«C'è da essere soddisfatti e molto». Non ha dubbi Fabio Tagliaferri, portavoce cittadino di Fratelli d'Italia e assessore comunale ai servizi sociali. Spiega: «A gennaio di quest'anno è iniziata la rifondazione del partito a Frosinone. Alle comunali abbiamo eletto quattro consiglieri ed esprimiamo due assessori in giunta. Contemporaneamente si è proceduto al rinnovamento della classe dirigente del partito nel capoluogo: la mossa che ha fatto la differenza. Adesso il risultato alle politiche ci riempie di orgoglio: primo partito a Frosinone. Oltre che della provincia naturalmente. Ma nel capoluogo, mi si consenta la battuta, eravamo circondati. Mi spiego meglio: quasi tutta la giunta e la classe politica dell'Amministrazione era posizionata su altri partiti. Penso ai massimi vertici esecutivi ed istituzionali».

La traduzione dal politichese è: il sindaco Riccardo Mastrangeli ha dato indicazione di votare per la Lega, il vicesindaco Antonio Scaccia (Lista per Frosinone) pure, mentre il presidente del consiglio comunale Massimiliano Tagliaferri fa parte della civica di Nicola Ottaviani, neo deputato e coordinatore provinciale del Carroccio. Chiediamo a Tagliaferri: a noi risulta di un vivace scambio di battute tra lei e Mastrangeli proprio per l'endorsement del primo cittadino alla Lega. È così? Risponde Fabio Tagliaferri: «In campagna elettorale si usano toni da campagna elettorale. Fratelli d'Italia a Frosinone ha ottenuto un risultato superiore alla media nazionale. Come del resto nell'intera Ciociaria. Le indicazioni di voto sono un fatto avvenuto. Chi mi conosce sa che sono una persona trasparente e diretta. Il sindaco Mastrangeli ha dato un'indicazione di voto chiara, netta e trasparente. Avrei gradito naturalmente che fosse per Fratelli d'Italia. Ma in ogni caso la Lega è un partito alleato e la posizione di Mastrangeli va apprezzata perché alla luce del sole. Oggi tutti conosciamo la posizione del sindaco e questo aiuterà la collaborazione politica, anche con riferimento all'inevitabile sistema di pesi e contrappesi».

Ma è vero che Fratelli d'Italia non è d'accordo sul fatto di rinnovare il progetto Solidiamo così come lo abbiamo conosciuto negli ultimi dieci anni? Afferma Fabio Tagliaferri: «È vero, ma lo abbiamo detto già in campagna elettorale. Faccio un esempio: una persona che si impegna in politica e che nel proprio lavoro guadagna 1.200-1.500 euro nette al mese, si mette in aspettativa per fare l'assessore al Comune capoluogo. Per un'indennità di 700 euro al mese? Vogliamo far passare il concetto che soltanto i liberi professionisti possono fare politica a certi livelli? In secondo luogo basta con la demonizzazione della politica: una persona onesta che si mette in discussione, prende i voti e fa l'assessore ha diritto a che venga riconosciuto il merito. A proposito di Solidiamo, condividiamo una sola opzione: un versamento, su base volontaria, ogni fine anno in un fondo comunale per iniziative di solidarietà. Un versamento spontaneo e anonimo. Perché la solidarietà non si sbandiera, si fa riservatamente».

Sui recenti risultati elettorali, Fabio Tagliaferri dichiara: «Straordinario risultato di Massimo Ruspandini, risultato nato sia dal vento nazionale favorevole a FdI che dal forte radicamento territoriale che lui ha grazie al suo impegno quotidiano. È stato il più votato tra gli eletti nel Lazio. Non un risultato di poco conto. Se punto ad una candidatura alle regionali? In Fratelli d'Italia funziona così: nessuno si autocandida a nulla, si milita nel partito impegnandosi e lavorando al massimo, poi la classe dirigente valuta e sceglie. Io lavoro per il partito. Vorrei sottolineare che Frosinone città ha dei modelli di classe dirigente apprezzati: mi riferisco alle elezioni di Nicola Ottaviani e di Aldo Mattia. Ad entrambi i migliori auguri. Nel capoluogo in queste ore stiamo trattenendo il fiato perché attendiamo la notizia dell'elezione alla Camera anche dell'amico Paolo Pulciani, cresciuto nelle giovanili del partito. A Frosinone lo abbiamo sostenuto».