Exploit inaspettati, flop inattesi, conferme e delusioni. Come in ogni elezione c'è chi ride e chi piange quando le promesse di voto si trasformano in numeri. A sorridere, anzi ad esultare con pieno merito, è Francesca Chiappini della "Lista per Frosinone", colonna portante della coalizione a sostegno di Riccardo Mastrangeli, cui va, senza ombra di dubbio, il titolo di regina delle preferenze in questa tornata elettorale amministrativa di Frosinone. Con i suoi 987 voti, infatti, ha letteralmente sbaragliato la concorrenza, realizzando una performance di portata storica che riporta alla memoria il risultato di Michele Marini alle amministrative del 2002 nelle quali sfondò quota mille.

Staccato di 200 voti, al secondo gradino del podio si piazza Angelo Pizzutelli (Partito democratico) con 787 preferenze, un dato che migliora il risultato del 2017 del capogruppo dem uscente in Consiglio comunale che fu di 703. Al terzo posto si colloca l'assessore alla pubblica istruzione Valentina Sementilli della "Lista Ottaviani" che totalizza 611 voti, raddoppiando quasi le 315 preferenze del 2017. Nella top ten seguono Sergio Verrelli (Lista per Frosinone) 598 voti, Massimiliano Tagliaferri (Lista Ottaviani) 504, Corrado Renzi (Lista per Frosinone) 469, Carlo Gagliardi (Lista Marzi) 469, Adriano Piacentini (Forza Italia) 459, Alessandra Mandarelli (Lista Marzi) 424 e, a chiudere, al decimo posto Fabrizio Cristofari (Partito democratico) con 385 preferenze. I candidati a sindaco che si erano presentati cinque anni fa, e che in questa consultazione si sono riproposti, hanno ottenuto risultati differenti.

Detto di Cristofari, che è entrato tra i migliori dieci, Stefano Pizzutelli (Frosinone in Comune) ha ottenuto 219 preferenze, mentre Christian Bellincampi (Fratelli d'Italia) si è fermato a quota 16. Tra i debuttanti si segnalano le buone performance della giovane Imane Jalmous (Partito democratico) con 210 voti, di Anselmo Pizzutelli (Lista Mastrangeli) 255 preferenze, di Francesca Campagiorni (Polo Civico) 269 voti, mentre confermano di avere uno zoccolo duro di elettori Claudio Caparrelli (Polo Civico) 374 voti, Massimo Calicchia (Psi) 325 preferenze, Norberto Venturi (Partito democratico) 314 voti.

Altalenante il rendimento di alcuni cavalli di ritorno: l'ex sindaco Paolo Fanelli (Fratelli d'Italia) ha totalizzato 143 preferenze, migliore il risultato di Andrea Turriziani (Lista Marini), che con i suoi 283 voti è risultato il migliore del suo raggruppamento. Quasi il 9% dei candidati, l'8,95% per la precisione, 52 unità, non ha riportato alcuna preferenza. Il cambio di schieramento, il passaggio nel centrosinistra, non ha giovato a Debora Patrizi (Polo Civico) che ha dimezzato i propri consensi, passando dai 550 del 2017 ai 233 di questa elezione. Quindici preferenze per Gaetano Ambrosiano (Lista Mastrangeli), ex referente provinciale di "Articolo Uno", il cui appoggio al candidato del centrodestra in campagna elettorale aveva suscitato un certo clamore; 204 i voti di Alessandra Sardellitti (Azione) che, da sola, ha praticamente preso quasi la metà dei voti di tutta la lista.