«L'augurio è vincere, ma l'imperativo categorico è lavorare per vincere. Con l'obiettivo di governare: il sottoscritto non ha l'ansia di indossare la fascia, ma di amministrare». Domenico Marzi inaugura il comitato elettorale e si dice pronto al contraddittorio. Con lui ci sono tutti, a cominciare da Michele Marini, al suo fianco. Ma si vedono anche Gianfranco Pizzutelli (Polo Civico), Luigi Vacana (Piattaforma Civica), Stefano Pizzutelli (Frosinone in Comune). Oltre all'intero stato maggiore del Pd: il leader Francesco De Angelis, i consiglieri regionali Mauro Buschini e Sara Battisti, il presidente della Provincia Antonio Pompeo, il capogruppo al Comune Angelo Pizzutelli.

Ci sono pure consiglieri e candidati di tutte le forze che compongono il Campo Largo. Il quartier generale di Marzi è in via Tommaso Landolfi, 16, a ridosso della Villa Comunale, l'opera simbolo del suo doppio mandato da primo cittadino. Taglia il nastro e non resiste alla battuta: «Volevo chiamare Ottaviani, lui è più abituato di me, taglia nastri ovunque». È sicuro di poter recuperare e vincere, nonostante per il sondaggio di Euromedia Research (pubblicato da Ciociaria Oggi) il candidato sindaco del centrodestra Riccardo Mastrangeli è dato come vincente al primo turno.

Rileva Marzi: «Il sondaggio è del 21 e 22 aprile e ancora non sono state presentate le liste. Ragione per la quale confermo quanto detto: è un segnale di debolezza del centrodestra. Aspetto il parere dei cittadini». Di cosa ha bisogno Frosinone? Marzi dice: «Abbiamo bisogno di una città più pulita e più ordinata». Poi argomenta: «Oggi è esattamente un anno che l'impianto di risalita è fermo. Dico questo: in un anno e mezzo lo metteremo a posto definitivamente, rivolgendoci a professionisti di chiara fama. Vedo e leggo che rappresentanti di queste Amministrazione si concentrano sui presunti errori di 15-20 anni fa. Allora ho deciso di rispondere e puntualizzare, carte alla mano.

Per esempio continuano a parlare di debiti ereditati dalle passate Amministrazioni. Allora, parliamo evidentemente di somme comunque impegnate per fini pubblici. Per un motivo semplice: la Corte dei Conti non ha chiamato nessuno degli amministratori di allora a rispondere di quelle cifre. Veniamo allo stadio, che rivendicano come un'opera del Comune. E allora il presidente Maurizio Stirpe cosa ha fatto in tutti questi anni, portando il Frosinone in A e comunque stabilmente in B? Vogliono davvero far credere che il Frosinone calcio avesse bisogno di somme che potevano invece essere investite sulla città?

Veniamo al Palazzo comunale, sede bella: nulla da eccepire. Ma questa Amministrazione dice: abbiamo realizzato il Palazzo comunale.In realtà lo ha acquistato (un buon acquisto) con una formula che comunque comporta un costo». Quindi, riferendosi ai tabelloni che annunciavano il conto alla rovescia per il Parco Matusa, Marzi ha rilevato: «Dovremmo prevedere dei tableau luminosi con un conto alla rovescia finalizzato a mettere in evidenza che mancano meno di cinquanta giorni alla fine di questa esperienza amministrativa».

Domenico Marzi ha poi citato uno studio della Fondazione Etica «secondo il quale emerge che Frosinone è al 90° posto su 105 capoluoghi per quanto riguarda la capacità di realizzare progetti». Quindi ha concluso: «La cosa che più mi fa riflettere è che mi trovo costretto a discutere su temi di venti anni fa. E il centrodestra ha amministrato per dieci anni, non per uno. Adesso, se li conosco bene (e li conosco bene) cominceranno a mettere manifesti su quello che intendono fare.

Oggi il sottoscritto è ancora qui perché convinto di quanto la nostra città sia peggiorata, in qualità di vita e in prospettive future. Io invece la immagino più frenetica, attiva e non più penalizzata dai traguardi mancati dalle ultime due Amministrazioni. Ho scelto lo slogan "forte e chiaro"perché la chiarezza e la capacità sono sempre state la misura della mia azione. Insieme possiamo vincere».