«La decisione di azzerare la giunta comunale all'indomani della processione del Venerdì Santo, che ha visto anche la partecipazione del consigliere provinciale Daniele Maura, deve aver mandato su tutte le furie il sindaco Roberto Caligiore. Al punto che, nell'ottica di una diatriba tutta interna a Fratelli d'Italia, volta alla conquista della candidatura al Consiglio regionale, lo ha indotto il sabato precedente la Pasqua, a compiere un atto che dimostra ancora una volta l'assenza di compattezza nella maggioranza. Tutto questo, dopo la pessima figura rimediata per le esternazioni dell'ex assessore Gizzi».
Inizia così una nota al vetriolo diffusa dal circolo cittadino del Pd, guidato dal segretario Giulio Conti. I Dem affondano il colpo sull'azzeramento dell'esecutivo: «Apportare modifiche alla giunta a poco più di un anno dalle elezioni - dice il Pd ceccanese - è un atto di debolezza e al tempo stesso palesa quanto le nostre critiche siano a dir poco fondate. Non solo, è la dimostrazione del livello raggiunto nella lotta interna a Fratelli d'Italia per la conquista delle poltrone e nella quale vengono meno i problemi di Ceccano e le esigenze della popolazione, nonché di un Comune in stato di pre dissesto finanziario. Circostanze queste che un sindaco dovrebbe tenere bene a mente».
Da qui una pesante critica alla composizione della giunta: «L'esecutivo scelto da Caligiore - proseguono i Dem - non è all'altezza dei propri compiti. Gli assessori e il sindaco sono bravi comunicatori sui social, se per comunicazione ci limitiamo a fare gli auguri per i compleanni, ma non hanno capacità progettuale e idee. Non hanno una visione della città e ciò viene costantemente ribadito dall'incapacità di trovare, attraverso i progetti, le risorse finanziarie messe a disposizione della Comunità Europea per rilanciare i nostri territori. Appare evidente che a questi politici si possa forse affidare l'organizzazione di una Oktoberfest della Contea, ma non amministrare una città di 23mila abitanti, che è cosa ben diversa».
La conclusione dell'intervento è altrettanto polemica: «Prendiamo atto, al meno dalle parole celate dietro la motivazione ufficiale, che Caligiore ha capito finalmente lui stesso che questa situazione sta portando a un arretramento di Ceccano su tutti i fronti. Ma l'azzeramento della giunta in un giorno prefestivo ha fatto aumentare perfino le spese comunali, con tanto di straordinari da liquidare al messo per la notifica della revoca ai singoli assessori. Farebbe bene Caligiore a rassegnare egli stesso le proprie dimissioni. Il suo programma elettorale arranca e le promesse fatte si sono dimostrate chiacchiere che il vento ha già spazzato via. Questo Centrodestra non è in grado di amministrare, ma solo di tassare i cittadini e proporre soluzioni ridicole come le strisce blu a pagamento, che porterebbero profitto più ai gestori del servizio che alle casse comunali».