Seggi aperti dalle 7 alle 23 nelle 48 sezioni di Frosinone. Subito dopo inizia lo spoglio che decreterà l'elezione del prossimo sindaco di Frosinone. La sfida è tra Riccardo Mastrangeli (centrodestra) e Domenico Marzi (centrosinistra). Gli aventi diritto al voto sono 36.879: per votare servono la tessera elettorale e il documento di riconoscimento. Il 12 giugno l'affluenza è stata del 66,84% (24.632 su 36.879), nel 2017 fu del 72,48% (27.390 su 37.790). Una flessione del 5,64%. Nel 2017 rimasero a casa in 10.400, due settimane fa in 12.247.

Ballottaggio e precedenti
È stato introdotto con la riforma che in Italia ha portato all'elezione diretta del sindaco. Nei Comuni con oltre 15.000 abitanti, se nessuno dei candidati a sindaco supera il 50% più uno dei consensi al primo turno, si procede al ballottaggio tra i due che hanno conquistato più voti. Al Comune di Frosinone per la quinta volta, su sette elezioni, si arriva al ballottaggio. La prima volta nel 1995, quando Paolo Fanelli (centrodestra) superò Gianfranco Schietroma (centrosinistra). Finisce 52,17% (15.888 voti) a 47,83% (14.568). Al primo turno Fanelli era arrivato al 43,51% (13.750), Schietroma al 32,51% (10.274). Al primo turno aveva votato l'86,33% degli aventi diritto (34.060 su 39.455). Al secondo turno l'affluenza fu dell'80,06% (31.586 votanti). Una flessione del 6,27% (2.474 persone).

Nel 1998 Domenico Marzi (centrosinistra) ebbe la meglio su Italico Perlini (centrodestra): 54,75% (14.717 voti) a 45,25% (12.162). Due settimane prima Marzi era arrivato al 38,33% (12.310 voti), Perlini al 31,55% (10.131). Al primo turno i votanti erano stati 33.883 su 40.144 aventi diritto. Vale a dire l'84,47%. Al ballottaggio andarono alle urne in 27.650, il 68,93%. Una flessione del 15,54% (6.233 persone in meno).
Arriviamo al primo turno del 26 maggio 2002. Ci furono 16.087 voti (48,53%) per Domenico Marzi, 15.880 (47%) per Nicola Ottaviani. Ma le liste del candidato sindaco del centrodestra erano arrivate al 51,12%. Al secondo turno Marzi vinse con il 54,38%, in virtù di 16.841 preferenze. Ottaviani invece scese a 14.128 voti, il 45,62%. Al primo turno l'affluenza fu dell'84,51%: si recarono alle urne 34.170 dei 40.431 aventi diritto al voto. Due settimane dopo i votanti furono 31.535, il 78%.

Una flessione del 6,51% (2.635 persone). Nel 2012 l'inizio della stagione di Nicola Ottaviani (centrodestra), che si impose al ballottaggio: 12.577 voti (53,12%). Battendo Michele Marini (centrosinistra): 11.099 voti (46,87%). Al primo turno Ottaviani aveva ottenuto 12.706 voti (44,38%), Marini 6.921 (24,17%), Marzi 6.541 (22,84%). Al primo turno l'affluenza fu del 75,89%: alle urne si recarono 29.679 dei 39.109 aventi diritto. Al ballottaggio la percentuale fu del 62,60% (24.324). Un calo del 13,29%, cioé di 5.355 elettori.
Nel 2007 la prima delle due vittorie al primo turno. Ad ottenerla fu Michele Marini (centrosinistra): 16.901 voti, il 53,34%. Adriano Piacentini (centrodestra) ottenne il 35,57%. Nel 2017, cinque anni fa, l'altro successo al primo turno. Nicola Ottaviani vinse con 15.038 voti, il 56,39%.

La coalizione di centrodestra, composta da 9 liste, ottenne 15.411 voti, il 59,38%. Fabrizio Cristofari, candidato del centrosinistra, raccolse 7.271 voti, il 27,26%. Al terzo posto si piazzò Christian Bellincampi, candidato del Movimento Cinque Stelle: 1.884 voti, il 7,06%. Quindi Stefano Pizzutelli, candidato sindaco di Frosinone in Comune: 1.297 voti, il 4,86%. Poi Giuseppina Bonaviri, candidata a sindaco alla guida della lista civica che portava il suo nome: 630 voti, il 2,36%. Poi Fernando Incitti, di CasaPound Italia: 550 consensi, il 2,06%. Dal 1995, come detto, c'è l'elezione diretta. Tra centrodestra e centrosinistra il risultato finora è di perfetta parità. Tre successi del centrodestra (Fanelli e due volte Ottaviani), tre del centrosinistra (in due occasioni Marzi e poi Marini). Stanotte anche questo equilibrio si spezzerà.

Il primo turno
Qualche giorno fa sono terminate le verifiche della Sezione Centrale. Questi i risultati definitivi del 12 giugno scorso. Riccardo Mastrangeli (centrodestra) ha ottenuto 11.848 voti, pari al 49,25%. Per Domenico Marzi (centrosinistra) 9.415 preferenze, pari al 39,14%. Poi Vincenzo Iacovissi (Psi): 1.421 voti, il 5,91%. Mauro Vicano (Azione più due liste civiche) ha messo in fila 1.097 voti, attestandosi al 4,56%. Quindi Giuseppe Cosimato (lista civica): 274 voti, l'1,14%. Per quanto riguarda le indicazioni per il ballottaggio, Vincenzo Iacovissi (Psi) si è espresso per la libertà di voto. Giuseppe Cosimato (lista civica) non ha dato indicazioni di voto. Mentre Mauro Vicano si è schierato a sostegno di Riccardo Mastrangeli.

È stata una campagna elettorale lunghissima, ricca di colpi di scena e anche di polemiche forti. Ma c'è pure da sottolineare che sono venuti a Frosinone tutti i principali leader nazionali dei partiti. Nel centrodestra Giorgia Meloni (Fratelli d'Italia) e Matteo Salvini (Lega: addirittura due volte, al primo turno e al ballottaggio). Per quanto riguarda il fronte progressista del Campo Largo, ricordiamo gli appuntamenti con Enrico Letta (Partito Democratico) e Giuseppe Conte (Movimento Cinque Stelle). Poi c'è stato Carlo Calenda, leader di Azione. Ballottaggio in 65 Comuni italiani, 13 dei quali sono capoluoghi di provincia. I riflettori sono accesi soprattutto su Verona. Quello che verrà eletto stanotte sarà il ventiduesimo sindaco di Frosinone dal dopoguerra ad oggi. Il centrodestra insegue la terza vittoria consecutiva, mentre il centrosinistra cerca di invertire la tendenza. Nei rispettivi comitati elettorali sarà una lunga notte.