Il Centrodestra ci riprova e chiama all'appello la società civile. Le elezioni si avvicinano e per arrivare alla tornata elettorale del 2024 con un'alternativa forte e coesa. Appuntamento per un confronto ieri al teatro Manzoni, presente la squadra composta da Langiano Gianrico, Laura Viola, Francesco D'Onofrio, Aurora Rjitano, Mimmo Natale, Benedetto Leone, Laura Borraccio, Antonio Oliva, Gianfranco Rotondo, Angelo Panaccione, Eugenio Gentile, Vincenzo Marrone, Emiliano Fionda, Luca Pellegrini, Mario Arcaro e Francesco Trupiano.
A intervenire per spiegare obiettivi e percorso ai numerosi cittadini intervenuti sono stati Benedetto Leone, Gianrico Langiano, Laura Viola, Aurora Rjitano, Mimmo Natale, Francesco D'Onofrio e Laura Borraccio. «Non è un'associazione. Non è una lista civica, tantomeno il progetto di qualcuno o contro qualcuno. È un appello alla città. È troppo il tempo nel quale abbiamo vissuto tra le varie emergenze, covid, crisi economica e ora anche la guerra. Questo tempo ha portato a disinnamorarsi alla partecipazione e all'interesse per la cosa pubblica - spiega la squadra - Nella nostra comunità la politica sembra aver lasciato spazio allo sfascio, alla demonizzazione dell'avversario, allo scontro senza alcun rispetto etico solo tra gli addetti ai lavori».
«Ecco perché oggi sentiamo bisogno di dare una scossa. Assumendoci tutte le responsabilità e i rischi di essere i primi a tentare di rimettere al centro del nostro tempo l'impegno e l'interesse per il futuro della nostra città. Lo facciamo partendo da un appello. Noi vogliamo costruire un progetto credibile, nuovo, inclusivo e soprattutto giovane a un campo largo che già esiste in città, e non è il campo largo della sinistra, è invece un'aria vasta di cittadini scontenti da scelte amministrative illogiche, di cittadini esclusi dalla partecipazione alla vita politica e di cittadini delusi perché presi in giro dalla solita politica che promette e poi non fa. Si, perché un progetto alternativo all'amministrazione Salera si può costruire solo se c'è passione, entusiasmo e coraggio».
«Non avranno mai vita lunga progetti politici che nascono per escludere qualcuno o contro qualcuno. C'è un'altra Cassino, che va anche oltre i partiti, e che oggi magari è impegnata nell'associazionismo, nel volontariato, e in quella partecipazione a volte anche silenziosa alla vita della nostra città, ma che è preziosa - proseguono gli esponenti - Pensiamo ai tantissimi commercianti, che eroicamente sono sopravvissuti economicamente alle quarantene, ai lockdown, alle chiusure parziali, e che resistono, resistono, resistono. In questo spirito c'è il dna cassinate. Ecco, è quella Cassino, che è un'aria vasta, che va motivata, spinta a un impegno attivo e protagonista del futuro della nostra città, che ci rivolgiamo».
«Dobbiamo essere in grado di far migrare la partecipazione alla vita della nostra città dai social, dai gruppi facebook all'impegno reale - concludono - C'è un attivismo sui social che pulsa, ma che la città avrebbe bisogno si manifestasse concretamente. Ecco perché esiste "un'altra Cassino", ed è quel campo largo, larghissimo, che la sinistra che governa la nostra città continua ad escludere. È a un'altra Cassino che vogliamo e dobbiamo dare voce. Aprendoci già da oggi ad un processo di partecipazione attivo. Lo strumento delle primarie l'unica strada per selezionare la classe dirigente.
Assemblee pubbliche, aperte, itineranti attraverso le quali ascoltare i quartieri, le periferie per raccogliere esigenze, idee, critiche ma soprattutto nuove energie e speranze. Sappiamo che non è un percorso semplice. È lungo, ma abbiamo il tempo, la voglia, l'entusiasmo e il coraggio di metterci fin da ora la nostra faccia. C'è un'altra Cassino, è a lei che facciamo appello a scendere in campo. La politica è una cosa bella, se partecipata».