Per domenica prossima il segretario regionale del Partito Democratico Bruno Astorre si aspetta sul suo tavolo l'indicazione di rose di nomi per le candidature sia nei collegi maggioritari che proporzionali. A definirle dovranno essere le segreterie provinciali del partito.
Quella di Frosinone, guidata da Luca Fantini, è in stretto contatto con la federazione di Latina. Soprattutto per quanto riguarda il collegio proporzionale, unico per le due province alla Camera dei deputati. Nel "listino" ci saranno quattro candidati e dovrà essere rispettata l'alternanza uomo-donna. Evidente inoltre che dovranno essere garantiti degli equilibri anche "geografici" fra i due territori.

Le strategie Dem
La federazione di Frosinone punta ad una designazione eleggibile per Francesco De Angelis, presidente del Consorzio industriale regionale unico. Vuol dire prima o seconda posizione nel proporzionale. Nel 2018 non fu così: bisognerà vedere, per esempio, se in questo collegio concorrerà ancora Claudio Mancini. Per quanto riguarda poi le quote rosa, inevitabilmente tra i nomi che circolano c'è pure quello di Sara Battisti, vicesegretario regionale del partito. È chiaro pure un altro tipo di ragionamento e cioè che De Angelis potrebbe accettare di concorrere nel maggioritario solo con un paracadute... proporzionale.

Nell'elaborazione dell'Istituto Cattaneo i quattro collegi uninominali del Basso Lazio (3 della Camera e 1 del Senato) sono considerati blindati per il centrodestra. Inoltre bisognerà tenere presente che a stretto giro di posta (gennaio) si voterà per le regionali. Gli uscenti del Pd (che puntano alla riconferma) sono Mauro Buschini e Sara Battisti. Potrebbe concorrere anche il presidente della Provincia e sindaco di Ferentino Antonio Pompeo. Ieri intanto si sè svolta la riunione della direzione regionale del partito. Al termine della quale Sara Battisti ha dichiarato: «Tante cose passeranno dalle elezioni del 25 settembre, compresa la prospettiva della nostra Regione. Il lavoro di questi anni è stato riconosciuto ad ogni livello, dentro e fuori il nostro partito. Adesso dobbiamo mobilitare tutti per allargare il consenso e difendere quanto fatto. Per questi motivi, il mio grazie al presidente Nicola Zingaretti che ha orientato questo lavoro imprimendo la forza necessaria all'intera squadra di maggioranza». La sensazione è che Sara Battisti sia concentrata sulla conferma alla Regione Lazio per la prossima consiliatura.

Il centrodestra
A livello nazionale è stato trovato l'accordo sui collegi maggioritari: 98 a Fratelli d'Italia, 70 alla Lega, 42 a Forza Italia (compreso l'Udc), e 11 a Noi con l'Italia e Coraggio Italia. Adesso si tratta di mettere dei nomi in quelle caselle e davvero è complicato azzardare qualunque tipo di ulteriore suddivisione. Nel Basso Lazio i collegi maggioritari sono quattro. Dei quali tre alla Camera: uno di Latina (denominato U03), uno di Frosinone (denominato U04), uno di Terracina (denominato U05). Quello di Latina comprende 17 Comuni, tutti della provincia pontina. Quello di Frosinone 60 Comuni, tutti della Ciociaria. Il collegio uninominale di Terracina, Fondi, Gaeta, Formia e Cassino racchiude 47 Comuni. Il 62% della popolazione di questo collegio appartiene alla provincia di Latina e il restante 38% alla provincia di Frosinone.

Il collegio uninominale del Senato, invece, è unico e comprende interamente le province di Frosinone e Latina. Parliamo in totale di 124 Comuni. Ma anche in questo caso la provincia di Latina è prevalente, visto che esprime il 52,5% della popolazione. Mentre quella della provincia di Frosinone il 47,5%. Secondo lo studio dell'Istituto Cattaneo tutti e quattro i collegi sono da considerarsi blindati per il centrodestra. Quindi molto appetibili. Ma è chiaro che si riparte dagli uscenti. In Fratelli d'Italia sicuramente i senatori Massimo Ruspandini e Nicola Calandrini saranno ricandidati. Resta però da definire chi va dove. In Forza Italia si riparte dal coordinatore regionale, senatore Claudio Fazzone. Pure per lui bisognerà capire però dove scenderà in campo: se nel proporzionale o nel maggioritario, se per Palazzo Madama o per Montecitorio.

Nella Lega il punto fermo è rappresentato dal deputato e coordinatore regionale Claudio Durigon, già capolista del partito nel collegio proporzionale nel 2018. Parlamentari uscenti del Carroccio sono Francesca Gerardi e Gianfranco Rufa (eletto nel collegio di Viterbo), ma è chiaro che il taglio di 345 seggi rende difficile per tutti ottenere la designazione. Per una candidatura circola altresì il nome dell'ex sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani, coordinatore provinciale del Carroccio. L'obiettivo potrebbe essere un collegio maggioritario. In ogni caso è ancora presto per ipotizzare come potrà snodarsi la situazione. Per esempio sarà importante capire quali saranno i collegi attributi ad esponenti centristi. In provincia di Frosinone, per esempio, c'è Mario Abbruzzese, di Coraggio Italia di Giovanni Toti.

Movimento Cinque Stelle
La volta scorsa i parlamentari ciociari eletti furono tre: Ilaria Fontana nel maggioritario, Luca Frusone ed Enrica Segneri nel proporzionale. Nel frattempo Frusone ha seguito Luigi Di Maio in Insieme per il Futuro. Ilaria Fontana è nelle condizioni di puntare ad una designazione eleggibile nel listino, ma nei Cinque Stelle in questo momento ci sono aspetti importanti da definire. A cominciare dal tetto dei due mandati, che Beppe Grillo non vuole toccare. Mentre Giuseppe Conte potrebbe provare a ottenere qualche deroga. In ballo ci sono le posizioni di diversi big del partito.