Si è tenuto ieri il confronto tra i candidati a sindaco di Frosinone sulla mobilità sostenibile, organizzato da Fiab Frosinone-Su2Ruote ASP. La Federazione Nazionale Ambiente e Bicicletta è un'organizzazione ambientalista che promuove l'uso della bicicletta come mezzo alternativo all'automobile, con l'obiettivo di proteggere l'ambiente e contrastare la crisi climatica. «Pensate ad una città in cui le persone possono spostarsi agevolmente anche a piedi, in bici o sui monopattini senza rischiare. Meno inquinamento, più decoro urbano, più sguardi anche sulle vetrine dei negozi», si legge sulla pagina Facebook dell'associazione. Ed è questo l'impegno che Fiab Frosinone chiede ai candidati sindaco.
Interventi di due minuti per ciascun candidato, scanditi dal suono di un campanello, simile a quello delle biciclette. Ascensore inclinato, mezzi pubblici e piste ciclabili tra i principali temi dibattuti.
Il primo a prendere la parola è Domenico Marzi, che ha raggiunto il luogo dell'evento in bicicletta, introducendo il tema caldo dell'ascensore inclinato: «Bisogna innanzitutto verificare se sia riparabile, qualora non lo fosse si può percorrere la strada di ripartire ex novo. Assurdo il progetto dell'attuale amministrazione di un doppio impianto. Non c'è ragione per cui Frosinone debba avere un doppio impianto di risalita, quando un singolo ascensore,che permetterebbe di contenere i costi, è in grado di trasportare 12.000 persone al giorno». Evidente il dissenso di Riccardo Mastrangeli.
Poi l'intervento di Giuseppe Cosimato, che ricorda la necessità di ricollegare le due parti della città: «In quest'ottica - spiega - un'opera come quella dell'ascensore inclinato va considerata. Esiste - aggiunge - la necessità di una convivenza tra ciclisti, pedoni, automobilisti e, oggi, anche monopattini. E il trasporto pubblico deve disincentivare l'uso del mezzo privato».
Vincenzo Iacovissi si sofferma sul problema del traffico e lo paragona a quello di Roma, a fronte di una popolazione nettamente inferiore. «Bisogna decongestionare il traffico - spiega - completando l'anello viario intorno a Frosinone e, quindi, fare in modo che la mobilità interna diventi effettivamente tale. Fatto ciò - continua - si può pensare a realizzare delle piste ciclabili, che abbiano una connotazione con aree verdi attrezzate».
«Dobbiamo iniziare a pensare a una cultura del movimento - interviene Riccardo Mastrangeli - Sulle piste ciclabili abbiamo già fatto tanto, tra realizzate e già appaltate, ma non dobbiamo fermarci». Sposta, poi, il discorso sul trasporto pubblico, che è necessario rafforzare per ridurre l'uso dell'automobile. «Abbiamo progettato e finanziato - spiega - la metropolitana di superficie dalla stazione a piazzale De Matthaeis».
Mauro Vicano parla della necessità di interventi coordinati e profondi sul traffico di Frosinone che, argomenta, è diventato la normalità: «Per muoversi a Frosinone oggi si sceglie l'automobile perché attualmente non ci sono piste ciclabili effettivamente praticabili e, quindi, spostarsi in bicicletta è pericoloso. Fondamentale, inoltre, implementare e riorganizzare il sistema dei mezzi pubblici, al momento insufficiente». In tema di piste ciclabili rilancia, poi, il discorso sul fiume Cosa, e propone un tragitto "green" lungo il fiume. Tutti in gruppo quindi verso la volata finale.