La valorizzazione del trasporto su rotaia nel basso Lazio come volano per la ripresa economica ed industriale. Nicola Ottaviani, 54 anni, già due volte sindaco di Frosinone, è il candidato, in quota Lega, al collegio uninominale Terracina-Cassino per la Camera. Ieri pomeriggio, ha inaugurato il suo point elettorale in via Dante, nel centro della città martire.
Nicola Ottaviani, ieri ha inaugurato il suo point elettorale a Cassino. Come sta affrontando questa campagna elettorale?
«È una campagna elettorale sicuramente inaspettata, poiché è la prima volta dal dopo guerra ad oggi che si va a votare in piena estate. Purtroppo, Pd e M5S hanno dimostrato tutta la loro fragilità, oltre che contraddittorietà, e quindi è stato necessario restituire la parola alla gente che il 25 di settembre potrà voltare definitivamente pagina. Detto questo la campagna elettorale dovrà necessariamente toccare sia forme di contatto mediatico e social, ormai indifferibili nella società moderna, sia forme di relazioni interpersonali, come avveniva un tempo, ascoltando direttamente le proposte e le problematiche che provengono dalla viva voce degli elettori».
Lei si candida in un collegio molto grande, che per la prima volta vede uniti il Cassinate e il sud Pontino. Trova che ci siano dei vantaggi in questa scelta?
«In realtà sono due territori, quelli del basso Lazio, molto più omogenei di quanto possa sembrare. La caratteristica fondamentale è quella di ospitare persone estremamente laboriose proiettate verso l'innovazione, gente che normalmente si rimbocca le maniche per migliorare il proprio territorio. Del resto l'azione di San Benedetto, 1500 anni fa, sia culturale che laboriosa, porta ancora i segni evidenti di un proselitismo vivace ed attuale, ancora oggi, proprio sulle due province di Frosinone e Latina».
Disoccupazione giovanile, imprese in affanno, sanità. Sono solo alcuni dei temi più sentiti nei due territori. Quali sono le sue ricette?
«Oltre agli investimenti di caratteri infrastrutturale, sono indispensabili risorse nel settore della formazione. Soprattutto quella alta e specialistica, indispensabile per lo sviluppo di una domanda e di un'offerta di mercato, in grado di competere con il resto del panorama italiano ed europeo. Sulla sanità, poi, andrebbe aperto un capitolo a parte, poiché le strutture nei maggiori centri di rifermento come Cassino, Formia, Fondi o Terracina hanno bisogno di interventi non di facciata ma di sostanza».
Si è parlato molto di disegnare un nuovo modello di sviluppo che metta in comunicazione il comparto industriale del Cassinate con le potenzialità del mare offerte dal sud pontino. Utopia?
«Torniamo alla carenza della rete viaria ed infrastrutturale, non in grado di competere con realtà similari sia in Italia settentrionale che nel resto d'Europa. È questa, la prima risposta in termini di progettualità e programmazione che bisognerà dare a chi vive oggi nel basso Lazio. Tutto il resto rischia di essere mera filosofia».
Veniamo all'Alta Velocità. È d'accordo con chi sostiene di realizzare la stazione Tav a Cassino? E in generale quali sono le sue prospettive sullo sviluppo del trasporto su rotaia nel territorio?
«La programmazione da parte del governo, nel corso degli ultimi anni, sull'alta velocità, specie nella tratta Roma-Napoli, è risultata evidentemente carente ed irrispettosa delle prerogative di chi vive all'interno delle nostre due province di riferimento. Chi ha la possibilità di recarsi nell'Italia settentrionale, soprattutto tra l'Emilia Romana, la Lombardia e il Veneto, potrà accorgersi di come il trasporto veloce su rotaia abbia ormai da tempo sostituito il trasporto su gomma. Affianco ai freccia rossa, ormai da parecchi lustri, abbiamo su tratte inferiori i treni freccia argento e addirittura i treni freccia bianca, a riprova del fatto che la vecchia impostazione di evitare le fermate oggi come oggi non ha più senso. Una tratta della lunghezza compresa tra Roma e Napoli, mai come oggi è in grado di sostenere una domanda economica sufficiente all'abbattimento dei costi di esercizio per l'alta velocità».