Il sindaco Roberto Caligiore non usa mezze misure e sul fronte dell'ambiente spara a zero contro il consigliere regionale del Pd, Mauro Buschini. «Apprendiamo con piacere che il consigliere Buschini ha terminato il periodo di "decantazione"e di basso profilo dopo la figuraccia del "caso Allumiere", che lo aveva costretto a dimettersi da presidente del Consiglio regionale. Il rappresentante del Partito Democratico, che può vantare nel suo "curriculum ambientale" ben pochi risultati durante il suo mandato da assessore e qualche inutile festival ecologista in Comuni amministrati dal Centrosinistra, torna a parlare di ambiente per annunciare che l'assessorato regionale ai rifiuti ha approvato i progetti riguardanti la bonifica del Sin "Valle del Sacco", atti propedeutici al bando di gara per l'affidamento dei lavori, definendoli un "giro di boa tanto atteso".

Tra i progetti approvati - precisa il primo cittadino - c'è la caratterizzazione e MiSE dell'ex Snia Bpd di Bosco Faito, per un totale di 1.382.763,08 euro e la caratterizzazione eMiSE dell'ex stabilimento Annunziata, per un totale di 996.625,79 euro. Noi diciamo, finalmente! Da troppi anni, insieme e grazie al senatore Massimo Ruspandini, denunciamo il totale abbandono di questa valle da parte del Centrosinistra che governa ininterrottamente e da troppo tempo Regione, Provincia e tutti quegli enti intermedi che gestiscono l'ambiente»

Un preambolo piuttosto polemico quello del sindaco, che prosegue e puntualizza: «L'ambiente e il risanamento della Valle del Sacco sono stati sempre in cima alle agende di entrambe le mie consiliature. Sono anni che, come FdI e Amministrazione Caligiore rappresentiamo una spina nel fianco dell'Amministrazione Zingaretti. Ricordo al consigliere Buschini che noi non abbiamo mai abbassato la guardia con lettere, manifestazioni, richieste di incontri e commissioni. A gennaio, grazie al gruppo regionale di FdI rappresentato dai consiglieri Giancarlo Righini, Chiara Colosimo, Antonello Aurigemma, Massimiliano Maselli, Fabrizio Gherae Sergio Pirozzi, è stato convocato il tanto invocato Consiglio regionale straordinario sulla questione ambientale della Valle del Sacco, che poi si è tenuto il 9 febbraio.

Tutti siamo consapevoli della grave situazione in cui versa la Valle, eppure Zingaretti e i consiglieri regionali del Pd non ne hanno mai chiesto la convocazione. Anzi, hanno continuato a far costruire impianti che trattano rifiuti su un territorio ormai martoriato e saturo.Siamo al giro di boa, come dice Buschini? Ce lo auguriamo, visto che la bonifica tanto pubblicizzata, al punto da far scendere a Frosinone Zingaretti e l'ex ministro Costa per firmare in Prefettura il protocollo d'intesa, ancora non è iniziata: era il marzo del 2018 e i lavori dovevano partire entro 6 mesi. Caro Buschini - conclude Caligiore - speriamo di essere davvero al giro di boa. Noi abbiamo soffiato sulle vele della Regione continuamente. Ora aspettiamo la barca sulla riva. Speriamo che non sia ancora per molto».

Parla Del Brocco

All'intervento del sindaco si aggiunge quello dell'assessore all'Ambiente Riccardo Del Brocco: «Non riusciamo a capire l'entusiasmo di Buschini il quale, di fatto, certifica che ci sono voluti più di quattro anni, e chissà quanti ce ne vorranno, per dare seguito a quanto aveva deciso il presidente Zingaretti nel 2018 davanti al prefetto di Frosinone e ai sindaci.

Festeggiare per quattro anni di ritardo mi sembra assurdo, soprattutto oggi che subiamo l'ennesimo commissariamento per la Valle del Sacco, che palesa il fallimento di questi otto anni del presidente Zingaretti sulle politiche ambientali nei nostri territori. Territori che subiscono un grave inquinamento e a cui la politica del Centrosinistra non è stata capace di dare mezza risposta. Ritengo, quindi, che ha fatto bene il sindaco Caligiore a stigmatizzare il rinnovato entusiasmo di Buschini, poiché per il Centrosinistra la Valle del Sacco è un fallimento totale. Se non fosse stato per il senatore Ruspandini e i nostri sindaci, la vergogna della Valle non sarebbe mai arrivata sulle scrivanie della Regione, che continua a dimostrarsi sorda e inefficace».