Ore decisive per la definizione dell'assetto delle deleghe. Il presidente Antonio Pompeo, ha convocato per domani, martedì 25 gennaio alle ore 12, una conferenza stampa per rendere noto il nuovo assetto del consiglio provinciale, con ruoli e deleghe.
Ha detto: «In queste ultime due settimane ho avviato le consultazioni con tutti gli eletti, le liste e i partiti sulle competenze e sui ruoli da assegnare al nuovo consiglio provinciale. La linea seguita è stata quella del dialogo, del confronto e dei consensi espressi nelle urne del 18 dicembre scorso. Come ho detto in occasione dell'insediamento di questa squadra amministrativa, il mio interesse è unicamente per i risultati: questo ente ha avuto modo di dimostrare centralità e peso amministrativo, ancora di più in questi ultimi due anni difficilissimi, grazie alla responsabilità, alla determinazione e all'impegno del sottoscritto e di quanti lo hanno affiancato nel lavoro quotidiano per dare risposte al territorio. Sono certo che continuerà ad essere questo il filo conduttore anche all'interno del nuovo consiglio e mi adopererò affinché competenza e sinergia siano le direzioni intraprese dall'intero gruppo, nell'esclusivo interesse dei Comuni e dei cittadini».

La presidenza dell'aula
Verrà quasi sicuramente attribuita alla Lega, al primo degli eletti Luca Zaccari. Lo si è capito bene dall'articolata presa di posizione della segreteria provinciale del Carroccio. Sabato il coordinatore Nicola Ottaviani ha diramato una nota nella quale si legge: «La Lega è e rimarrà all'opposizione a Palazzo Iacobucci, poiché non si sono create le condizioni per una gestione comune dell'Amministra zione provinciale, pur essendo un ente di secondo livello. Come avviene al Parlamento, o alla Regione Lazio, potranno essere assunte solo cariche di garanzia o di approccio istituzionale dai rappresentanti della Lega, come già rappresentato al presidente Pompeo e, in tal caso, si procederà tenendo conto dei singoli profili numerici e proporzionali, come avviene in tutti gli organi collegiali di natura elettiva. Rispetto alla sinistra, siamo e rimaniamo alternativi, su tutte le tematiche essenziali per il territorio provinciale, ad iniziare dalla gestione dei rifiuti, passando per la tutela dell'ambiente e per l'amministrazione delle risorse idriche».

La presidenza dell'aula viene individuata come una carica di garanzia, istituzionale quindi. La Lega ha 3 consiglieri, Fratelli d'Italia 2. E nel Carroccio il più votato è stato Luca Zaccari, davanti a Gianluca Quadrini e Andrea Amata.«...si procederà tenendo conto dei singoli profili numerici e proporzionali, come avviene in tutti gli organi collegiali Presidenza dell'aula alla Provincia Scintille a destra Il caso Ruspandini (FdI): la Lega scelga di stare all'opposizione Il nodo della guida del Consiglio divide i partiti della coalizione di natura elettiva». Il senso politico del ragionamento è questo.

I "sassolini" dei Fratelli
Il senatore Massimo Ruspandini, presidente provinciale di Fratelli d'Italia, puntualizza: «Auspicavamo un comunicato unico di centrodestra che ribadisse concetti che noi di Fratelli d'Italia stiamo sostenendo a tutti i livelli e cioè alternativi al centrosinistra. In questi anni si è speculato sulla nostra posizione in Provincia. La nostra storia, quella dei nostri militanti, quella dei nostri amministratori è stata oggetto di ricostruzioni non vere e di attacchi strumentali. Del resto, c'era chi, dopo una vita di consociativismo e accordi sottobanco, non vedeva l'ora di dipingere la presidenza del consiglio ad un uomo di FdI come frutto di chissà quale accordo o inciucio. Se c'è chi ha avuto una posizione nette contro la sinistra, le sue strategie, il suo modo di governare in tutti questi anni, quelli siamo stati noi».

Nella consiliatura che si è conclusa lo scorso 18 dicembre le deleghe alla presidenza dell'aula erano state affidate a Daniele Maura (Fratelli d'Italia). E non erano mancate polemiche da parte della Lega.
Sia il deputato Francesco Zicchieri che l'attuale coordinatore Nicola Ottaviani non avevano risparmiato critiche e il Carroccio aveva anche chiesto in alcune occasioni a Fratelli d'Italia di chiarire la posizione.
Adesso la presidenza dell'aula sarà quasi sicuramente attribuita in quota Lega. E Massimo Ruspandini lo fa notare. Rileva ancora il senatore: «Per noi resta addirittura anche strano dover spiegare la nostra posizione, che è naturale e convinta, coerente e senza remore. Opposizione alla sinistra senza se e senza ma.
Sappiamo che nel centrodestra le sfumature sono diverse, dal governo nazionale a quello locale. Ma noi siamo Fratelli d'Italia e una volta ancora ribadiamo che non ci interessa nulla relativamente alle spartizioni già in essere dal giorno dopo le elezioni. Auspichiamo che anche la Lega condivida la nostra posizione e sciolga le riserve scegliendo l'unica strada possibile nella nostra Provincia: quella dell'opposizione». Una ulteriore conferma di quanto siano politicamente conflittuali i rapporti tra Lega e Fratelli d'Italia in Ciociaria. Va pure ricordato che in consiglio provinciale non è presente Forza Italia, che non ha raggiunto il quorum per far scattare un seggio.

Gli assetti della maggioranza
Nel centrosinistra la situazione è sostanzialmente definita, anche se i dettagli che mancano potrebbero fare la differenza. La vicepresidenza della Provincia sarà attribuita ad Alessandro Cardinali, esponente del Polo Civico. La lista che fa riferimento a Gianfranco Pizzutelli ha ottenuto 13.952 voti ponderati. Ed eletto 2 consiglieri: Alessandro Cardinali (5.293) e Alessandro Rea (3.826). Mentre Provincia in Comune di voti ponderati ne ha messi in fila 10.717, dei quali 7.443 di Luigi Vacana. I confini politici sono quelli del Campo Largo. A Vacana dovrebbero essere attribuite le deleghe al bilancio e alla cultura. Più un ruolo politico importante. Per esempio quello del coordinamento sia dell'attua zione del programma che dei rapporti tra il presidente e la maggioranza. Ci sono quindi i 4 consiglieri del Pd. Antonella Di Pucchio è l'unica donna e tra l'altro anche la più votata: dovrebbe occuparsi di viabilità e manutenzioni. Mentre ad Enrico Pittiglio dovrebbero essere affidate le deleghe alla pubblica istruzione e all'edilizia scolastica. Per Gaetano Ranaldi si profilano gli affari generali, mentre l'urbanistica dovrebbe andare ad Alessandro Mosticone. Bisognerà pure capire quale ruolo verrà stabilito per Alessandro Rea, consigliere del Polo Civico.