Lo ha ribadito con forza venerdì sera, prima di andare ad assistere allo spettacolo teatrale di Teo Teocoli. Il sindaco Riccardo Mastrangeli ha detto che non chiamerà più nessuno. Nel senso che non rincorrerà più nessuno. A conferma che l'ipotesi di elezioni anticipate al Comune di Frosinone c'è. Non dipenderà soltanto dall'esito della partita per la presidenza della Provincia, ma anche da quante firme di consiglieri comunali di maggioranza ci saranno in calce al modulo della candidatura. Ne mancano ancora diverse. Politicamente troppe. Riccardo Mastrangeli ha spiegato ai fedelissimi che non è sua intenzione "tirare a campare" e che è anche abbastanza stufo dei malumori che serpeggiano all'interno della coalizione che lo sostiene come sindaco. Il 26 giugno scorso la vittoria al ballottaggio, alla guida di una coalizione di centrodestra unita, con i partiti e con le liste civiche. Una situazione del genere, come quella odierna, era impensabile cinque mesi fa.

Ma la candidatura alla presidenza della Provincia ha cambiato completamente il quadro e le prospettive. Se la situazione politica non dovesse essere recuperata sarebbe impossibile andare avanti come se nulla fosse successo. È per questo che l'opzione di un ritorno anticipato alle urne è sul tavolo.
Ricordiamo i voti di lista definitivi delle comunali di Frosinone dopo le verifiche della Sezione Centrale: 2.759 voti per la Lista Ottaviani Prima Frosinone, 1.982 per Fratelli d'Italia, 1.928 per Mastrangeli Sindaco per Frosinone, 1.911 per la Lista per Frosinone, 1.065 per Forza Italia, 1.019 per la Lega Salvini premier, 696 per Frosinone Capoluogo. Per il centrodestra 11.360 voti.
Poi: 2.902 voti per il Pd, 2.589 per Marzi Sindaco Frosinone, 1.487 per il Polo Civico, 1.049 per la Lista Michele Marini, 738 per Frosinone in Comune, 735 per Piattaforma Civica Ecologista, 307 per il Movimento Cinque Stelle. Per la coalizione di centrosinistra quindi 9.447 voti. Quindi i 1.265 voti del Partito Socialista Italiano di Vincenzo Iacovissi. Proseguendo: 503 voti per la lista Vicano Sindaco per Frosinone, 366 per Azione con Calenda, 116 per Unione di Centro-Autonomi e Partite Iva. In totale per la coalizione che ha sostenuto Mauro Vicano 985 voti di lista. Infine, 227 voti per la lista civica del candidato sindaco Giuseppe Cosimato.
I voti di lista sono quelli che hanno una specifica valenza politica. In queste ore li stanno analizzando in molti per capire anche cosa può essere cambiato a distanza di pochi mesi.
Nel centrodestra però sono in corso dei tentativi per verificare se esistono spazi di ricomposizione. In primis tra Fratelli d'Italia e Lega, perché è questo il capitolo più importante. C'è però un altro aspetto: Frosinone è un capoluogo di provincia e ha quindi un'importanza strategica nello scacchiere regionale. Una crisi politica alla vigilia o durante le elezioni del Lazio non sarebbe il massimo per la coalizione.
Ecco perché è probabile che le diplomazie dei partiti cercheranno di ricomporre la situazione. Sia per quanto riguarda le provinciali che per il Comune capoluogo. Uno scenario con alleanze variabili (e variate) andrebbe ad innescare inevitabilmente una serie di reazioni a catena. In ogni caso una verifica di maggioranza a Frosinone appare probabile. Non in tempi rapidi però. È una partita a scacchi. Giocata sull'orlo di una crisi di nervi.