Punta alla conferma come consigliere provinciale.
Stefania Furtivo, esponente di Fratelli d'Italia definisce questi due anni e mezzo «un'esperienza bellissima».

Ma ha voglia di chiarire alcuni concetti. Rileva: «Noi siamo una squadra e nessuno può pensare di dividerci.
Lo dico perché arrivano degli spifferi fastidiosi, destinati a lasciare il tempo che trovano. Per quello che mi riguarda, non posso che ribadire la mia storia politica: sono stata tra i primi amministratori ad aderire a Fratelli d'Italia, quando non c'era nessuno. Sono cresciuta politicamente in questo ambiente, da consigliere comunale di Pofi. Abbiamo vissuto insieme una stagione entusiasmante. Penso all'elezione del senatore Massimo Ruspandini, il nostro punto di riferimento.

Ho trovato una vera comunità politica, che mi ha dato la possibilità di fare un'esperienza entusiasmante. Ho avuto il sostegno di tante persone e soprattutto di Riccardo Del Brocco. Quando dico che nessuno può pensare di dividerci, voglio far capire che siamo una squadra.  E il leader è Massimo Ruspandini».

Stefania Furtivo è presidente della Consulta delle elette della provincia di Frosinone. Rileva: «Tutte insieme siamo riuscite a ridare centralità a questo organismo, che è diventato un punto di riferimento culturale e sociale, oltre che politico».

Il 18 dicembre ci sono le elezioni per i 12 consiglieri.
Quali sono gli obiettivi di Fratelli d'Italia. Argomenta Stefania Furtivo: «Noi in questo momento esprimiamo tre consiglieri provinciali e naturalmente puntiamo alla conferma. E quindi ad essere il primo partito del centrodestra. Chiaramente questo vuol dire pure che proveremo ad insidiare la leadership del Pd. Detto questo, però, è necessario mantenere l'umiltà e restare con i piedi per terra. Insomma, meglio mantenere la logica del "non dire gatto se non l'hai nel sacco".

Se la Provincia è tornata centrale? Diciamo che deve tornare centrale. Ci sono tutti i presupposti affinché si definisca sempre di più come ente di coordinamento dei Comuni. Peraltro su temi strategici: l'acqua, i rifiuti, la scuola, la protezione civile, la difesa del suolo».

C'è poi il tema, quantomai attuale, della violenza sulle donne. Argomenta Stefania Furtivo: «Su tematiche del genere non si può certamente ragionare sulla base dei colori politici e dei confini. Come accennavo prima, la Consulta delle elette si è mossa costantemente lungo questo solco. E intendiamo continuare».

Chiediamo a Stefania Furtivo: nell'ambito del centrodestra esiste una competizione con la Lega in un contesto, le provinciali, nel quale a votare sono gli addetti ai lavori? In altre parole: questo tipo di conta è politicamente più pesante? Risponde l'esponente di Fratelli d'Italia: «Credo sia perfino normale che ci sia una sana competizione con la Lega in un contesto definito e condiviso di centrodestra. Due anni e mezzo fa Fratelli d'Italia era al 4%, ora siamo oltre il 20%.
Abbiamo una leader come Giorgia Meloni che ha dimostrato con i fatti di saper fare la differenza.
In provincia di Frosinone pure c'è stata una crescita forte, perfino sul numero di amministratori che hanno aderito al partito. Le provinciali sicuramente rappresentano una cartina di tornasole per capire quanti amministratori locali ha adesso il partito.
Però è importante pure sottolineare come Fratelli d'Italia abbia ottenuto risultati importanti alle comunali. E adesso all'orizzonte ci sono appuntamenti importanti, per esempio le comunali a Frosinone. Siamo pronti e credo che otterremo risultati importanti. A partire proprio dalle provinciali».

Il prossimo anno poi si voterà per il presidente della Provincia. Il centrodestra ci crede? Afferma Stefania Furtivo: «Se siamo uniti non possiamo non vincere».