I referendum sulla Giustizia non hanno raggiunto il quorum. E in Ciociaria il dato dell'affluenza rispecchia quello nazionale. In provincia di Frosinone, infatti, si è espresso sui cinque quesiti referendari soltanto il 19, 87% degli elettori. I votanti sono stati 76.387, su un totale di 384.449 aventi diritto. In Italia l'affluenza è stata del 20,95%: 9.673.462 votanti su 46.173.465 aventi diritto.
Queste le questioni sulle quali i cittadini sono stati chiamati a esprimersi: abrogazione della legge Severino nella parte relativa all'incandidabilità dopo una condanna definitiva per delitti non colposi, limitazione delle misure cautelari, separazione delle funzioni dei magistrati, partecipazione dei membri laici a tutte le deliberazioni del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari, abrogazione di norme in materia di elezioni dei componenti togati del Consiglio superiore della magistratura.
Gli scrutini
Il "Sì" avanti in tutti i quesiti. Anche in questo caso i dati della provincia rispecchiano quelli nazionali. Sul primo quesito "Incandidabilità dopo condanna" ha votato "Sì" il 58,85%, per un totale di 41.052 voti, contro i 28.710 votanti che si sono espressi per il "No", che ha raggiunto, quindi, il 41,15%. I "Sì" sulla Limitazione delle misure cautelari sono stati il 60,29% (40.688 voti), mentre i "No" 39,71% (26.804 voti) Sulla separazione delle funzioni dei magistrati si sono espresse con il "Sì" 51.608 persone, arrivando al 76,47%, contro il 23,53% di "No", corrispondente a 15.879 voti. Il quesito sui membri non togati nei consigli giudiziari ha ottenuto il 73.87% di "Sì", con 49.430 voti, e il 26,13% di "No", con 17.485 voti. Nel quinto quesito, quello riguardante l'elezione dei componenti del CSM, ha vinto il "Sì" con 50.107 voti, pari al 74,56% dei votanti, contro il 25,44% (17.100 voti).