Quadro delle candidature a sindaco non ancora completo ma comunque definito. E adesso si sta lavorando sulla composizione delle coalizioni e delle liste.

I nodi da sciogliere
Per quanto riguarda il Campo Largo, dopo la scelta della Lista Marini di appoggiare la candidatura a sindaco di Domenico Marzi, ora si attendono le altre decisioni. In settimana potrebbe arrivare il semaforo verde del Polo Civico di Gianfranco Pizzutelli. Mentre invece non ci sono novità sul versante del Movimento Cinque Stelle, che non ha sciolto la riserva. Infine, la Lista Tucci: dalle indiscrezioni che filtrano si va verso la partecipazione al Campo Largo e il candidato di punta al consiglio comunale sarà Carlo Gagliardi. Rimane da capire se la civica sarà presente da sola o se alcuni esponenti verranno inseriti nella Lista Marzi. Passando al centrodestra, il capogruppo della Lega Danilo Magliocchetti sta valutando se candidarsi ancora al consiglio comunale oppure no. Magliocchetti ha alle spalle 15 anni come consigliere comunale e i precedenti 5 nella Circoscrizione Centro. In ogni caso non è minimamente in discussione il suo apporto attivo alla campagna elettorale di Riccardo Mastrangeli. Non sarà candidato al consiglio comunale neppure il portavoce cittadino di Fratelli d'Italia Fabio Tagliaferri, che però si sta impegnando al massimo nella costruzione della lista. 

I possibili schieramenti
Riccardo Mastrangeli, candidato sindaco del centrodestra, potrebbe essere sostenuto da 9 liste: Lega, Fratelli d'Italia, Forza Italia, Lista Ottaviani, Lista Mastrangeli, Lista per Frosinone, Frosinone Capoluogo, quindi la civica che fa riferimento al dirigente di Cambiamo Mario Abbruzzese. Ci sarà pure "Io Apro-Rinascimento" di Vittorio Sgarbi. Del Campo Largo di Domenico Marzi fanno parte Pd, Articolo Uno, Lista Marzi, Lista Marini, Frosinone in Comune di Stefano Pizzutelli, Piattaforma Civica di Luigi Vacana. Per il Polo Civico è questione di giorni, della Lista Tucci abbiamo già detto. Rimane l'incognita del Movimento Cinque Stelle, una questione che ha pure una dimensione di carattere regionale considerando che l'iniziativa politica è stata assunta da Nicola Zingaretti e Bruno Astorre. Si dovrà decidere sul numero delle liste da schierare ai nastri di partenza: alla fine potrebbero essere 7 oppure 8. Vincenzo Iacovissi è il candidato del Nuovo Centrosinistra: Partito Socialista Italiano, Più Europa, lista politica Il Cambiamento, civica di Pier Paolo Segneri.
Quindi la coalizione di Mauro Vicano, che punta a schierare 4 liste. Tra le quali Azione. A proposito della quale va detto che Carlo Calenda sarà a Frosinone per la campagna elettorale, probabilmente per la fine di maggio. Vicano però punta pure sulle liste civiche e sul Movimento Autonomi e partite Iva. Candidato a sindaco anche Giuseppe Cosimato, ex consigliere comunale diAlleanza Nazionale. Sarà sostenuto da due liste civiche.

Posta in palio e strategie
Il primo fattore da verificare sarà il numero dei votanti. Cinque anni fa furono 27.390, il 72,48%. L'incognita dell'affluenza è legata pure ai due anni di pandemia. In ogni caso sei votanti dovessero scendere sotto quota 26.000, allora le dinamiche potrebbero mutare sia al primo turno che all'eventuale ballottaggio, quando la partecipazione si abbassa inevitabilmente. Sul piano strettamente politico, è già chiarissimo come il risultato delle comunali di Frosinone avrà effetti sull'intero panorama politico della Ciociaria. I partiti diranno la loro in modo sicuramente forte: Pd, Fratelli d'Italia,Lega, ForzaItalia. Ma anche Azione vuole lasciare il segno. Però a far pendere la bilancia da una parte piuttosto che dall'altra saranno ancora una volta le liste civiche. Detto questo, voti e percentuali delle comunali saranno tenuti in considerazione anche per le ipotesi di candidature alla Camera, al Senato e alla Regione. Quindi, il profilo che accennavamo nei giorni scorsi: il prossimo sindaco di Frosinone potrebbe essere il candidato alla presidenza della Provincia, specialmente se il sistema elettorale non dovesse cambiare e rimanesse l'assetto della Delrio.
Con i grandi elettori (sindaci e consiglieri comunali) a formare la platea elettorale. Si tratta di uno scenario ben chiaro a tutti i protagonisti e questo spiega perché per esempio Antonio Pompeo ha deciso di dare il suo contributo per la discesa in campo della Lista Marini. Infine, la prospettiva del ballottaggio. Finora al Comune di Frosinone non è mai successo che sia stato ribaltato il risultato del primo turno. Ha sempre vinto chi era in testa al giro di boa: Paolo Fanelli, Domenico Marzi (due volte), Nicola Ottaviani. Erano però contesti diversi rispetto a quello attuale, nel quale nulla può essere dato per scontato. Anche e soprattutto perché si profila una campagna elettorale al vetriolo.