Per Riccardo Mastrangeli "Frosinone ha già scelto". E nel manifesto sono riportate le percentuali del primo turno: a caratteri cubitali quella del candidato del centrodestra (49,26%), molto più piccola quella di Domenico Marzi (39,13%). Per il candidato del centrosinistra, invece, non ci sono dubbi: "Marzi Sindaco. Frosinone lo sa". Nel manifesto c'è un esplicito riferimento allo slogan della campagna elettorale: "Forte e chiaro". Inoltre si legge: «C'è solo una squadra in grado di far tornare a correre la nostra città. Frosinone lo sa». La sfida infuocata del ballottaggio si gioca anche sul piano della comunicazione.

La strategia di Marzi
Chiediamo a Domenico Marzi perché è convinto di poter vincere al ballottaggio. Risponde: «Perché loro hanno già perso. Hanno fallito l'obiettivo, neanche troppo velato, mentre noi abbiamo raggiunto un risultato straordinario. Adesso si gioca un'altra partita, e in questa nuova gara noi siamo più forti. Il clima che sento è molto favorevole. L'ascolto delle persone, delle necessità nei diversi quartieri, dei gravosi problemi irrisolti ci ha premiati: vogliamo che il cittadino sia protagonista del rilancio di Frosinone e continueremo su questa strada nei giorni di campagna elettorale. Non demonizzo mai il lavoro degli altri, ma ogni classifica certifica un evidente abbassamento della qualità della vita nella nostra città. Non vogliamo abituarci alla mediocrità, possiamo offrire un nuovo futuro a Frosinone. Durante le Amministrazioni che ho guidato abbiamo dimostrato che si possono raggiungere risultati importanti. La nostra è una squadra ricca di competenze, punto fondamentale per la gestione delle risorse derivanti dal Pnrr, e abbiamo un programma di qualità, assolutamente attuabile. Sono convinto che i cittadini premieranno la nostra proposta. Da candidato sindaco a Ferentino, la sua città, Mastrangeli ha già perso: perché dovrebbe vincere a Frosinone?». Possibili alleanze in vista? Afferma Marzi: «Il mio obiettivo è unire le forze del cambiamento. Ci siamo candidati per offrire una nuova prospettiva alla città, e ora insieme lo possiamo fare. Approfitto per ringraziare tutti gli elettori e tutti i candidati per il loro straordinario contributo di questi mesi. È stata un'esperienza bellissima, ora completiamo la rimonta e vinciamo. Con questo obiettivo il mio appello è rivolto a tutti i cittadini di Frosinone: non dobbiamo assolutamente sprecare questa occasione».

La tela di Mastrangeli
Il candidato sindaco del centrodestra sta continuando a macinare chilometri ogni giorno e a incontrare tante persone. Per quale motivo pensa di vincere al ballottaggio? Argomenta Mastrangeli: «I cittadini hanno già deciso, guardando ai risultati ottenuti, con il mio contributo e da tutta l'Amministrazione Ottaviani nel corso degli ultimi 10 anni, toccando con mano i risultati di un lavoro enorme per ricomporre i cocci ereditati». Aggiunge: «Frosinone è cresciuta enormemente in questi anni e non c'è più spazio per politici vecchia maniera, poiché le sfide per la gestione della ripresa economica, dopo il Covid, sono già in corso e non permettono altre distrazioni. Il confronto tra un assessore, da una parte, e un ex sindaco, dall'altra, ha visto la sonora bocciatura di quest'ultimo e lo dimostrano gli oltre 10 punti di distanza. Ho centrato, al primo turno, un risultato eccezionale per l'enorme fiducia manifestata nei miei confronti, registrando un distacco ragguardevole (con il 49,26 delle preferenze contro il 39,13%) dal candidato del Pd. Con lo stesso entusiasmo e la stessa energia che hanno contraddistinto la prima parte della nostra avventura elettorale, sono convinto di ottenere dai miei concittadini il mandato per continuare una stagione di sviluppo e di modernità della città, a partire dal 26 giugno».

Aggiunge Mastrangeli: «È importante che il centrodestra continui a governare la città. Per avere il quadro chiaro di quella che è la posta in gioco, non per Riccardo Mastrangeli ma per l'intero futuro della città, chiederei alle famiglie di fare un esperimento: uscire dopo cena, con i propri figli, recarsi al teatro comunale Nestor, al secondo teatro comunale, il Vittoria, attualmente in riqualificazione, allo stadio comunale "Benito Stirpe", o presso la nuova sede municipale di Palazzo Munari o al Parco Matusa, o sulla nuova piazza allo Scalo, senza contare i lavori attualmente in appalto per riqualificare i Piloni, largo Turriziani, l'intero quartiere di Selva Piana, oltre che l'ultimazione dei servizi ai Cavoni e a Corso Lazio. Ecco, dopo aver visto e, probabilmente, apprezzato come la città è stata trasformata in questi anni, proviamo per un attimo a chiudere gli occhi e ad immaginare che, riaprendoli, tutto questo potrebbe essere cancellato».

Mastrangeli intende incontrare Iacovissi e Vicano oppure si rivolgerà alla città? Risponde Mastrangeli: «Beh, Vicano, dopo che è stato definito "impresentabile" da quelli che dovrebbero essere i suoi nuovi, e vecchi, compagni di cordata, dovrebbe avventurarsi nelle fatiche di Ercole per rendere anche minimamente credibile il sostegno al centrosinistra, in barba a quegli stessi elettori che hanno creduto al suo messaggio elettorale. Con Iacovissi il discorso è completamente diverso, poiché lui e Gianfranco Schietroma hanno progettato e messo in campo un'idea amministrativa radicalmente diversa dalle intenzioni e dai comportamenti onnivori del Pd, guardando in prospettiva a una rigenerazione effettiva della classe dirigente che, di tutta evidenza, finisce per essere incompatibile con la coppia Marzi-Marini. Quando il dialogo e la riflessione sono leali e trasparenti, allora, pur rimanendo eterogenei, si possono individuare obiettivi superiori da centrare, nell'esclusivo interesse del futuro, ma anche del presente, della città. Sotto questo punto di vista, la correttezza personale ed istituzionale induce anche a rivolgermi all'elettorato di Giuseppe Cosimato che, indipendentemente dal risultato numerico, ha avanzato autonome proposte in campagna elettorale che non possono essere saltate a piè pari, all'interno di una riflessione pacata, sul tema dell'ulteriore valorizzazione del territorio».