Matteo Salvini, accompagnato da don Luigi, nei luoghi simbolo dell'abbazia di Montecassino. Già prima di mezzogiorno era tra i chiostri del monumentale cenobio per onorare il patrono del vecchio continente. «L'Europa ha radici giudaico-cristiane, parliamo di una Europa accogliente che ha portato genio, arte, bellezza cultura, generosità solidarietà in tutto il mondo di cui qualcuno si vergogna, io no. Poi non è in base alla fede del singolo che si decidono le elezioni. I nostri valori, la nostra cultura, la nostra storia, le nostre abbazia sono un patrimonio di tutelare», ha detto il leader della Lega appena sceso nel cuore della città martire, lungo corso della Repubblica "assaltato" da cittadini a caccia di selfie.
E sul caso Ruberti? «Mi dispiace - ha risposto - che il Pd abbia candidato personaggi improbabili, antisemiti, nostalgici ai massimi livelli e abbia gente che minaccia di morte il prossimo. Che si vada fino in fondo. Conto che la magistratura faccia velocemente il suo corso ma questo non incide sulla campagna elettorale, infatti mi è stata fatta la domanda mentre io non ho citato il caso Ruberti e non lo cito durante i comizi. Però chi è ai massimi livelli del Comune di Roma deve essere trasparente e al di sopra di ogni sospetto».
Al centro del suo discorso i temi caldi: lavoro, sicurezza in più, tasse in meno. Affianco il candidato Nicola Ottaviani che ha ricordato i capisaldi del partito e l'impegno per una Italia che deve ricominciare a "viaggiare" aiutando le famiglie, le imprese, migliorando la scuola e, su tutto, sostenendo gli italiani stessi, quelli che ce la fanno e soprattutto quelli che non ce la fanno.