La composizione della giunta sarà il primo vero test, politico e amministrativo, per il nuovo sindaco Riccardo Mastrangeli. Dovrà tenere conto dei risultati elettorali ma pure degli equilibri e dei rapporti di forza interni ai partiti e alle liste civiche. Soppesando le aspirazioni dei singoli, cercando di arrivare ad una soluzione che veda soddisfatte sia le richieste di chi è stato eletto che degli "esterni". Oltre a non perdere di vista le "quote rosa". A disposizione ci sono 9 assessorati, che però potrebbero arrivare fino a 10.

Quindi altre due cariche molto ambite: vicesindaco e presidenza del consiglio comunale. Infine, un eventuale ruolo per la coalizione guidata da Mauro Vicano, che al ballottaggio si è schierato apertamente con Mastrangeli. Non soltanto lui per la verità, ma anche e soprattutto Alessandra Sardellitti, capolista di Azione.

Il vicesindaco
Quattro i nomi che circolano maggiormente. Intanto i primi due eletti della Lista Ottaviani: Valentina Sementilli e Massimiliano Tagliaferri, entrambi assessori uscenti. Quindi Antonio Scaccia, leader della Lista per Frosinone. Lui non ha concorso ma la civica ha ottenuto un risultato importante e fra l'altro esprime la prima degli eletti in assoluto: Francesca Chiappini. Poi c'è Fabio Tagliaferri, portavoce cittadino di Fratelli d'Italia. Neppure lui si è candidato ma è stato l'architetto di una lista che ha portato in aula 4 consiglieri. Bisognerà vedere quale criterio sarà utilizzato per indicare le cariche più prestigiose.

La presidenza del consiglio
A differenza del ruolo di assessore, si tratta di una carica istituzionale, per la quale non si viene nominati. Il nome va indicato e poi deve votare il consiglio comunale. Adriano Piacentini (Forza Italia) punta alla conferma, avendo ricoperto il ruolo nella consiliatura appena conclusa. E quando ha deciso di sostenere Mastrangeli, ha fatto espresso riferimento ad un'intesa sulla presidenza dell'aula. Adesso bisognerà vedere come si snoderà il dibattito all'interno della coalizione di centrodestra.

Gli schemi possibili
Le liste del centrodestra sono 7: l'idea è quella che tutte siano rappresentate nell'esecutivo. La Lista Ottaviani (5 consiglieri) è quella che ha preso più voti e i primi tre eletti sono Valentina Sementilli, Massimiliano Tagliaferri e Angelo Retrosi. Evidente pure che la nomina degli eletti in giunta fa scorrere la lista e consente quindi ai primi dei non eletti di entrare in aula. La Lista Ottaviani ha sicuramente i numeri per rivendicare 3 posti in giunta. Bisognerà vedere però quali saranno le necessità della coalizione. In ogni caso la valutazione finale sarà dell'ex sindaco Nicola Ottaviani. Poi, con 4 consiglieri, c'è Fratelli d'Italia. Un risultato che regge sicuramente una richiesta di 2 assessorati. I primi degli eletti sono Sergio Crescenzi (227 voti), Alessia Turriziani (217). Poi ci sono Alessia Savo (199) e Franco Carfagna (193). Quindi il punto politico, perché il partito potrebbe indicare anche delle soluzioni esterne: oltre a Fabio Tagliaferri, Elisabetta Tozzi, già assessore nell'ultimo scorcio della consiliatura appena terminata. Può anche darsi che ci sia una soluzione che preveda un assessore esterno e uno interno. Quindi la Lista Mastrangeli, che di consiglieri ne ha eletti 3: in pole position c'è Anselmo Pizzutelli (255). Evidente che, come sempre, alla civica che esprime il Sindaco possa essere chiesto un "surplus" di senso di responsabilità. Traduzione dal politichese: i numeri potrebbero consentire la rivendicazione di 2 assessorati, ma ci sarà da tenere conto delle esigenze della coalizione. Ferma restando la volontà dei diretti interessati. Quindi la Lista per Frosinone: 3 consiglieri. Tutti con tante preferenze: 987 Francesca Chiappini, 598 Sergio Verrelli, 469 Corrado Renzi. In pole position per la giunta c'è Antonio Scaccia, leader della civica. Da vedere quanti saranno gli assessorati rivendicati. Per quanto riguarda Forza Italia (2 consiglieri), tutto ruota attorno alla presidenza dell'aula. In prima fila c'è Adriano Piacentini. L'altro consigliere eletto è Cinzia Fabrizi, assessore uscente degli "azzurri". Pure la Lega ha eletto 2 consiglieri: Giovanni Bortone (209) e Rossella Testa (204). Quest'ultima è assessore uscente. Sicuramente il Carroccio avrà una rappresentanza in giunta: oltre ai 2 consiglieri potrebbe giocarsela, come esterno, Danilo Magliocchetti, coordinatore della lista e capogruppo uscente. Quindi la lista Frosinone Capoluogo: in pole per la nomina ad assessore c'è il primo degli eletti Pasquale Cirillo (192 voti). In aula entrerebbe Domenico Fagiolo (161).

L'apertura a Vicano
Riccardo Mastrangeli ha fatto capire chiaramente che intende aprire a Mauro Vicano e ad Alessandra Sardellitti. Lo schema sul quale si sta ragionando è il seguente: Mauro Vicano resta consigliere comunale e il sindaco lavora alla possibilità di una nomina come assessore di Alessandra Sardellitti, capolista di Azione. Un'operazione che avrebbe una valenza pure politica, considerando che il partito di Carlo Calenda sarà importante alle prossime regionali. Una cosa è già chiarissima: trovare la "quadra" per la composizione della giunta non sarà affatto semplice. Ma una certezza c'è: né Riccardo Mastrangeli né il centrodestra possono permettersi false partenze.