventi diritto sono 153: 9 sindaci e 144 consiglieri. Proseguendo, nella fascia della scheda grigia i Comuni sono 12: Aquino, Arce, Arpino, Boville Ernica, Ceprano, Cervaro, Fiuggi, Paliano, Piedimonte San Germano, Ripi, Roccasecca, Sant'Elia Fiumerapido.

Al voto in 156: 12 sindaci e 144 consiglieri. L'indice di ponderazione adesso è di 115. Quindi i 16 Comuni della scheda arancione: Amaseno, Atina, Castelliri, Castro dei Volsci, Castrocielo, Esperia, Morolo, Patrica, Pico, Piglio, Pofi, San Giorgio a Liri, San Giovanni Incarico, Serrone, Supino, Torrice. Grandi elettori a quota 208: 16 sindaci e 192 consiglieri. Indice di ponderazione: 62. Infine, i 52 Comuni della scheda azzurra: 52 sindaci e 520 consiglieri. In totale 572 votanti. Indice di ponderazione: 30.