«Il ragionamento politico di Massimiliano Tagliaferri è assolutamente condivisibile». Va dritto al punto Adriano Piacentini, subcommissario provinciale di Forza Italia (insieme a Rossella Chiusaroli e Daniele Natalia) e assessore al bilancio e alle finanze del capoluogo. Spiega: «Frosinone merita di esprimere un consigliere regionale. Da anni si parla (giustamente) di "modello Frosinone", perché dal 2012 esiste un gruppo di persone di centrodestra che ha costruito tre vittorie elettorali, sostenendo Amministrazioni che hanno cambiato il volto della città. Mi riferisco a quelle guidate da Nicola Ottaviani. Un lavoro che adesso sta proseguendo Riccardo Mastrangeli».

Alle regionali però ogni lista presenta dei propri candidati. Come è possibile convergere su un'indicazione che venga condivisa alla fine da tutti i partiti indipendentemente dall'appartenenza? Argomenta Adriano Piacentini: «La prima domanda da porsi è semplice: si vuole o no che il capoluogo abbia un consigliere regionale di riferimento? Qualche mese fa, proprio per le comunali, il centrodestra ha avuto la capacità di serrare le file, di ritrovare un'unità che non appariva più così scontata e di vincere per la terza volta consecutiva. Non è stato semplice, considerando anche le tante aspettative deluse di diversi protagonisti. Eppure ci siamo riusciti, contribuendo tutti al successo di Riccardo Mastrangeli. Penso che in un discorso del genere vada coinvolto anche il sindaco. Detto tutto questo, so perfettamente come funzionano le regionali. Rappresento Forza Italia. Come del resto Nicola Ottaviani (nel frattempo eletto deputato) è il coordinatore provinciale della Lega. Ma questo non esclude a priori la possibilità di elaborare una strategia che consenta l'elezione di un esponente di Frosinone».

Aggiunge Piacentini: «Si tratta di un ragionamento politico che va sviluppato alla luce del sole, coinvolgendo anche le segreterie dei partiti. Ripeto: un "modello Frosinone" esiste perché nel 2012 tutti abbiamo sostenuto la candidatura a sindaco di Nicola Ottaviani, dando il via ad una stagione amministrativa ma anche politica. Se per tre volte i cittadini del capoluogo ci hanno premiato con il loro voto, vuol dire che evidentemente abbiamo fatto bene. Il primo a saperlo è proprio Nicola Ottaviani, per dieci anni primo cittadino e adesso coordinatore della Lega».

Aggiunge l'esponente "azzurro": «Non possiamo ripetere gli errori del passato, pure recente. Penso alle elezioni provinciali del dicembre 2021, quando il Comune di Frosinone non è riuscito ad eleggere neppure un consigliere per una serie di errori assurdi. A causa di una strategia francamente incomprensibile. Perché nella sostanza si è preferito che i voti ponderati degli amministratori del capoluogo convergessero su esponenti di altri Comuni. Se esiste (ed esiste) un "modello Frosinone", allora è il momento di dimostrarlo. Se vale per il capoluogo, non vedo per quale motivo non possa e non debba essere "esportato". Sono il primo a rendersi conto delle logiche e delle dinamiche che regolano la vita dei partiti, ma so anche che le soluzioni si possono trovare se c'è la volontà politica di farlo».

Massimiliano Tagliaferri, presidente del consiglio comunale di Frosinone ed esponente della Lista Ottaviani, aveva detto a Ciociaria Oggi: «Credo che il Comune di Frosinone debba poter esprimere un consigliere regionale. E ritengo che il gruppo "storico" che da undici anni è maggioranza nel capoluogo abbia tutte le carte in regola per poter centrare l'obiettivo. Il sottoscritto è un esponente civico. Si può fare. E si può fare perché tre vittorie di fila al Comune capoluogo non avvengono per caso. Sono perfettamente consapevole del fatto che i partiti avranno delle liste differenti. Ma rilancio: un rappresentante di riferimento di questa maggioranza può diventare il candidato di un intero gruppo politico-amministrativo. È una questione di volontà e di strategia. Non sono un ingenuo: so che ci sarà chi non è d'accordo ma abbiamo le possibilità per realizzare tale progetto».