«La mia candidatura a sindaco deriva dalla scelta popolare, dalla spinta unitaria dell'intero centrodestra e, quindi, dalla volontà di proseguire il lavoro iniziato 10 anni fa a beneficio della crescita del territorio e della valorizzazione del suo tessuto economico, sociale, culturale». Così Riccardo Mastrangeli si presenta ai cittadini nella premessa del suo programma elettorale. Una candidatura la sua decisa dai frusinati, non nelle segreterie di partito, passata attraverso «lo strumento delle Primarie per la selezione del candidato a sindaco, raccogliendo, per la gente e tra la gente, suggerimenti, proposte, idee. La nostra coalizione, infatti, reputa le Primarie ed il confronto diretto con i cittadini, i momenti di effettiva partecipazione democratica alla vita politica delle istituzioni».
«Come candidato del centrodestra e dei movimenti civici - prosegue Mastrangeli - mi impegnerò affinché si prosegua il percorso di sviluppo tracciato, raggiungendo obiettivi ancora più ambiziosi. Siamo riusciti nell'impresa di risanare il bilancio (gravato da 50 milioni di euro di debiti lasciati dalle amministrazioni precedenti) grazie ad una gestione oculata sia delle entrate che delle spese dell'ente, senza incidere, in questi anni, sulla capacità del Comune di fornire i servizi ai cittadini e senza aumentare le tariffe a carico degli stessi, realizzando inoltre numerosi investimenti a favore della collettività: si pensi solo alle tante opere divenute patrimonio di tutti, come il Parco Matusa, lo stadio comunale Benito Stirpe, l'ex filiale frusinate di Bankitalia trasformata nella nuova prestigiosa sede comunale.
Nel prossimo futuro, sarà quindi a disposizione dell'Ente un fondo di oltre quattro milioni l'anno da destinare al potenziamento dell'organico, alla manutenzione e al sociale. A ciò, vanno aggiunti gli interventi programmati e finanziati, come quello per la riqualificazione dei Piloni e la pedonalizzazione di largo Turriziani, o l'intero restyling della stazione ferroviaria e della zona Scalo». «Frosinone è una città che, in 10 anni è stata completamente rivoluzionata e chiede di non tornare indietro. Possiamo portare a compimento, insieme, questa rivoluzione, scegliendo la Frosinone del Fare» conclude Mastrangeli.