Infrastrutture, ambiente, sanità e strategie politiche al centro del dibattito che ha visto protagonista il consigliere regionale del Pd Mauro Buschini. L'iniziativa "Lazio 2013-2023, come abbiamo cambiato la Regione", organizzata a Villa Ecetra a Patrica, è servita per fare il punto sui dieci anni di amministrazione Zingaretti. Il consigliere è stato intervistato dai giornalisti Alessandro Panigutti (direttore di Ciociaria Oggi), Alessio Porcu (direttore di Teleuniverso) e Giovanni Del Giaccio (responsabile de Il Messaggero Frosinone). 

Tanti gli ospiti: il presidente del Consorzio industriale unico Francesco De Angelis, i consiglieri regionali Sara Battisti e Salvatore La Penna, il segretario provinciale del Pd Luca Fantini ma anche esponenti del mondo delle associazioni e degli industriali come Giovanni Acampora, presidente della Camera di commercio Frosinone-Latina, e Giovanni Turriziani di Unindustria.

Infrastrutture
Buschini è partito dalle infrastrutture: le province di Latina e Frosinone avranno un nuovo collegamento. Dei 16 miliardi dei fondi del Pnrr previsti per il Lazio «ci sono 50 milioni per rivedere il progetto e terminare il collegamento stradale della Fondi-Ceprano – ha detto – Ci sono inoltre 250 milioni per terminare la Sora-Gaeta.
Infine è previsto un maxi finanziamento europeo per il rifacimento completo della Monti Lepini».

Il caso Allumiere
Inevitabile affrontare il "caso Allumiere" e il conseguente terremoto alla Regione Lazio. Buschini è stato chiaro:«Le dimissioni rappresentano la mia decisione di mettere al riparo il partito e l'istituzione che rappresentavo. Il Pd oggi può andare a testa alta, per me è stata sempre la cosa più importante».

Il biodigestore a Roma
Anche il tema dei rifiuti è stato al centro del dibattito. A cominciare dal biodigestore proposto dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri, un impianto moderno e all'avanguardia.
«Risolverebbe il problema dello smaltimento dei rifiuti, andando a incidere in positivo sulla situazione delle province laziali – ha spiegato Buschini – Basta "effetto scaricabarile" perché le discariche provinciali devono risolvere le questioni territoriali».

La nuova sanità laziale
Capitolo sanità. Ha sottolineato Buschini: «Nel corso di questi anni di governo del centrosinistra abbiamo investito tra i 10 e i 15 milioni di euro in Ciociaria per il rinnovo delle apparecchiature. Ci siamo adoperati affinché l'ospedale di Frosinone arrivasse a standard per avere un riconoscimento a livello europeo. Oggi siamo nelle condizioni di poter dire che nel momento in cui ci sarà il Dea di secondo livello l'ospedale di Frosinone si farà trovare pronto. Il Lazio ha vissuto un lungo periodo di commissariamento in questo settore, con una percentuale bassa di livelli essenziali di assistenza. Per uscire dal commissariamento è stato necessario risanare e correggere gli errori del passato».

Il Movimento Cinque Stelle
E poi la politica. «Nel corso di questi anni abbiamo costruito una maggioranza larghissima – ha ribadito il consigliere dem – Una coalizione ampia che ha messo insieme tutti, compresi i Cinque Stelle. Per un anno e mezzo i grillini hanno votato le leggi insieme a noi e poi sono entrati in giunta. C'è un grande patto di governo per cambiare la regione, è stato utile in questi anni e deve essere molto più utile per il prossimo quinquennio».

Il Sin della Valle del Sacco
Infine il problema del Sin della Valle del Sacco. Anche in questo caso Buschini ha fatto capire di avere le idee chiare: «Il decreto sul nuovo perimetro va affidato direttamente al Consorzio industriale, ascoltando comuni e associazioni. Sono partiti dodici progetti di bonifica, adesso si può ridiscutere il perimetro. Zingaretti ne ha parlato con Draghi, ci devono essere più decreti: il primo deve riguardare la sospensione dell'attuale perimetro, il secondo invece deve essere propositivo. Affinché la questione si risolvi gli attori principali devono essere gli industriali».