Chiara Colosimo sempre in pole position nel centrodestra, mentre nel fronte progressista l'idea del Campo Largo appare ogni giorno più complicata da realizzare. Ma non tramontata. Intanto però sono confermate le indiscrezioni secondo le quali Nicola Zingaretti potrebbe dimettersi da Governatore il 4 o 5 novembre. Le successive elezioni regionali si terrebbero nei successivi novanta giorni. Le date più probabili potrebbero essere due: 29 gennaio oppure 5 febbraio 2023.

Centrodestra
La prima parola per la scelta del candidato presidente spetterà a Fratelli d'Italia. In cima alla lista c'è Chiara Colosimo, appena eletta alla Camera. Vicinissima a Giorgia Meloni, la Colosimo in questa legislatura regionale si è distinta nelle file dell'opposizione. Inoltre sarebbe la più indicata per provare a replicare a livello regionale il modello di campagna elettorale fatta sul piano nazionale da Giorgia Meloni. Sempre però sul versante di Fratelli d'Italia vanno tenuti in considerazione pure le ipotesi che conducono all'onorevole Fabio Rampelli e a Francesco Rocca, presidente nazionale della Croce Rossa. Dunque Fratelli d'Italia effettuerà la prima mossa. Per il resto le opzioni potrebbero essere quelle dei senatori Maurizio Gasparri e Claudio Fazzone, entrambi di Forza Italia. Il centrodestra sa che vincere nel Lazio significherebbe assestare un colpo durissimo al centrosinistra, in particolar modo al Partito Democratico, che da dieci anni guida la Regione con il presidente Nicola Zingaretti.

Campo Largo difficile
Secondo il quotidiano La Repubblica il leader pentastellato Giuseppe Conte non dà affatto per scontata l'intesa con i Cinque Stelle nel Lazio. Sempre secondo La Repubblica per la candidatura alla presidenza in quota Cinque Stelle potrebbero starci i nomi di Ignazio Marino e a Stefano Fassina, entrambi con un passato nei Democrat. Nel pomeriggio di ieri, però, in un'intervista al settimanale di The Post Internazionale (TPI) condotta dal direttore Giulio Gambino e dal vicedirettore Luca Telese, Conte ha detto: «Smentisco queste anticipazioni». E ancora: «Noi al nostro interno stiamo affinando quella che è la prospettiva regionale. Lo faremo, ovviamente, consapevoli del fatto che c'è un'esperienza in uscita di governo che si è rivelata positiva ma è anche vero che il contesto attuale è completamente cambiato. C'è stata una campagna elettorale nazionale il Lazio comprende Roma e il cuore della politica… Non possiamo non tener conto di tutte le vicende che sono successe negli ultimi mesi e comunque facciamo una riflessione interna sempre nell'interesse della comunità regionale e cercheremo di porre delle premesse per una proposta politica competitiva». Situazione fluida quindi? Per dirla con Lucio Battisti, lo scopriremo solo vivendo. Per quanto riguarda il Partito Democratico, la situazione è complessa. Il favorito rimane l'attuale vicepresidente del Lazio Daniele Leodori, che ha l'appoggio di AreaDem di Dario Franceschini e Bruno Astorre. Il 10 novembre al Teatro Brancaccio a Roma convention dell'assessore alla sanità Alessio D'Amato. Il quale in più occasioni ha ricevuto l'endorsement del leader di Azione Carlo Calenda. In un quadro spaccato di Campo Largo non sarà semplice trovare delle sintesi. Sul tavolo rimane anche il nome di Enrico Gasbarra. Nei giorni scorsi era circolata altresì l'opzione di Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant'Egidio. Venerdì 11 novembre alle ore 18 a Roma, presso il Teatro Studio Borgna Auditorium Parco della Musica, Goffredo Bettini presenterà il suo libro "A Sinistra. Da capo". Tra gli interventi quelli di Giuseppe Conte, parlamentare e capo politico del Movimento Cinque Stelle, e Andrea Riccardi. Ma pure Andrea Orlando. Bettini appare l'unico in grado di poter riaprire la partita delconfronto con Conte, ma a questo punto è complicato perfino per lui.

Lega all'attacco
Il consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli rileva: «In questi anni abbiamo letto di tutto sul Campo Largo, quasi fosse una sorta di panacea. Ormai alla Regione Lazio siamo all'epilogo di una legislatura da dimenticare che tra la sanità ormai a pezzi, la desertificazione industriale, le questioni ambientali irrisolte ha portato all'esasperazione i cittadini. Il centrodestra avrà un compito arduo ma fattibile, quello di riorganizzare la Regione Lazio e riportarla nuovamente in auge tra le prime regioni italiane». Pasquale Ciacciarelli sarà candidato nella lista della Lega in provincia di Frosinone. Il Carroccio è impegnato nella definizione della squadra. Ad una candidatura alle regionali puntano i consiglieri provinciali Gianluca Quadrini e Andrea Amata. In quota rosa salgono le azioni di Maria Veronica Rossi, responsabile provinciale dei Giovani della Lega. Nel partito si sta parlando molto di una o due candidature di esponenti del Comune di Frosinone. I nomi dei "papabili" non mancano: il presidente del consiglio comunale Massimiliano Tagliaferri e l'assessore Valentina Sementilli, entrambi della Lista Ottaviani. Ma pure il vicesindaco Antonio Scaccia e il consigliere Francesca Chiappini, della Lista per Frosinone. La Chiappini è stata la più votata alle scorse comunali nel capoluogo.

Le tre punte del Pd
Nella lista del Partito Democratico ci saranno gli attuali consiglieri regionali Mauro Buschini e Sara Battisti e il presidente della Provincia Antonio Pompeo. La sensazione forte è che ognuno farà il suo percorso, magari con un proprio "ticket". Certamente molto dipenderà da quali saranno le scelte di Francesco De Angelis, leader di Pensare Democratico. La volta scorsa fu decisivo nel sostegno al tandem Buschini-Battisti. Tandem che però stavolta non appare scontato. Nel 2018 in provincia di Frosinone sono stati eletti 4 consiglieri: Mauro Buschini, Sara Battisti (Pd), Loreto Marcelli (Cinque Stelle) e Pasquale Ciacciarelli, allora in FI.