Nulla di nuovo. Quello che è andato in scena nella sala Di Biasio era esattamente ciò che ci si aspettava. Un battibecco spesso pretestuoso avvitato attorno ad un tema condiviso sia dalla maggioranza che dall'opposizione: impedire l'avviamento della quarta linea del termovalorizzatore di San Vittore.
Ad occupare oltre due ore di accesa discussione sul punto promosso dall'opposizione al completo, però, sono state le polemiche sui tempi e sui modi. Da un lato la posizione della maggioranza: «Oggi abbiamo ancora margine per poter intentare una battaglia contro la realizzazione. Su questo ci troviamo d'accordo», ha dichiarato l'assessore Venturi ribadendo le azioni legali intraprese dall'amministrazione e dalla Consulta dei Sindaci. Franco Evangelista, ha provato a intestarsi la lotta alla quarta linea: «Porto avanti questa battaglia da luglio del 2019».
Sergio Marandola è titubante sugli esiti: «Anche quando c'era la destra non si è fatto nulla». E attacca sulle "logiche del profitto". Immediata la replica di De Sanctis: «Il vostro ragionamento è arrendevole. C'è una forza finanziaria che comanda e noi dobbiamo rafforzarci e creare una testa d'ariete frutto della nostra unione». Gli ha fatto eco Petrarcone: «Non possiamo accettare supinamente questa nuova linea. Con quello che dite voi noi dovremmo rimanere proni».
Fausto Salera punta i piedi e contesta: «Ricordiamoci che il problema c'era sotto la Polverini quando governava la destra, non è che attaccate ora il Pd e la Regione. Poi noi abbiamo lottato e scioperato contro la quarta linea. Voi dove eravate?». Il sindaco Enzo Salera ha chiosato: «Noi portiamo avanti questa battaglia dal 2002, prima che venisse costruito l'impianto. Addirittura facemmo una raccolta fondi per comprare il terreno dove poi è stato costruito. Noi siamo disposti a portare avanti cause serie, sul piano amministrativo, giuridico e anche politico».
Prima del punto otto, sono andate in scena alcune interrogazioni di Evangelista e De Sanctis. «Non riesco a comprendere come mai un luogo aperto al pubblico destinato alla città, voi non siete stati in grado di dimostrare ai cittadini se quell'attività abbia i requisiti, ovvero il collaudo statico. Diversamente quella struttura deve essere chiusa» ha chiesto Evangelista in merito al Palazzo della Cultura. L'assessore Carlino, ha replicato illustrando tutti i certificati in possesso dagli uffici. A seguire De Sanctis, che ha richiesto un chiarimento sulle modalità di alienazione dell'ex piscina comunale riconvertita in multisala o auditorium, affidate ad un noto legale e docente universitario cassinate. Alle 20.30 il Consiglio è andato è stato sospeso per un pit stop e consentire la riunione dei capigruppo per configurare la seconda parte dell'assise, dopo che De Sanctis ha avanzato alcune contestazioni.