«Una legislatura piena di contraddizioni. Insomma: tre governi, tre presidenti del consiglio, nessuno dei quali votato dai cittadini. Vero che siamo una Repubblica parlamentare, ma mai come stavolta i giochi di potere e i laboratori politici hanno bypassato il dato elettorale e il reale consenso nel Paese. Per tutti questi motivi considero positivo il ritorno alle urne il 25 settembre». Così Massimo Ruspandini, senatore e presidente provinciale di Fratelli d'Italia. Aggiunge: «Si è votato ovunque, dalla Francia alla Germania. La gestione del Pnrr e della pandemia non avranno contraccolpi». Argomenta l'esponente di Fratelli d'Italia: «Il centrodestra è maggioranza nel Paese: ci sono alcune zone, tra le quali la provincia di Frosinone, dove le percentuali di consenso sono enormi».

Chiediamo a Ruspandini: la sensazione è che Lega e Forza Italia non siano così entusiasti di accendere il semaforo verde per Giorgia Meloni a Palazzo Chigi. O no? Risponde il senatore: «Noi abbiamo sempre rispettato le leadership degli alleati quando avevano più voti. Mi auguro che la stessa cosa venga fatta nei nostri confronti. Poi basta con certe storielle: Giorgia Meloni è presidente dei Conservatori europei ed è apprezzata dai Repubblicani statunitensi. C'è poco da essere preoccupati: all'estero una come la Meloni ce la invidiano, questa è la verità».

È stata appena archiviata la vittoria elettorale al Comune di Frosinone. Soddisfatto del risultato di Fratelli d'Italia? Afferma Ruspandini: «Nel capoluogo, come in tutti gli altri Comuni, FdI ha dato prova di maturità, responsabilità e grande spirito di squadra. Mai abbiamo avuto un solo comportamento politico invasivo. Nessuno può dire che abbiamo palesato atteggiamenti politicamente prepotenti o distruttivi. Una campagna elettorale di sostanza e sobrietà, senza primedonne e lontani dalle logiche della ribalta. Abbiamo ottenuto un grande risultato, aumentando i consensi di parecchio rispetto a cinque anni fa ed eleggendo 4 consiglieri comunali. Adesso esprimiamo 2 assessori in giunta. Siamo orgogliosi dei risultati ottenuti: parlo sia dal punto di vista elettorale che politico. Oltre che amministrativo naturalmente». Tra pochi mesi si voterà per il presidente della Provincia.

Quanto è importante? Dichiara Massimo Ruspandini: «Si tratta di un passaggio politico fondamentale, che dobbiamo preparare bene come centrodestra. Tenendo presente che parliamo di un contesto dove alle urne vanno gli amministratori, con il sistema del voto ponderato. Mi auguro che l'intero centrodestra dia una dimostrazione di coraggio e maturità. Abbiamo la maggioranza degli amministratori e nel voto ponderato. Intanto sarebbe importante invertire un trend che vede il centrosinistra sempre vittorioso per la presidenza della Provincia da quando c'è la legge Delrio. In secondo luogo avere la maggioranza degli amministratori locali consentirebbe alla nostra coalizione di poter spezzare il monopolio della sinistra nella gestione di molti servizi fondamentali. E sarebbe un vantaggio per i cittadini. Quale sarà il mio ruolo? Di cucitura, di confronto, di mediazione se dovesse servire. Tutti i Comuni sono importanti, ogni singolo voto ponderato di sindaci e consiglieri. Bisognerà indicare un candidato presidente forte, autorevole, condiviso, sostenuto con entusiasmo e convinzione dall'intera coalizione di centrodestra. Il centrosinistra ci ha abituato a giochi di potere e a promesse non mantenute (penso alla Valle del Sacco). Noi dobbiamo mettere in campo lo schema vincente di Frosinone, di Ceccano e di tanti altri Comuni».

Siccome in questa campagna elettorale senza tregua non manca nulla, presto si andrà alle urne pure per le regionali. Dice Massimo Ruspandini: «Vanno cambiati gli uomini e le strategie. I dieci anni di Amministrazione Zingaretti sono stati devastanti per questo territorio. Soltanto spot elettorali. Davvero: quali risposte vere ha dato la Regione di Zingaretti sui problemi della perimetrazione della Valle del Sacco, della Stazione Tav, di un sostegno all'ipotesi di poter realizzare uno scalo aeroportuale civile? Nessuna. Soltanto promesse a futura memoria, mai mantenute. Come centrodestra dobbiamo offrire ai cittadini del Lazio una candidatura alla presidenza di assoluto prestigio. Per quanto riguarda Fratelli d'Italia, in provincia di Frosinone metteremo in campo una lista forte».

La legislatura parlamentare che si è appena chiusa è stata caratterizzata dal grillismo. Cosa resta? Sottolinea Massimo Ruspandini: «Quello che posso dire è che l'ascesa del Movimento Cinque Stelle è un esempio concreto di come certe esperienze avanzino quando la politica abdica al proprio ruolo. Se c'è una politica forte, allora è complicato per movimenti del genere trovare spazi. Mentre l'assenza di politica favorisce la demagogia e tutto il resto. Però adesso tutti stanno capendo le differenze. Il 25 settembre sarà una data fondamentale per la politica nazionale. Se sarò ricandidato? Come sempre sono e resto a disposizione del partito».