Collegi elettorali enormi. Non soltanto nella parte maggioritaria, ma anche nel proporzionale. Mai come stavolta comporre il puzzle delle candidature sarà complicato, perché bisognerà tenere conto di incastri politici ma pure geografici. Inoltre, e questo vale per i "plurinominali", c'è l'alternanza uomo-donna da considerare. Il che, unito al taglio di ben 345 seggi parlamentari, vuol dire che per gli "sherpa" dei diversi partiti stilare una bozza da sottoporre ai leader sarà una specie di "mission impossible".

La situazione nel Lazio
Finora nella regione Lazio si sono eletti 28 senatori. Diminuiranno a 18. Mentre nel collegio Lazio 2 della Camera, si passerà da 20 a 12 deputati. Con l'attuale sistema elettorale, per via del taglio di 345 seggi, i collegi uninominali maggioritari scendono da 348 a 211. Ben 127 in meno. Numeri che hanno un riflesso a cascata: diminuendo i collegi, l'estensione geografica degli stessi (sia uninominali che plurinominali) aumenterà. Per ogni deputato il numero degli abitanti passa da 96.006 a 151.210. Mentre, per ogni senatore, da 188.424 a 302.420.
I collegi uninominali e plurinominali alla Camera e al Senato sono stati ridisegnati. Sul versante della Camera dei deputati il Lazio è stato diviso in due circoscrizioni elettorali: la 1 e la 2. Il Lazio 2 comprende le province di Frosinone, Latina, Viterbo, Rieti e 36 Comuni della città metropolitana di Roma. I collegi plurinominali (proporzionale) di questa circoscrizione sono 2, con 5 collegi uninominali (maggioritari). A questa circoscrizione sono stati assegnati 12 seggi: 7 plurinominali, 5 maggioritari. In totale quindi 12 deputati. Per il Senato invece al Lazio sono stati assegnati 6 collegi uninominali e 12 plurinominali: in totale 18 seggi. Il collegio uninominale della Camera di Frosinone-Sora comprende 60 Comuni. Mentre i Comuni del cassinate fanno parte del collegio uninominale di Terracina, Fondi, Gaeta, Formia e Cassino. Il 62% della popolazione di questo collegio appartiene alla provincia di Latina e il restante 38% alla provincia di Frosinone. Il collegio uninominale del Senato è unico e comprende interamente le province di Frosinone e Latina. Parliamo in totale di 124 Comuni. Ma anche in questo caso la provincia di Latina è prevalente, visto che esprime il 52,5% della popolazione. Mentre quella della provincia di Frosinone il 47,5%. Bisognerà verificare inoltre se ci sarà il tempo per aggiornare queste cifre in base ai parametri dell'ultimo censimento. Poi ci sono i collegi proporzionali. Quello del Basso Lazio, alla Camera, comprende tutti i Comuni delle province di Frosinone e Latina. Al Senato invece la circoscrizione racchiude i collegi di Latina-Frosinone, Viterbo e Guidonia Montecelio.

Il sistema elettorale
Alle urne si andrà con il Rosatellum. In base al quale il 37% dei seggi (148 alla Camera e 74 al Senato) viene assegnato con il sistema maggioritario attraverso i collegi uninominali. Mentre il restante 63% (244 a Montecitorio e 122 a Palazzo Madama) con il sistema proporzionale nei collegi plurinominali. Il Rosatellum stabilisce delle soglie di sbarramento, vale a dire delle percentuali al di sotto delle quali non si viene ammessi alla ripartizione dei seggi. Per le singole liste la soglia è del 3%, mentre per le coalizioni è del 10%.

Il calendario
L'11 agosto saranno convocati i comizi elettorali sia per la Camera che per il Senato. Entro il 14 agosto i partiti dovranno depositare al Viminale i contrassegni e i simboli elettorali, mentre il 21 e il 22 agosto dovranno essere presentate le liste dei candidati presso gli uffici centrali elettorali costituiti nelle Corti d'Appello. Il 26 agosto l'inizio della propaganda elettorale. Il 25 settembre si vota.

Il precedente e le strategie
Il 4 marzo 2018, con il maggioritario, in provincia di Frosinone sono stati eletti, il senatore Massimo Ruspandini (FdI) e i deputati Francesco Zicchieri (allora nella Lega) e Ilaria Fontana (M5S). Mentre nel proporzionale Frosinone-Latina vennero eletti Claudio Durigon e Francesca Gerardi (Lega), ma anche Luca Frusone ed Enrica Segneri (Movimento Cinque Stelle). La situazione è molto cambiata, non soltanto per il cambio dei collegi. Massimo Ruspandini (Fratelli d'Italia) non avrà problemi per la ricandidatura e naturalmente punta al bis al Senato. Claudio Durigon (Lega) insiste maggiormente nella provincia di Latina e punta al proporzionale. Diverso il discorso per Ilaria Fontana: nel 2018 il "vento" gonfiava le vele del Movimento Cinque Stelle. Stavolta è diverso e potrebbe essere fatta una valutazione differente: per esempio il proporzionale potrebbe essere preferito al maggioritario. Francesco Zicchieri è uscito dalla Lega e adesso ha aderito a Italia Viva. Mentre Luca Frusone ha seguito il ministro Luigi Di Maio in Insieme per il Futuro. Per quanto riguarda la provincia di Latina, nel maggioritario la volta scorsa furono eletti Claudio Fazzone (Forza Italia) al Senato, Giorgia Meloni (Fratelli d'Italia) e Paolo Barelli (Forza Italia) alla Camera. Naturalmente Giorgia Meloni sarà capolista del partito in diverse Circoscrizioni. Fazzone e Barelli non avranno certamente problemi per una ricandidatura. Poi ci sono quelli che non sono uscenti e proveranno ad inserirsi nella corsa alle candidature nei collegi. Sicuramente lo farà Francesco De Angelis nel Partito Democratico. Due le possibili opzioni: quella principale è l'inserimento nel collegio proporzionale, dove nel 2018 era in terza posizione, rivelatasi non eleggibile. Poi bisognerà vedere l'ipotesi del collegio maggioritario di Frosinone-Sora, per il quale circola pure il nome del presidente della Provincia Antonio Pompeo. Nella Lega non c'è più Francesco Zicchieri. Ci sono invece il senatore Gianfranco Rufa (nel 2018 eletto nel collegio proporzionale di Viterbo) e la deputata Francesca Gerardi. Quindi l'ex sindaco di Frosinone e coordinatore provinciale Nicola Ottaviani, intenzionato a provare a giocarsi le proprie carte. Sicuramente la rappresentanza globale della provincia di Frosinone è destinata a diminuire per via della riduzione e del conseguente accorpamento dei collegi. Mai come stavolta però i seggi conquistati peseranno sul piano politico.