Continua l'incomunicabilità kafkiana tra i due tavoli del centrosinistra. Martedì scorso ci sono state due riunioni.
Da un lato quella dell'area che comprende il Psi, Azione, Europa Verde-Verdi, +Europa e Ivano Alteri e Alberto Gualdini, referenti cittadini di Articolo Uno.
Il portavoce di questo raggruppamento è Ivano Alteri.
Si legge in una nota: «Il tavolo del centrosinistra ha avuto un proficuo incontro con le associazioni facenti parte del Movimento Politico Rigenerare Frosinone (Oltre L'Occidente, rappresentata da Paolo Iafrate e Fabio Fiorletta; Cittadinanza Attiva-Tribunale per la difesa dei diritti del malato e Aipa, rappresentate da Francesco Notarcola; Rigenesi, rappresentata da Riccardo Spaziani; Aut e Osservatorio Peppino Impastato, rappresentate da Luciano Granieri e Maria Lucia Giovannangeli)».
E ancora: «Il tavolo ha espresso vivo apprezzamento per il lavoro encomiabile che le associazioni hanno svolto nel corso degli anni in città, e la chiara volontà di renderlo organico alla propria idea di amministrazione, allo scopo della sua immediata concretizzazione.
Le associazioni hanno manifestato la necessità di creare un solido blocco sociale da porre alla base di una nuova visione della città e su questa sviluppare un suo sostanziale rinnovamento. Idea che è stata accolta con particolare interesse dalle forze politiche. I presenti si sono impegnati a proseguire il confronto per verificare le possibilità concrete per un percorso comune su un'idea progetto di città moderna che segni la rottura con il passato. A tal fine sono necessarie forze ed energie nuove fuori dai giochi di potere e da interessi estranei alla città ed alla sua popolazione».
Quasi contemporaneamente, presso la sede della federazione provinciale del Pd, si riuniva l'altro tavolo.
Quello con le delegazioni dei Democrat, del Movimento Cinque Stelle, di Frosinone in Comune, di Possibile, di Sinistra Italiana, di Demos, di Italia Viva. L'imperativo categorico è quello di riunire i due tavoli, ma non è affatto semplice.
Nei giorni scorsi Ivano Alteri aveva detto: «La convocazione della riunione di martedì 7 dicembre 2021 da parte del segretario provinciale del Pd Luca Fantini e della responsabile Dem di Frosinone Stefania Martini ha un significato chiaramente provocatorio e, quindi, evidenzia intenti purtroppo divisivi. Infatti, definire "primo incontro dedicato alle forze politiche del centrosinistra" è una cosa che non esiste, perché i suddetti esponenti Pd sanno per certo che dal 9 ottobre scorso si sono svolte varie riunioni del centrosinistra, alcune delle quali hanno visto la partecipazione della stessa Stefania Martini. Ciò costituisce la riprova del fatto che, quando il leader del Pd Francesco De Angelis chiede l'azzeramento di tutto, in realtà l'unica cosa che intende azzerare è il proficuo lavoro del tavolo del centrosinistra dal 9 ottobre ad oggi. E questo è assolutamente inaccettabile. A questo punto appare evidente che il Pd non vuole ricostruire il centrosinistra.
Perché?».
Al di là delle schermaglie, però, rimane una distanza enorme in questo momento tra i due raggruppamenti.
Il Pd parte dal centrosinistra ma intende esaltare anche il ruolo delle liste civiche. Perfino quelle cosiddette trasversali, che cioè provengono dal centrodestra.
E che quindi possono dare un valore aggiunto sul piano elettorale.
E Francesco De Angelis ha indicato la strada delle primarie per la scelta del candidato sindaco. I nomi che circolano sono quelli di Mauro Vicano, Stefano Pizzutelli e Christian Bellincampi. Ma probabilmente se ne aggiungeranno altri. Il Psi parte ugualmente dal centrosinistra, ma ha una posizione molto più tiepida sulle civiche trasversali. Insomma, divergenze parallele.