Il punto di caduta, sul quale sta lavorando il sindaco Riccardo Mastrangeli, potrebbe essere quello del taglio del 30% delle indennità di sindaco e assessori. E dei gettoni di presenza dei consiglieri. Una percentuale ridotta rispetto al 50%. Parliamo del progetto Solidiamo, misura simbolo dei dieci anni di Amministrazione Ottaviani. Il meccanismo era il seguente: taglio del 50% di indennità e gettoni degli amministratori comunali, in modo da avere dei fondi a disposizione per premiare gli alunni più meritevoli e per iniziative per gli anziani.

Come si legge negli atti, «il progetto Solidiamo è nato con lo scopo di premiare il merito e il sacrificio dei giovani frusinati e gli sforzi delle loro famiglie, oltre che di promuovere attività per gli anziani. Solidiamo, infatti, prevede l'erogazione di borse di studio e premi in favore degli alunni meritevoli delle scuole medie e superiori di Frosinone grazie a un fondo costituito mediante il taglio del 50% delle indennità di funzione di sindaco, assessori e presidente del consiglio comunale e dei gettoni di presenza dei consiglieri».

Alcuni numeri: in 10 anni sono stati accantonati 1.640.000 euro. I giovani che hanno beneficiato di borse di studio e premi di vario genere sono stati 5.000, gli anziani che hanno partecipato alle iniziative organizzate con i fondi di Solidiamo sono stati 3.000. Le famiglie coinvolte 8.000. Adesso si tratta di capire se e come l'Amministrazione Comunale vorrà riproporre Solidiamo. Ricordiamo che ci sarà comunque bisogno di due scelte: una della giunta, l'altra del consiglio comunale.

Non mancano i dubbi e nei giorni scorsi Fabio Tagliaferri, assessore e portavoce cittadino di Fratelli d'Italia li ha esternati. Dicendo a Ciociaria Oggi: «Lo abbiamo detto già in campagna elettorale. Faccio un esempio: una persona che si impegna in politica e che nel proprio lavoro guadagna 1.200-1.500 euro nette al mese, si mette in aspettativa per fare l'assessore al Comune capoluogo. Per un'indennità di 700 euro al mese? Vogliamo far passare il concetto che soltanto i liberi professionisti possono fare politica a certi livelli? In secondo luogo basta con la demonizzazione della politica: una persona onesta che si mette in discussione, prende i voti e fa l'assessore ha diritto a che venga riconosciuto il merito.

A proposito di Solidiamo, condividiamo una sola opzione: un versamento, su base volontaria, ogni fine anno in un fondo comunale per iniziative di solidarietà. Un versamento spontaneo e anonimo. Perché la solidarietà non si sbandiera, si fa riservatamente».
C'è però anche un aspetto fortemente politico: Solidiamo è stato il progetto simbolo di Nicola Ottaviani, predecessore di Riccardo Mastrangeli. La sensazione è che quando l'argomento arriverà in giunta non sarà affatto semplice trovare una sintesi. L'idea di ridurre il taglio dal 50% al 30% si riconduce anche all'aumento delle indennità per sindaco e assessori. Il concetto è che si potrebbe mettere da parte la stessa somma con un "sacrificio" minore.

Attualmente l'importo mensile lordo dell'indennità del sindaco è di 6.826,40 euro. Quello delle spettanze degli assessori e del presidente del consiglio comunale di 3.071,83 euro (lordi) per chi svolge un lavoro da libero professionista, di 1.535,94 per chi è lavoratore dipendente. Mentre il gettone di presenza per i consiglieri comunali è di 32,53 euro a seduta (di consiglio e di commissione), sempre al lordo.

In consiglio comunale il dibattito coinvolgerà anche gli esponenti delle opposizioni. La partita vera, però, si gioca in giunta. Intanto bisognerà capire se anche altre forze di maggioranza condividono la posizione espressa da Fabio Tagliaferri (Fratelli d'Italia). L'opzione di procedere su base volontaria andrà valutata. Perché un conto è se c'è un voto unanime (favorevole o contrario alla prosecuzione di Solidiamo), altro discorso sarebbe invece avere posizioni diverse. Complicata da gestire una situazione nella quale alcuni si tagliano l'indennità e altri no. Sullo sfondo anche la continuità, politica e amministrativa, tra le giunte di Nicola Ottaviani e Riccardo Mastrangeli. Comunque la si veda, non sarà semplice trovare la quadra.