Nel piccolo ma fervido agone politico della città martire, da qualche tempo ad interpretare il ruolo di antagonista del sindaco Enzo Salera ci sono ben quattro esponenti. Tutti ambiziosi di diventare l'alter ego del commercialista di Antridonati: Franco Evangelista, Renato De Sanctis, Benedetto Leone e Giuseppe Golini Petrarcone. Quattro nomi, quattro partiti e quattro storie politiche diverse.

Tutti, però, accomunati dalla stessa ambizione ma soprattutto dalla prossimità dei posti occupati nella sala Di Biasio, quelli riservati all'opposizione. Erano anni, forse decenni, che palazzo De Gasperi non aveva una minoranza così eterogenea e scomposta. Nel 2019, quando si votò per le amministrative vinte da Salera, si preannunciavano già i prodromi di una nuova fase politica per Cassino, che accomunava la maggioranza quanto l'opposizione. Troppi partiti, troppi nomi importanti, troppi capicorrente. Fino al giugno del 2021 - quando si dimise - a tenere compatta la minoranza, per quanto possibile, c'era Mario Abbruzzese: legittimo capo dell'opposizione.

A raccoglierne il testimone, dopo la sua uscita di scena, è stato Benedetto Leone, che si è subito contraddistinto con un'opposizione attiva, polemica e in aperta rottura con Salera. Non sono stati da meno, in questo anno e mezzo, i mattatori Evangelista (prima Lega, ora FdI) e De Sanctis (No Acea): una vera e propria spina nel fianco per la giunta. Poi c'è Petrarcone (Italia Viva), che nonostante due sconfitte di fila, continua a contemplare la fascia tricolore. A volte c'è dialogo e compattezza, come sulla vicenda legata alla quarta linea del termovalorizzatore di San Vittore, che ha visto l'opposizione al completo presentare il punto all'ordine del giorno in consiglio comunale. Così come quando c'è da contestare Salera sugli sgambetti delle commissioni: convocate lo stesso giorno dell'assise, comprimendo il tempo necessario al dibattito. Tuttavia, non mancano iniziative personali, egoriferite e primogeniture varie su temi dirimenti come l'acqua pubblica e il ristoro di Acqua Campania (De Sanctis), l'urbanistica e i lavori pubblici (Evangelista), il decoro urbano e i vari risvolti politici (Leone) e il rispetto delle regole istituzionali (Petrarcone).

A circa 18 mesi dalle prossime elezioni amministrative, sotto i riflettori ci sono i risvolti di questo rapporto multiforme: i quattro esponenti decideranno di mettersi d'accordo e tentare di fare fronte comune contro Salera, oppure ognuno andrà per conto suo? Un interrogativo che troverà risposta anche sulla base delle decisioni presi dai rispettivi capi partito. Fatto sta che la formazione delle coalizioni procede con il passo dell'oca. Tranne per Salera, che ha addirittura esteso il suo campo di alleanze con l'ingresso di nuove forze prima distanti. Per questo, per tutti gli altri, la spaccatura dovrebbe essere uno spettro da scacciare.