Nadia Belli passa in opposizione. È la decisione che la diretta interessata ha comunicato ieri al termine della seduta del consiglio comunale. Nelle scorse settimane il primo cittadino ha deciso di revocare tutte le deleghe alla Belli, tolta quella di vicesindaco (assegnata ad Annagrazia Longo) e rimosso da assessore (al suo posto è subentrata Katiuscia Mulattieri). Scelte che hanno generato un forte scossone e che ieri mattina sono state comunicate dal primo cittadino all'inizio della seduta consiliare che è stata anticipata alla mattinata.

Il provvedimento
Il primo cittadino Anselmo Rotondo ha proceduto a comunicare al consiglio comunale le sue scelte. Lo ha fatto in apertura di seduta dando spiegazioni su una scelta che ha definito non di carattere politico, ma semplicemente di "fiducia". Una scelta richiesta da tutta la maggioranza nel corso dell'ultimo gruppo. Il motivo della decisione è stato determinato, come spiegato dal sindaco e come ampiamente scritto anche nel decreto di revoca, da una visione non più comune del progetto amministrativo. Comunicazioni già previste, ma tutti si sono focalizzati su Nadia Belli e su quale collocazione avrebbe deciso di assumere. Si è seduta tra gli assessori Gianluca Narducci e Armando Satini e per tutta la seduta in molti hanno pensato che sarebbe rimasta in maggioranza. Ha votato i diversi punti posti all'ordine del giorno ma, quando la seduta stava per volgere al termine, l'ex delegata ha preso la parola. È stata la prima dichiarazione ufficiale rilasciata da quando le sono state revocate le deleghe.

L'intervento
Nadia Belli ha letto una lettera. Poche righe che, come ha spiegato, si è sentita «in dovere di fornire dei chiarimenti all'intera cittadinanza e, soprattutto, ai 778 elettori che, nel settembre del 2020, hanno deciso di accordarmi la loro fiducia, donandomi la grande opportunità di venire riconfermata nella giunta comunale e di essere nominata vicesindaco del Comune di Pontecorvo». L'ex delegata ha sottolineato che sono «sono state innumerevoli le manifestazioni di stima e affetto che ho ricevuto in questi giorni e per questo non posso che ringraziare, ancora una volta, i miei concittadini. Dopo appena due anni dall'inizio dell'attuale legislatura il sindaco ha preso l'arbitraria, ancorché legittima, decisione di revocare le deleghe che mi erano state conferite e di rimuovermi dalla carica di vicesindaco, accusandomi di aver adottato decisioni che avrebbero fatto venir meno lo spirito di condivisione delle linee politiche e amministrative. Le motivazioni da lui addotte sarebbero unicamente di carattere amministrativo, ma permettetemi di dubitare della bontà di queste affermazioni. Casualmente, la mia presunta autonomia e la mancata condivisione delle mie attribuzioni con il resto della maggioranza mi sono state contestate proprio nel momento in cui ho dichiarato di essere disponibile ad una candidatura alle prossime elezioni regionali, qualora il mio partito di riferimento, Fratelli d'Italia, decidesse di concedermi quest'occasione».

Il passaggio in opposizione
Da qui la decisione che ha comunicato al termine della seduta consiliare: «Gli ultimi sette anni, in cui ho potuto sperimentare le croci e le delizie dell'attività di amministratrice locale, mi hanno dato tante soddisfazioni e mi hanno consentito di raggiungere importanti traguardi, non per meri interessi personali, ma per il benessere collettivo e dell'intera cittadinanza. Continuerò a rimanere al fianco dei miei elettori e di tutti i pontecorvesi, ma ho deciso di farlo dai banchi dell'opposizione, essendo ormai venuto meno il rapporto fiduciario che mi legava alla maggioranza».