Domenico Marzi ha sfiorato il 45%, arrivando dieci punti sotto al neo sindaco Riccardo Mastrangeli. La rimonta non è avvenuta, anche se più di qualcuno aveva sperato nella vittoria. Domenica sera al comitato elettorale c'erano ad attenderlo tutti i principali esponenti politici del centrosinistra. Un risultato comunque soddisfacente che ha visto il Pd primo partito di Frosinone.

Il Campo Largo ha chiuso al 45%: accetterebbe nuovamente la candidatura a sindaco?
«Sicuramente sì. La mia figura è andata a coprire un vuoto che è stato creato. Sappiamo tutti che il primo nome indicato era quello di Mauro Vicano. Io non ero stato candidato e c'era stata una particolare difficoltà nell'individuare la figura che potesse sostenere la coalizione nel momento in cui Vicano si era trovato nelle condizioni di non essere più candidato. A proposito delle successive scelte di Vicano posso solo dire che si commentano da sole. Il risultato raggiunto è comunque lusinghiero, considerando da dove eravamo partiti».

Una campagna elettorale dai toni accesi, pensa di aver commesso errori soprattutto nelle alleanze?
«La campagna elettorale si è accesa per alcune esternazioni di candidati del centrodestra, altrimenti non è nel mio costume alzare i toni. Per quanto riguarda le alleanze, invece, sono queste e non se ne potevano fare altre. C'è l'interrogativo dei Socialisti che non sono stati nel centrosinistra. Loro ormai hanno una vocazione a distinguersi».

Dopo la telefonata dell'altra sera a Mastrangeli è il momento di ristabilire un dialogo?
«Io ho sempre distinto i rapporti personali, che sono sempre stati ottimi. La telefonata è stata doverosa ma soprattutto sentita a Riccardo Mastrangeli, che ha avuto un successo che gli è stato conferito da una maggioranza importante. Lo avrei fatto con chiunque ma con Riccardo Mastrangeli l'ho fatto sicuramente con più piacere».

Resterà consigliere comunale di opposizione per tutta la consiliatura oppure no?
«Io sono stato candidato per essere sindaco, adesso entrerò in aula come consigliere con rigore e attenzione. Non sarò un consigliere comunale demolitivo. Io ho sempre avuto una logica costruttiva e sarà sempre così, è nella mia condotta. Certamente sarà un'opposizione rigida qualora dovessi vedere un atteggiamento non condivisibile».

Da cosa dovrebbe ripartire il Partito Democratico a Frosinone?
«Se avessimo vinto avremmo conosciuto sicuramente un altro Partito Democratico. Vorrei tanto che il prossimo candidato a sindaco del centrosinistra fosse una donna giovane. Nel centrosinistra deve essere rinnovata completamente la qualità e la quantità delle persone che fanno politica».