Giovani, formazione, lavoro, infrastrutture, intermodalità, Pnrr, burocrazia e investimenti. Sono stati questi i temi trattati dai candidati a sindaco di Frosinone nel corso del confronto organizzato da Federlazio. Al termine del dibattito "scintille" tra Riccardo Mastrangeli (centrodestra) e Domenico Marzi (centrosinistra). Si stava parlando del Piano nazionale di ripresa e resilienza e di fondi europei.

Mastrangeli aveva appena detto: «Per quanto riguarda gli ultimi dieci anni, abbiamo dovuto fronteggiare come Amministrazione Comunale un piano di rientro per un deficit di 50 milioni di euro ereditato». Domenico Marzi ha risposto: «Francamente non se ne può più di questa narrazione che Mastrangeli fa ogni volta, attribuendo le responsabilità alle Amministrazioni Marzi e Marini, che secondo lui evidentemente sarebbero state spendaccione. La realtà non è questa, tanto è vero che nessun organo contabile ha mosso rilievi nei nostri confronti. Mi chiedo perché Mastrangeli non ci denuncia alla Corte dei Conti».

Riccardo Mastrangeli ha detto: «Il punto non è questo e non è rappresentato dalle denunce. Semplicemente, dopo quattro giorni che ci eravamo insediati, parlo della prima Amministrazione guidata da Nicola Ottaviani, è arrivata una lettera della Corte dei Conti che ci illustrava la situazione finanziaria del Comune. Abbiamo portato avanti un piano di rientro non semplice. Tutto qui». Tornando al convegno, il presidente di Federlazio Nino Polito aveva spiegato introducendo i lavori: «Il capoluogo non può essere semplicemente "amministrato" nella sua ordinaria quotidianità, ma richiede di essere posto al centro di una potente, continua e significativa azione di crescita, nazionale e internazionale, sul piano economico e del tessuto imprenditoriale, come su quello della conoscenza. È sugli elementi che limitano lo sviluppo della prima provincia nel Lazio per la manifattura, logistica e per le eccellenze locali che vi operano, che l'azione di governo non deve sottrarsi».

Quando è stato toccato il tema delle infrastrutture e dei collegamenti, si è parlato molto della Stazione di Ferentino-Supino dell'Alta Velocità. Sia la Regione Lazio che Ferrovie dello Stato hanno spiegato che è in corso uno studio di fattibilità. Ma il punto sono le certezze, soprattutto sui tempi. Per Giuseppe Cosimato «non bisogna farsi illusioni sull'Alta Velocità». Ha aggiunto: «Cerchiamo di migliorare la Ferentino-Frosinone-Sora e per quanto riguarda l'aeroporto, per il sottoscritto sarebbe importante prevedere uno scalo merci, a servizio delle imprese».

Domenico Marzi ha notato: «Per quanto riguarda l'aeroporto, il punto è molto semplice. C'è un parere negativo dell'Enac. Personalmente vedrei molto bene una sede della Protezione Civile a Frosinone». Vincenzo Iacovissi ha affermato: «Le fermate di Frosinone e Cassino sono sicuramente positive, ma è evidente che una stazione dedicata sul tracciato farebbe la differenza. Detto questo, mi auguro che ci siano risposte pure sulla viabilità. Per esempio il completamento dell'anello viario. La vera risposta rimane però la città intercomunale».

Riccardo Mastrangeli ha rilevato: «Indubbiamente la Stazione di Ferentino-Supino farebbe la differenza. Per quel che concerne l'aeroporto, non sveliamo il terzo segreto di Fatima se diciamo che Ciampino chiuderà.
Frosinone ha tutte le carte in regola per ospitare uno scalo civile. Pensiamo poi al collegamento con l'Alta Velocità per un territorio nel quale c'è un polo farmaceutico di eccellenza a livello europeo».

Mauro Vicano ha acceso i riflettori sui collegamenti trasversali. Argomentando: «La strada di collegamento tra Frosinone e Latina non è all'altezza di due capoluoghi di provincia di tale importanza. L'aeroporto sicuramente può rappresentare una sfida da vincere, ma il futuro sta nell'Alta Velocità. A tale proposito la Stazione di Ferentino-Supino è strategica».

Dibattito interessante pure sulle politiche giovanili. Per Mauro Vicano bisogna puntare sull'Università, in particolare su Scienze infermieristiche. Riccardo Mastrangeli ha parlato della transizione digitale «che abbiamo applicato anche alla Pubblica Amministrazione». Giuseppe Cosimato dell'Università ha fatto un punto centrale del suo programma. Ha ribadito: «Scienze infermieristiche ma pure ingegneria informatica». Vincenzo Iacovissi ha affermato: «Sui giovani e sulla cultura gioco in casa. Frosinone deve diventare un polo universitario di livello regionale».

Domenico Marzi ha dichiarato: «Pnrr e fondi europei sono due opportunità da cogliere al volo. Occorrono competenze, progetti e capacità di spesa». Diversi imprenditori hanno ascoltato il confronto. In prima fila il direttore di Federlazio Massimiliano Iannucci.