«Non mi candido». Le parole pronunciate da Domenico Marzi ieri mattina sono una doccia scozzese per Francesco De Angelis e per l'intero stato maggiore del Pd. Nel giorno in cui il centrodestra presenta cinque candidati alle primarie, il centrosinistra si scopre indeciso a tutto. Il Campo Largo non c'è più. Immediatamente l'idea che prende piede è quella di mettere in campo più designati, con l'obiettivo di provare ad evitare che la partita si possa chiudere al primo turno. Poi però in serata arriva la sorpresa: Marzi si è preso altre quarantotto ore per decidere. La porta non è chiusa. Anche se i colpi di scena si susseguono ad un ritmo vorticoso.
La lunga notte di Marzi
Sul nome dell'ex sindaco l'intesa era stata chiusa in modo quasi unitario. Tranne il Psi, tutti gli altri avevano detto sì. E nei Democrat si dava per scontata la discesa in campo. Cosa è successo allora? Ha detto Domenico Marzi ieri mattina: «Grazie a tutti per l'entusiasmo che mi hanno dimostrato. Ma ho fatto il sindaco già due volte, ho 68 anni e credo che vada bene così.
Ci sono motivi personali importanti. Ho riflettuto con la mia famiglia e ho anche fatto delle valutazioni di natura professionale».
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