Riccardo Mastrangeli terminerà la campagna elettorale a piazzale Kambo, dove è previsto il comizio di chiusura venerdì sera. Domenico Marzi, invece, sarà alla Villa comunale (di fronte). Due luoghi in qualche modo simbolici: il quartiere Scalo di fatto è la roccaforte del centrodestra, mentre la Villa comunale è l'opera principale realizzata dalle giunte presiedute da Marzi. Naturalmente ci saranno pure gli appuntamenti degli altri candidati alla carica di sindaco: Vincenzo Iacovissi, Mauro Vicano e Giuseppe Cosimato.
Ci sono poi le manifestazioni dei candidati al consiglio comunale: giovedì alle ore 18.30 Sergio Arduini (Fratelli d'Italia) organizza un incontro con Luca Romagnoli in via Gaeta. In ogni caso tutti sono molto attivi in questa fase.
Antonello Galassi, già consigliere comunale, si candida con il Polo Civico. Rileva: «Frosinone a tutt'oggi non può considerarsi una città in crescita. Lo dimostra l'andamento demografico in perdita rispetto agli ultimi decenni. Se nel 1969 Frosinone contava 36.000 abitanti, attualmente sono meno di 45.000. Ciò significa che bisogna porsi degli interrogativi in merito all'attrattività della città. Non bastano le grandi opere pubbliche che si realizzano ogni tanto, ma è fondamentale il contesto ambientale in cui si abita che si può e si deve migliorare attraverso gli interventi ordinari. Penso al decoro urbano e alla manutenzione, con un'attenzione particolare alla viabilità».
Anche Marco Silenzi è candidato al consiglio comunale con il Polo Civico. Afferma: «Frosinone soffre di una mancata visione delle dinamiche cittadine e del disordine urbanistico. La viabilità non significa soltanto far transitare i mezzi a motore, ma anche gli altri utenti della strada: sono le persone che dovrebbero tornare al centro. L'impianto urbanistico non è mutabile ormai, ma le nuove costruzioni dovrebbero prevedere pure passaggi pedonali. E le stesse strade andrebbero dotate di spazi per pedoni, ciclisti e monopattini».
Stefano Iacuissi, anche lui candidato al consiglio comunale nel Polo Civico, afferma: «Il parcheggio multipiano è un opera inutilizzata. Una cattedrale nel deserto preda continua di atti vandalici. Oltre a rendere più attrattivo per gli automobilisti questo spazio di sosta, per recuperare l'utilizzo della struttura si potrebbe pensare ad un progetto di riqualificazione che riservi degli spazi per eventuali attività ludico-sportive o mercatini, o anche iniziative commerciali. In tal modo i parcheggi restanti avrebbero ragione di esistere. Pure le persone che abitano il quartiere si rendono conto che la struttura al momento è solo una brutta immagine di una città solitamente trascurata, che in molti aspetti può dirsi incompiuta».