Triplo salto (quasi "mortale") con doppio avvitamento politico per trovare una sintesi, seppur senza nome del candidato alla presidenza della Provincia, che potesse tenere incollato a se stesso il Partito democratico. Dopo una settimana di bufera, tra ipotetici accordi tra nord-Pd e FdI e sud-Pd e sindaci locali infuriati, è tornato il sereno e la direzione provinciale di ieri mattina alle 10.30 ha riportato la linea retta, facendo sparire con un colpo di spugna le varie interferenze e intersecazioni. Direzione provinciale arricchita di decine e decine di amministratori locali.

L'appuntamento è stato gradevole nei toni, senza quelle rimostranze che si erano annunciate ai suoi albori.
Già la voce del segretario Fantini è apparsa subito conciliante, poche battute per presentare i lavori e chiarire gli obiettivi a una assemblea che non aveva mai avuto una partecipazione così folta, come sottolineato da quasi tutti gli intervenuti.

A prendere la parola per primo è stato quel sindaco Enzo Salera che da Cassino aveva già fatto pressioni per non sposare la discesa in campo, ritenuta "poco civica", di Giuseppe Sacco, ma avviare un percorso di individuazione di una personalità più di partito. Ai presenti ha letto un documento, poi approvato all'unanimità, per trovare la quadra intorno a un nome che «esprima un chiaro profilo progressista» proprio perché «la presidenza della Provincia deve essere un luogo di sintesi che abbia a mente lo sviluppo del territorio, che fondi la coesione e il rispetto istituzionale su una base politica chiara e non su accordi precostituiti». Documento a firma dei sindaci di Sant'Andrea, Sant'Ambrogio, Sant'Apollinare, Esperia, Coreno, Castelnuovo, Vallemaio, Cassino, Arce, Monte San Giovanni, Guarcino, Supino, Paliano, Ferentino, Collepardo, Piglio, Vallecorsa, Vallerotonda. Ma le firme in calce sono state superate dalla successiva condivisione delle linee di principio del testo. Lo dice la stessa direzione provinciale del Pd, in una nota successiva, dichiarando di «aver ha acquisito il documento».

Successivamente, intorno alle 12, su proposta del segretario provinciale Luca Fantini, è stata approvata la proposta per l'istituzione di una delegazione, composta da iscritti, dirigenti e amministratori, incaricata di costruire una candidatura per le elezioni del presidente dell'amministrazione provinciale.
«Il Pd - prosegue la nota - ha dimostrato, ancora una volta, la propria capacità di anteporre l'unità di intenti e la sintesi rispetto agli interessi particolari. La delegazione, composta dal capogruppo del Pd in consiglio provinciale, Enrico Pittiglio, dal presidente uscente, Antonio Pompeo, dal sindaco di Paliano, Domenico Alfieri, dal sindaco di Cassino, Enzo Salera, e da un componente della segreteria provinciale del Pd, è già al lavoro per identificare il profilo migliore attorno al quale raccogliere un consenso ampio per la guida di un importante ente quello dell'amministrazione provinciale». È vero, non è una elezione prettamente "politica", come anche si è detto in sede di riunione, piuttosto una competizione da spoliticizzare per trovare un'ampia convergenza ma ieri politici e amministratori locali hanno comunque disegnato insieme una strada con guardrail ben visibili ad arginare pericolose "sbandate".
Ora toccherà lavorare a testa bassa: manca una settimana e il nome è ancora da trovare.