«Nel pomeriggio che fai?». «Vado a giocare a calcetto». «C'è ancora un posto libero?». «Purtroppo no, le squadre sono fatte». Nulla di metaforico, ma solo il dialogo testuale di ieri mattina al bar Tucci tra Mauro Vicano e Michele Marini. A calcetto doveva andare a giocare l'ex sindaco. Mauro Vicano era al tavolo con il capogruppo del Pd Angelo Pizzutelli e con Sergio Paris, in passato consigliere comunale e pronto a sostenere la candidatura a primo cittadino di Mauro Vicano. Le prossime ore saranno decisive, perché probabilmente ci sarà il faccia a faccia tra Mauro Vicano e il leader del Pd Francesco De Angelis. Difficile però che l'incontro possa essere decisivo. Per un motivo semplice: i Democrat dovranno nuovamente incontrare le delegazioni degli altri partiti del centrosinistra e del Movimento Cinque Stelle.
Per ripetere la richiesta di effettuare le primarie in un contesto di Campo Largo. Ma obiettivamente non sembrano esserci le condizioni perché si possano aprire spazi. Mauro Vicano è intenzionato a procedere e ad andare fino in fondo: con il sostegno delle sue due civiche, di Azione e di Italia Viva. Ma è evidente che il passaggio cruciale sarà quello relativo agli esponenti del Pd che sono pronti a sostenerlo in ogni caso, anche se cioè il partito dovesse assumere decisioni differenti.
Angelo Pizzutelli, Vincenzo Savo e diversi altri hanno fatto capire ai vertici Dem che attraverseranno il Rubicone. Il Polo Civico di Gianfranco Pizzutelli sta riflettendo sul da farsi. Così come Carmine Tucci e Carlo Gagliardi. Si tratta delle due liste provenienti dal centrodestra, che cioè potrebbero rappresentare il cosiddetto valore aggiunto trasversale. Pure la Piattaforma Civica di Luigi Vacana si trova davanti ad una situazione completamente diversa da quella che era stata prospettata. Mauro Vicano però non molla.
In queste ore, come ormai da settimane, continuano ad inseguirsi le voci di altre ipotesi di candidatura a sindaco. Voci che però non trovano riscontri. Per Michele Marini è già troppo tardi per mettere insieme una coalizione unita e competitiva. E in ogni caso Mauro Vicano resterebbe in campo, il che significherebbe che comunque il centrosinistra andrebbe avanti spaccato. È tornata a circolare l'opzione Domenico Marzi. Ma la risposta dell'ex sindaco è netta. Dice: «La premessa è che continuo a ritenere vincente la candidatura di Mauro Vicano.
Per quello che mi riguarda rispondo in questo modo: non ho la vocazione del salvatore della patria.
E comunque avverto la sensazione di osservare un presepe nel quale mancano i protagonisti principali: non vedo neppure il bue e l'asinello. E men che meno i re magi».
Una metafora che rende perfettamente l'idea di una situazione sfuggita di mano. In particolar modo al Partito Democratico, all'interno del quale in diversi sono pronti ad appoggiare Mauro Vicano. Ma in diversi non sono d'accordo. E almeno fino a questo momento la segreteria provinciale e i leader del partito non hanno preso alcun tipo di posizione. Tornando a Michele Marini, continua a ripetere di non avere alcuna intenzione di candidarsi a sindaco e men che meno di entrare in contrapposizione con Mauro Vicano. Per il resto non ci sono novità all'interno di un quadro che appare ormai definito. Il Psi andrà per conto proprio, probabilmente con Più Europa. E più passano i giorni, più si rafforza l'ipotesi della candidatura del vicesegretario nazionale Vincenzo Iacovissi.
Poi c'è l'area che vede come perno Stefano Pizzutelli (Frosinone in Comune). Con lui Possibile e Sinistra Italiana. Ci sono dei contatti pure con Articolo Uno.
Vero che aspetteranno la posizione ufficiale del Pd, ma hanno già pronto un piano alternativo. Fra l'altro Stefano Pizzutelli ha più volte ripetuto che il veto sulla candidatura di Mauro Vicano è insuperabile. Perfino se si celebrassero le primarie. Infine, anche il Movimento Cinque Stelle aspetta la decisione del Pd. Insomma, una situazione che definire complicata è un eufemismo.