Adesso tutta l'attenzione si sposta sulle candidature alle elezioni regionali. Si voterà il prossimo anno, presumibilmente tra gennaio e febbraio 2023. Dipenderà tutto da quando Nicola Zingaretti, eletto deputato, si dimetterà da Governatore. Ma intanto nei partiti la concentrazione è già al massimo. Ricordiamo che ogni lista, presentata su base provinciale, sarà composta da sei candidati al consiglio regionale, tre uomini e tre donne. Alle regionali si vota con un sistema a turno unico e occorre scrivere sulla scheda il cognome e il nome di chi si sceglie.

Con il taglio di 345 seggi parlamentari, con la mancata riforma dell'assetto delle Province (che restano enti di secondo livello, senza elezione diretta di presidenti e consiglieri) e con una serie di accorpamenti di diversi enti intermedi, gli spazi si sono ristretti per tutti. Le regionali diventano un'opzione importante, anche se è inevitabile un affollamento.

Fratelli d'Italia
È il partito di maggioranza relativa in Italia e in Parlamento. La crescita della percentuale rispetto al 2018 è stata impressionante e in Ciociaria le percentuali sono perfino superiori a quelle nazionali. Non stupisce che siano già diversi i nomi che circolano per una candidatura nella lista delle regionali. Ricordiamo: sei posti in tutto, tre uomini e tre donne. Tra le ipotesi che circolano maggiormente ci sono quelle che portano a Daniele Maura (fedelissimo di Massimo Ruspandini) e Gabriele Picano. Ma attenzione a non perdere di vista Antonello Iannarilli e Riccardo Roscia, entrambi convinti di potersi giocare le loro carte fino in fondo. Per quanto riguarda il capoluogo, si sente il nome dell'assessore Fabio Tagliaferri. Poi c'è il capitolo delle "quote rosa". Le opzioni non mancano: da Alessia Savo a Ginevra Bianchini, a Federica Aceto. Bisognerà vedere le possibili combinazioni, ma è facile prevedere che l'elenco dei "papabili" aumenterà nel corso di questi mesi. È chiaro che la federazione provinciale, guidata da Massimo Ruspandini, dirà la sua. Ma è altrettanto evidente che dovrà esserci un coordinamento con il livello regionale.

Lega
Si riparte dal consigliere regionale in carica Pasquale Ciacciarelli, ma in tanti aspirano ad una candidatura nella lista. Per esempio i due consiglieri provinciali Andrea Amata e Gianluca Quadrini. Nei mesi scorsi a Frosinone circolava molto il nome di Massimiliano Tagliaferri, presidente del consiglio comunale del capoluogo ed esponente di spicco della lista civica di Nicola Ottaviani, deputato e coordinatore provinciale del Carroccio. L'ex parlamentare Francesca Gerardi potrebbe essere della partita. Come anche Maria Veronica Rossi, prima dei non eletti alle europee, dove ha comunque conseguito un risultato di rilievo. Rispetto alle politiche del 2018 la Lega ha fatto registrare una flessione anche in provincia di Frosinone ma il punto non è soltanto questo. Quattro anni e mezzo fa, quando si votò contemporaneamente per politiche e regionali, né Fratelli d'Italia né il Carroccio elessero consiglieri regionali in provincia di Frosinone. Pasquale Ciacciarelli arrivò alla Pisana nella lista di Forza Italia, poi successivamente ha aderito al Carroccio. Si tratta di un tipo di competizione molto particolare: alle regionali è necessario prendere sì tante preferenze personali, ma pure che la lista faccia un risultato importante.

Forza Italia
Alle politiche ha battuto un colpo importante nei collegi che riguardavano anche la Ciociaria. Al Senato (collegio Latina-Frosinone) la conferma del coordinatore regionale Claudio Fazzone è avvenuta a valanga. Alle regionali potrebbero scendere in campo, magari in "ticket", i subcommissari provinciali Adriano Piacentini e Rossella Chiusaroli. Poi naturalmente ci sarebbero anche altre indicazioni. Non nasconde la volontà di partecipare Samuel Battaglini. La situazione è completamente in itinere.

Partito Democratico
Il 4 marzo 2018, nel giorno della sconfitta del Pd renziano a livello nazionali, alle regionali del Lazio ci fu il bis di Nicola Zingaretti. Mentre in provincia di Frosinone i Democrat riuscirono ad eleggere sia Mauro Buschini che Sara Battisti, entrambi esponenti di punta dell'area Pensare Democratico di Francesco De Angelis. Nel Lazio, roccaforte di Fratelli d'Italia, le prossime regionali avranno una valenza politica fortissima. Con il Partito Democratico intenzionato a provare a mantenere l'alleanza con il Movimento Cinque Stelle. In provincia di Frosinone si ripartirà dagli uscenti, Mauro Buschini e Sara Battisti. Nella lista ci sarà pure il presidente della Provincia e sindaco di Ferentino Antonio Pompeo, referente dell'area Base Riformista. Sarà interessante vedere quali saranno i "ticket". Certamente per il Pd le elezioni regionali saranno una specie di prova di appello dopo la netta sconfitta alle politiche.

Movimento Cinque Stelle
Il capogruppo regionale Loreto Marcelli sarà sicuramente ricandidato. Per il resto i pentastellati hanno delle procedure sperimentate per la scelta dei candidati alle diverse elezioni. Alle politiche del 25 settembre il Movimento ha ottenuto un buon risultato pure in Ciociaria.

I prossimi mesi
Saranno senza un attimo di tregua. A livello nazionale ci sarà l'insediamento del nuovo Governo, che salvo clamorosi colpi di scena sarà guidato da Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia. Nel centrodestra sarà pure interessante verificare gli equilibri e la dialettica tra i partiti alleati. In primis tra Fratelli d'Italia e Lega, senza perdere di vista gli "azzurri". Mentre il Partito Democratico sarà alle prese con una stagione congressuale che si annuncia lunga, complicata, difficile e impegnativa. Inevitabile una sovrapposizione tra la campagna elettorale per le regionali del Lazio e il congresso nazionale. Con tutto quello che comporterà in termini di equilibri e rapporti di forza tra le correnti. Ma davvero il Pd non può più permettersi di perdere.