La prima seduta del Consiglio comunale si svolgerà lunedì 18 luglio alle ore 17.30. Prevista pure la seconda convocazione: 20 luglio, alla stessa ora. In quell'occasione si procederà all'elezione del presidente dell'aula. Oltre che al giuramento del sindaco. E per quella data la giunta dovrà essere operativa. Per Riccardo Mastrangeli il week end di oggi e domani sarà di lavoro. Con l'obiettivo di arrivare ad una soluzione per quanto concerne la composizione dell'esecutivo.

Le consultazioni stanno proseguendo e questo vuol dire due cose. Intanto che Mastrangeli è costantemente sul "pezzo". In secondo luogo che però ci sono evidentemente delle difficoltà per "chiudere". E questo è testimoniato anche da una consegna del silenzio abbastanza diffusa nei gruppi del centrodestra.

La posizione di Tagliaferri
Massimiliano Tagliaferri, secondo degli eletti della Lista Ottaviani, è in pole position per la presidenza del consiglio comunale. Rileva: «Vorrei sottolineare un aspetto: sono un esponente della Lista Ottaviani, da sempre. E il mio punto di riferimento politico è esclusivamente Nicola Ottaviani. Poi ho buoni rapporti con diversi esponenti politici, ma questo non c'entra assolutamente nulla con la mia collocazione nella maggioranza al Comune capoluogo: Lista Ottaviani».

L'intervento di Vicano
Mauro Vicano si è candidato a sindaco alla guida di una coalizione composta da Azione e da due liste civiche. Al ballottaggio si è schierato con Riccardo Mastrangeli. Stessa cosa aveva fatto qualche giorno prima Alessandra Sardellitti, capolista di Azione. Sabato 18 giugno Vicano si è incontrato prima con Nicola Ottaviani e poi con Riccardo Mastrangeli. In quell'occasione c'era stata un'apertura alla possibilità di un accordo programmatico e anche di una rappresentanza in giunta. Con l'indicazione di Alessandra Sardellitti. Negli ultimi giorni però uno scenario del genere non è più così scontato. Il sentiero appare stretto. Mauro Vicano però ostenta tranquillità e spiega: «Non ho motivo di dubitare che l'intesa raggiunta possa venire meno. Riccardo Mastrangeli e Nicola Ottaviani sono uomini di parola. E in quell'occasione, oltre alla parola, c'è stata una stretta di mano. Sono sempre stato convinto che quando si assume un'impegno d'onore, lo stesso vale di più di qualunque carta scritta. Non ho alcun motivo per dubitare che quell'impegno venga meno. Nessuno. Ragione per la quale sono tranquillo. Infine, senza nascondermi dietro un dito, c'è anche un significato politico evidente».

Ipotesi di assetto
Le caselle a disposizione sono 10: 9 assessorati più la presidenza del consiglio, che in tanti vorrebbero considerare "fuori quota". Ma non è così. Rientrerà a pieno titolo negli assetti della maggioranza. Tra le opzioni più probabili al momento c'è questa: 2 assessori e presidenza del consiglio alla Lista Ottaviani (5 consiglieri), 2 assessori a Fratelli d'Italia (4 consiglieri), 1 alla Lista Mastrangeli (3 consiglieri), 1 alla Lista per Frosinone (3 consiglieri), 1 alla Lega (2), 1 a Forza Italia (2), 1 a Frosinone Capoluogo (1). Da questo quadro resterebbe fuori l'area di Mauro Vicano. A meno che qualche lista di centrodestra faccia un "sacrificio". Ipotesi al momento non contemplata. Per la presidenza dell'aula il favorito è Massimiliano Tagliaferri (Lista Ottaviani). Forza Italia continua, in ogni caso, a rivendicare l'intesa raggiunta sul nome di Piacentini alla vigilia delle primarie. Negli ultimi giorni però si sta delineando un'altra ipotesi. Ad Adriano Piacentini è stata prospettata la guida di un super assessorato, con deleghe al bilancio, alle finanze e ai tributi, al personale, agli affari generali e alle società partecipate. Il che, unito al senso di responsabilità del partito, potrebbe sbloccare la situazione su tale versante.

Il vicesindaco
È la situazione più spinosa. La delega è rivendicata sia da Fratelli d'Italia (per Fabio Tagliaferri) che dalla Lista per Frosinone (Antonio Scaccia). A FdI verranno prospettati due assessorati. La domanda è: potrebbe essere accettata la soluzione di un solo posto nell'esecutivo ma con la delega di vicesindaco? Difficile. Ma il punto riguarda anche e soprattutto le scelte di Fabio Tagliaferri, il quale difficilmente accetterebbe la nomina ad assessore senza la carica di vicesindaco. In ogni caso giovedì sera c'è stata una riunione del partito, al termine della quale è stata indicata una rosa di nomi. Che dovrebbe essere questa: Fabio Tagliaferri, Sergio Crescenzi, Simona Geralico e Elisabetta Tozzi. Tutti esterni, tranne Crescenzi. Se dovesse essere indicato lui come assessore, in aula entrerebbe Marco Ferrara, primo dei non eletti. A rivendicare la delega di vicesindaco è anche Antonio Scaccia, leader della Lista per Frosinone. Per il quale la differenza di un consigliere può comportare un assessorato in meno. Ma non la carica di vicesindaco. Inoltre la civica ha espresso la prima degli eletti, Francesca Chiappini (987 preferenze). La partita a scacchi più importante e delicata è senza dubbio questa.

Gli altri pezzi del puzzle
Intanto in giunta dovranno esserci almeno 4 donne. Obiettivo lontano al momento. Per quanto riguarda invece le deleghe, le più ambite sono quelle ai servizi sociali e ai lavori pubblici e manutenzioni. Mentre invece sembra che il sindaco Riccardo Mastrangeli voglia trattenere per sé urbanistica e arredo urbano. Veniamo ai possibili nomi per la carica di assessore. Per la Lista Ottaviani Valentina Sementilli e Angelo Retrosi. Della "rosa" di Fratelli d'Italia abbiamo detto. Nella Lista Mastrangeli i più votati sono stati Anselmo Pizzutelli e Maria Antonietta Mirabella. Nella Lista per Frosinone non ci sono dubbi: Antonio Scaccia. Però senza l'attribuzione della delega da vicesindaco è difficile che la civica resti in giunta. Di Forza Italia abbiamo detto. Nella Lega in pole resta Danilo Magliocchetti, già capogruppo nella scorsa consiliatura. Per Frosinone Capoluogo c'è Pasquale Cirillo. Sul versante delle quote rosa, le certezze sono rappresentate da Valentina Sementilli e da una esponente di Fratelli d'Italia (Simona Geralico o Elisabetta Tozzi). Restano altre 2 donne da designare. A quale gruppo consiliare verrà chiesto? E chi tra i papabili assessori uomini dovrà effettuare un passo indietro? Non sarà semplice. Infine, l'area di Mauro Vicano. Pure in questo caso occorre una rinuncia da parte di uno dei gruppi della maggioranza. Non sembrano esserci le condizioni. Il clima all'interno della maggioranza di centrodestra è torrido e nervoso. Riccardo Mastrangeli proverà a trovare una soluzione condivida ancora per qualche giorno. Poi presenterà l'ipotesi di giunta a partiti e liste civiche. Consapevole di aver preso più voti della coalizione. Chi vorrà "strappare" dovrà assumersene la responsabilità politica. A due settimane dalla vittoria al ballottaggio con conseguente festa in piazza.