Primarie più vicine per la scelta del candidato sindaco del centrodestra a Frosinone. È stato il leader della Lega Matteo Salvini ad effettuare un'apertura importante. Ieri alcune fonti della Lega, come hanno sottolineato le agenzie di stampa, hanno rilevato: «Nel 2022 sono in calendario le amministrative in importanti città. Dove ci potrebbero essere difficoltà per scegliere un candidato sindaco condiviso da tutto il centrodestra (per esempio a Como, Lucca o Palermo) Salvini proporrà primarie di coalizione».

Un ragionamento che chiaramente verrà tenuto presente pure per quanto riguarda Frosinone. Anche se la presa di posizione di Matteo Salvini ha una valenza di carattere nazionale e spalanca una prospettiva potenziale completamente diversa al centrodestra. Non a caso fa riferimento da Como a Palermo. E sul punto, quello delle primarie ad ogni livello, Nicola Ottaviani si è speso molto anche quando era in Forza Italia. Anzi, la differenza di opinione con Antonio Tajani su questo e altri argomenti, ha portato all'uscita di Ottaviani dagli "azzurri".

Del tema Nicola Ottaviani, sindaco del capoluogo e coordinatore provinciale del Carroccio, aveva parlato con Salvini meno di un mese fa, nel corso dell'incontro per analizzare i risultati delle amministrative. L'accelerazione di Matteo Salvini rappresenta una notevole accelerazione. Perché è vero che bisognerà vedere quello che diranno pure gli altri partiti, ma in ogni caso pesa non poco il fatto che la Lega è comunque il partito dell'attuale sindaco.

I possibili candidati
Il ragionamento di partenza è quello della continuità amministrativa con la giunta Ottaviani. È anche per questo che i possibili candidati a sindaco sono tutti esponenti che hanno fatto parte della maggioranza che ha sostenuto Ottaviani per due mandati. I nomi che circolano maggiormente sono quelli del presidente del consiglio comunale Adriano Piacentini (Forza Italia), del capogruppo della Lega Danilo Magliocchetti, dell'assessore e presidente della Lista per Frosinone Antonio Scaccia, dell'assessore ed esponente della Lista Ottaviani Massimiliano Tagliaferri. Poi c'è l'assessore tecnico al bilancio Riccardo Mastrangeli, fedelissimo di Ottaviani. Mastrangeli continua a ripetere di non essere interessato alla candidatura a sindaco, ma mancano quasi otto mesi alla data delle elezioni.

Il nodo di Fratelli d'Italia
Da definire la situazione riguardante i rapporti tra Fratelli d'Italia e l'Amministrazione Ottaviani.
La questione è nota: il 23 ottobre scorso Nicola Ottaviani ha revocato l'assessore Fabio Tagliaferri, affidando le deleghe ai lavori pubblici e alle manutenzioni ad Angelo Retrosi, esponente del Polo Civico. Tagliaferri ha aderito nei mesi scorsi al partito di Giorgia Meloni dopo essere stato eletto nel Polo Civico, in quota al quale era entrato a far parte dell'esecutivo.
Il punto però è politico. La scorsa settimana c'è stato un vertice di Fratelli d'Italia alla Camera dei deputati, alla presenza del deputato e coordinatore regionale Paolo Trancassini.

Nella nota si legge con riferimento alla sostituzione dell'assessore: «Una decisione presa in solitaria senza aver preventivamente posto il tema né sul tavolo comunale né su quello provinciale né tantomeno su quello regionale. Conseguentemente si invita il Sindaco a rivedere la sua unilaterale decisione fissando a stretto giro un incontro con Fratelli d'Italia e con tutte le forze di centrodestra al fine di condividere sul piano provinciale e regionale le problematiche, le soluzioni e le prospettive di questo delicato momento storico stante anche l'imminenza delle elezioni». Evidenziando che Frosinone è il capoluogo e che quindi ha un peso notevole all'interno dello scacchiere provinciale. Ma bisognerà vedere quali saranno le decisioni finali.
In ogni caso Fabio Tagliaferri a sindaco si candiderà comunque. E non sembra intenzionato a passare attraverso le primarie.

Il segnale di Ottaviani
In ogni caso la netta ed inequivocabile presa di posizione di Matteo Salvini va nella direzione indicata da Nicola Ottaviani. Il quale più volte aveva affrontato l'argomento con il Capitano. E quindi la parole di Salvini vanno lette pure come un messaggio del primo cittadino e coordinatore provinciale della Lega. Un messaggio agli alleati ma anche all'interno del Carroccio.
Peraltro in un momento di evidenti fibrillazioni.