L'annuncio c'era stato già qualche giorno fa. Nelle scorse ore, a Palazzo Santa Chiara a Roma, in occasione della presentazione dell'organigramma nazionale e dei segretari regionali del nuovo progetto politico, è arrivata anche l'investitura ufficiale: Pasquale Cirillo è il segretario regionale per il Lazio di "noi Di Centro", il partito fondato da Clemente Mastella che punta a ricostruire l'area moderata.

L'obiettivo è chiaro: occupare spazi territoriali; radicarsi sui territori per rispondere alle vere esigenze delle persone; ripartire dal basso per costruire la classe dirigente. «L'evento che noi stiamo celebrando - ha detto Cirillo nel suo intervento a palazzo Santa Chiara - è la vera rivoluzione nel panorama politico italiano degli ultimi dieci anni. Il nome "noi Di Centro" già dice tutto ed ha insito in sé il crisma ontologico dell'anima della storia politica italiana. Questo partito è nato nel momento giusto, in una fase storica delicata per il nostro Paese, per l'Europa e per il mondo. L'Italia ha bisogno di un'area politica, di uomini che siano credibili, che siano custodi e portatori di un patrimonio di valori che sono nel Dna degli italiani. Nel 1847 Marx ed Engels scrivevano che "Uno spettro si aggira per l'Europa: lo spettro del comunismo". Ebbene, quello spettro è stato esorcizzato, ma ce n'è un altro che va intercettato ed è quello del populismo e l'unico argine al populismo è il centro. Oggi noi, che rivendichiamo l'appartenenza a quest'area, dobbiamo combattere contro stereotipi artatamente creati dai nostri detrattori, da quelli che hanno paura di noi, perché sanno che siamo la maggioranza in questo Paese. Il "centro" non è il luogo dello status quo. Ma è il luogo dove proporre delle soluzioni radicali ma realistiche; soluzioni non ideologiche e praticabili. Senza contare che, come sempre, non è al centro politico che bisogna guardare, ma al "centro sociale". Cioè alle forze dinamiche e potenzialmente "centrali" della società. Del "centro", perciò, c'è bisogno. Specie in un momento in cui, dovunque, i partiti estremisti vanno rafforzandosi. Oggi noi rappresentiamo la scialuppa di salvataggio dell'Italia perché possiamo essere gli unici capaci di poter dialogare con chiunque senza ideologismi preconcetti e senza retaggi di una storia di cui, invece, altri devono vergognarsi».

«Vedete, io vengo da una regione, il Lazio, da dieci anni governata da forze che si ritengono progressiste, riformatrici, ma che, purtroppo, hanno tarpato le ali a un territorio che dovrebbe essere una delle locomotive del Paese. Ci avevano detto che il Lazio stava galoppando economicamente salvo poi scoprire che cresce meno della media nazionale; ci avevano detto che avrebbero portato avanti la stagione della meritocrazia, salvo poi scoprire vicende su cui è bene stendere un velo pietoso. Credo che basti questo per dire che è ora di voltare pagina e per farlo servono donne, uomini credibili pronto a spendersi per il bene collettivo e non per quello del proprio giardino e oggi, "noi Di Centro", è l'unica ancora di salvezza dell'Italia» ha concluso Cirillo.